(Clearwisdom.net) Il praticante del Falun Gong Sig. Guo Chunzhan di Weiping, città Xingcheng, provincia di Liaoning nel 2005 venne illegalmente condannato ad un anno di lavori forzati per aver praticato il Falun Gong. Il 27 luglio 2009 venne di nuovo arrestato per aver distribuito delle brochure del Falun Gong, e venne condannato a quattro anni di prigione. Il suo avvocato precisò alla corte che le prove su cui si basava la condanna degli aderenti al Falun Gong erano contro la costituzione e che credere nel Falun Gong o propagandare la sua pratica non costituiva un reato.
L'avvocato Han Yicun difese il Sig. Guo nel secondo processo. Nella sua arringa indicò che mentre il Sig. Guo era detenuto, nessuno si prendeva cura del suo anziano genitore immobilizzato da una paralisi. In quel periodo il vecchio padre morì. L'unica figlia di Guo Chunzhan, Guo Mingying, è una studentessa al terzo anno di università, con un rendimento eccellente nei suoi studi e di ottimo carattere. Dopo che suo padre fu gettato in cella, non c'era più nessuno che la manteneva, rendendo ancora più grave la povertà in cui versava e rendendo ancor più difficile per lei proseguire nei suoi studi. Per far liberare suo padre, la ragazza si è rivolta a vari studi legali, ma fino ad oggi senza successo.
L'arringa dell'avvocato prese in considerazione tre punti:
1. La libertà di credere è un diritto universale.
2. La punizione degli aderenti al Falun Gong è contro la costituzione.
3. Propagandare il proprio credo religioso in Cina non è un reato.
Arringa della difesa
Al Tribunale del popolo della città Huludao, provincia di Liaoning:
La figlia del Sig. Guo Chunzhan, Guo Mingying, mi ha chiesto di assumere la difesa del Sig. Guo nel suo processo di appello. Ho studiato attentamente il caso prima di accettare l'incarico. Ho fatto visita al Sig. Guo in carcere e ho ascoltato la sua versione dei fatti. Ora presenterò le seguenti opinioni basate sui fatti e sulla legge:
A parer mio, la sentenza di condanna No. 189 pronunciata dai giudici del Tribunale della città di Xingcheng, provincia di Liaoning il 20 ottobre 2009, che dichiara Guo Chunzhan colpevole di usare l'organizzazione del Falun Gong per sabotare la legge, è infondata. La sua condotta non costituisce un reato. Le ragioni sono le seguenti:
1. La libertà di credo è un diritto universale riconosciuto nel mondo
Le origini della libertà di credo risalgono a molto tempo fa. Possono essere fatte risalire all'Editto Romano di Milano dell'anno 313, quasi 1.700 anni fa.
La stessa libertà si applica agli aderenti di qualunque religione, non ci dovrebbe essere alcuna discriminazione. Nel 1948, le Nazioni Unite proclamarono la Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo. L'Articolo 18 stabilisce, "Tutti hanno il diritto alla libertà di pensiero, coscienza e religione." Nel novembre del 1987 l'ONU ha approvato un'altra dichiarazione: "L'eliminazione di ogni forma di intolleranza e di discriminazione basate sulla religione o su un credo.” Questa convenzione stipula ancora, "nessuno deve essere soggetto a coercizioni che limitino la sua libertà religiosa o di credo in base alle proprie scelte. Tutti devono avere diritto alla propria libertà di coscienza e religione. Questo diritto deve includere la libertà di avere una religione o un credo di propria scelta."
Il nostro paese ha a sua volta promulgato delle leggi in difesa della libertà di credo. La costituzione attuale proclama solennemente, "I cittadini della Repubblica Popolare Cinese godono della libertà di credo e di religione."
La libertà religiosa affermata nella costituzione consiste di tre aree: (1) Libertà religiose – cioè di dottrine religiose – godono del diritto della libertà di esistere, di svilupparsi e di promuoversi liberamente. Tutte le religioni sono uguali agli occhi della legge e godono della stessa protezione e trattamento. (2) Libertà di credo significa che i cittadini hanno il diritto di scegliere e seguire una religione. Il proprio credo è una scelta fatta liberalmente in base al proprio intendimento. Il seguace sceglie liberamente di adottare un credo senza interventi esterni. (3) La politica è separata dalla religione e non interferisce nelle questioni che la riguardano. Il paese rispetta e protegge le divinità che le persone intimamente venerano, ma proibisce la venerazione di divinità negli organi statali per prevenire che interferiscano con l'autorità pubblica.
Falun Gong, Taoismo, Buddismo o Cristianesimo dovrebbero tutti essere legali ed uguali. La legge dovrebbe sostenere qualunque religione, dottrina, teoria e ideologia – sia che sia progressista, conservatrice o addirittura le cosiddette superstizioni, fintanto che non danneggiano gli interessi pubblici o i legittimi diritti degli altri. La legge dovrebbe garantire a questi diversi credi una condizione paritaria ed assicurarsi che essi operino normalmente. Per ciò che concerne quegli insegnamenti non ortodossi, essi possono essere controllati e corretti attraverso dibattiti teorici, critiche, ecc. Proprio come affermò Thomas Jefferson, "La verità è grande e prevarrà se lasciata a sé stessa, la verità è la giusta e sufficiente antagonista dell'errore e non ha nulla da temere dal conflitto, a meno di un'interposizione umana che la privi delle sue armi naturali: la libera discussione ed il libero dibattito; gli errori cessano di essere pericolosi quando viene permesso di contraddirli liberamente."
2. Le basi per punire gli aderenti al Falun Gong sono contro la Costituzione
I pensieri non costituiscono un crimine. Le punizioni sono solo per la condotta. Questo è un principio base su cui si fonda la legge. La libertà religiosa cade nella categoria dei pensieri. Un cittadino che crede fermamente in una dottrina non va contro la legge e non sta commettendo un reato, e quindi non dovrebbe essere punito. Tuttavia, la situazione attuale è oltraggiosa. Dal 1999 nel nostro paese non si è mai smesso di reprimere gli aderenti al Falun Gong. Per un decennio, una tale persecuzione giudiziaria ha provocato il decesso di innumerevoli aderenti, e ancor più, la perdita della loro libertà personale. La persecuzione ha spezzato decine di migliaia di famiglie. Questa è una calamità che ha portato disonore al paese ed è un grande peccato che grava su di esso.
L'Articolo No. 36 della costituzione stabilisce che, "I cittadini della Repubblica Popolare hanno libertà di credere in qualsivoglia religione o fede. Nessun organo dello stato, organizzazione sociale o individuo dovrà mai forzare i cittadini a credere o a non credere in una religione. Nessuno dovrà discriminare dei cittadini perché credono o non credono in una religione. Il paese protegge le normali attività religiose." Tuttavia, negli ultimi dieci anni la punizione degli aderenti al Falun Gong perpetrata dal sistema giudiziario ha precisamente violato la disposizione di cui sopra. Ha crudelmente violato i diritti umani. E' questa disposizione fatta solo a scopi propagandistici e non può essere praticata?
Il 20 luglio 1999 il Dipartimento di Amministrazione Civile annunciò che il Falun Gong è un'organizzazione illegale. Quello stesso giorno, il Ministero degli Interni annunciò la messa al bando del Falun Gong. Il 26 Ottobre 1999, in un'intervista al giornale francese Le Figaro, Jiang Zemin definì il Falun Gong una setta. Il giorno successivo il People's Daily pubblicò un commentario intitolato, "il Falun Gong è una setta." Tre giorni dopo il Comitato Centrale del Congresso Nazionale del Popolo approvò la decisione di mettere al bando il Falun Gong, e di reprimere e punire le sue attività. Il 9 ottobre 1999 ed il 4 giugno 2001, la Corte Suprema e la Procura Suprema congiuntamente sottoscrissero delle spiegazioni alla legge esistente che in effetti incoraggiavano ad imporre delle dure punizioni. Il 9 aprile 2005, il Ministero degli Interni pubblicò delle note sulle identificazioni e la repressione.
I documenti di cui sopra hanno tutti violato le disposizioni presenti nella Costituzione e le leggi. Perciò quei documenti non andrebbero usati nel sistema giuridico come basi su cui formulare le sentenze. L'Articolo 8, quinto paragrafo della legge che definisce il sistema legislativo stabilisce che, "Le leggi devono essere formulate in modo tale che cancellino delle misure imposte e delle punizioni che privino i cittadini dei loro diritti civili e limitino la loro libertà personale." Ciò significa che né il Congresso Nazionale del Popolo, né il Governo possono promulgare leggi che regolino tali questioni. Altre organizzazioni o individui non hanno il potere di trattare questioni che riguardano la libertà personale dei cittadini.
3. L'azione di promuovere una fede religiosa non è un reato
L'accusato in questo caso, Sig. Guo Chunzhan, è un fedele seguace del Falun Gong. Per la sua fede ha pagato un prezzo terribile. Nel 2005, è stato condannato a un anno di lavori forzati dal Comitato dei Lavori Forzati della città di Huludao. Il 27 luglio 2009 ha perso di nuovo la libertà per aver distribuito delle brochure del Falun Gong. Il tribunale ha dichiarato che non si era pentito e che si era rifiutato di dichiararsi colpevole. Di conseguenza gli anno inflitto una pena più pesante – quattro anni di prigione.
Ilo signor Guo distribuiva brochure del Falun Gong. Che crimine ha commesso? La sua condotta non ha violato i diritti personali o di proprietà di nessuno. Non ha rubato né rapinato. Non ha nemmeno danneggiato degli interessi pubblici né ha costituito una minaccia per la società. Allora perché è stato arrestato e condannato alla prigione? Avere una fede non è un crimine. Propagandare fedi religiose a sua volta non è un crimine. Il tribunale di primo grado l'ha trovato colpevole di usare una setta per interferire con il rispetto della legge. Posso chiedere, che cosa ha fatto per violare la legge? Che legge ha violato? Come può una persona comune interferire con il rispetto della legge? Il nostro paese non solo dovrebbe permettere al partito di diffondere l'ideologia comunista, ma dovrebbe impedire anche ai suoi cittadini di diffondere le loro fedi? Non si trasformerà questa in una società malvagia dove i politici possono fare ciò che vogliono, mentre impongono delle restrizioni insensate alla gente comune?
La verità parla da sola. Il Falun Gong è riconosciuto e protetto in più di 100 paesi. Si sta diffondendo rapidamente nei paesi occidentali sviluppati. Il Falun Gong non è una setta e non dovrebbe essere represso. Al contrario, la legge del nostro paese dovrebbe proteggerlo. Ponete termine a questa calamità e lasciate che il sole splenda di nuovo su questa terra!
Ho veramente sperimentato personalmente l'integrità e la fede mentre lavoravo su questo caso. Sono stato toccato ancora ed ancora dalla nobiltà e della passione di quei credenti. La loro ferma fede ha toccato il cuore della gente. I praticanti del Falun Gong sono un gruppo di gente ordinaria ma la loro condotta è straordinaria. Hanno degli standard morali molto elevati e sono gente degna di rispetto. Sono stati ingiustamente perseguitati. Il nostro paese li ha delusi..
Io amo profondamente il mio paese; perciò devo farmi avanti e rispondere a questa richiesta di giustizia. Devo pronunciare alcune parole di giustizia per gli aderenti al Falun Gong:
Il credere non è un crimine!
Praticare il Falun Gong non è un crimine!
Propagandare il Falun Gong non è un crimine!
Versione inglese: http://www.clearwisdom.net/html/articles/2010/8/26/119628.html
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