L'esposizione internazionale “The Art of Zhen, Shan, Ren” [“L'Arte di Verità, Benevolenza, Tolleranza”, Nda] è stata esposta a Figline Valdarno, in provincia di Firenze, dal 2 al 7 settembre 2010, in occasione della tradizionale Festa del Perdono. Centinaia di persone hanno visitato la mostra e lasciato il loro commento dopo aver visto i quadri.
La mostra è stata esposta in oltre 200 città di 40 paesi, sin dal 2004. Organizzata dall'Associazione Italiana Falun Dafa e dall'Associazione Culturale il Ponte, la mostra è stata esposta per la prima volta in Toscana: la collezione racchiude 61 dipinti, dei quali 32 sono stati presentati nella sala espositiva della Misericordia di Figline Valdarno, che ha gentilmente concesso il locale.
Le opere sono state realizzate da praticanti del Falun Gong che sono anche artisti professionisti con l'obiettivo di mostrare la bellezza della pratica, di esporre la brutale persecuzione che i praticanti in Cina stanno subendo e di descrivere la resistenza non violenta e gli appelli pacifici in tutto il mondo per chiedere la fine della persecuzione. Quattro degli artisti presenti con le loro opere hanno personalmente sofferto per mano del regime cinese, proprio come milioni di praticanti in Cina, a partire dal luglio 1999.
La cerimonia d'apertura | Il sindaco Nocentini taglia il nastro all'apertura della mostra |
Alla cerimonia d'apertura, avvenuta nel pomeriggio del 2 settembre, è intervenuto il sindaco del comune di Figline Valdarno, il signor Riccardo Nocentini, che ha tenuto un discorso.
“Ringrazio gli amici della Falun Dafa perché riportano l'attenzione sui diritti negati di chi vuole esprimere il proprio credo: questa mostra si riferisce alla Cina, uno dei paesi dove purtroppo i diritti umani sono maggiormente negati; così, quando mi è stata proposta questa mostra l'ho subito accolta favorevolemente. L'apertura coincide anche con l'inizio della festa del perdono, una delle nostre feste più tradizionali: molte persone parteciperanno attivamente alla festa e spero che possano avere la possibilità di vedere questi quadri e riflettere su quello che esprimono.”
Tra gli ospiti presenti all'inaugurazione vi era anche Diana, artista attiva localmente che ha commentato positivamente la mostra
“Penso che la mostra abbia un impatto molto forte e riesca appieno nel suo scopo, che, per come la vedo io, è quello di mostrare il coraggio che deriva dalla fede quando si devono fronteggiare delle avversità. Il mio preferito è “In armonia”: l'uso del celeste, che unisce il mare e il cielo, è davvero armonioso e riflette bene la pacifica meditazione che la protagonista sta eseguendo.”
Diana condivide i suoi pensieri durante l'intervista |
Giovanni, architetto residente a Firenze, è venuto alla mostra invitato dalla figlia Gaia, praticante del Falun Gong e studentessa di Belle Arti all'Accademia di Firenze.
“La mostra è bellissima” ha detto Giovanni, “ le tematiche espresse sono universali, come la lotta tra il bene e il male e il coraggio davanti alle situazioni ardue. Quello che mi ha colpito è vedere come i personaggi presenti negli affreschi della sala [datati attorno al 1400 Nda] stiano osservando con sgomento quello che sta accadendo nei dipinti. Gli angeli e i santi negli affreschi hanno un'espressione tale che sembra come se stessero aspettando di poter vedere questi dipinti da moltissimo tempo.”
Gaia, che ha partecipato all'organizzazione della mostra, ha commentato: “quando ci è stata prospettata la possibilità di esporre i dipinti l'ho sentita come un'opportunità significativa: la mostra è davvero potente e il messaggio che intende esprimere è talmente importante. Penso che i quadri scuotano nel profondo, riescano a far sentire l'atrocità delle torture e l'incredibile forza d'animo dei praticanti della Falun Dafa, così come la loro presenza straordinaria e la magnificenza della coltivazione. Le dinamiche all'interno dei dipinti sono sorprendenti e ho notato più livelli di letture, proprio come da tradizione rinascimentale. Uno dei quadri che preferisco è proprio “Posizionarsi” nel quale la composizione rimanda a più significati e le immagini sono decisamente eloquenti, con una luce piacevole. Infine penso che l'uso di tecniche tradizionali sia la strada corretta per ristabilire la funzione dell'Arte, cioè di proporre agli spettatori valori e principi più alti, attraverso un senso estetico di pura bellezza.”
Gaia assieme al padre Giovanni |
Il signor Riccardo Nocentini, dopo aver visto la mostra ed aver ascoltato le descrizioni dei quadri ha voluto condividere le sue impressioni:
“Ora che ho visto i quadri e sono stato in grado di vederne le sfumature ne ho ricevuto una bella sensazione. La rappresentazione di scene realmente accadute, con la crudeltà di una persecuzione espressa vividamente e il coraggio di lottare per quello in cui si crede veramente, riportano a principi universali, che costituiscono il messaggio della mostra: al di là delle difficoltà e dell'oppressione, persino davanti a un grande paese come la Cina, dobbiamo sostenere la libertà di pensiero. Penso che dentro di noi ci sia qualcosa che non possa essere portato via, che, come insegna la Falun Dafa, permetta di raggiungere la Verità, la Benevolenza e la Tolleranza.”
Il sindaco Nocentini parla dopo aver visto la mostra |
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