b>(Minghui.org) Durante i festeggiamenti del capodanno cinese, la signora Zhao Shuxia della città di Tianjin è stata arrestata per aver appeso uno striscione del Falun Gong. Il suo arresto è stato confermato di recente e al momento sta affrontando il processo.
Attualmente al centro di detenzione di Nankai ha subito percosse dalle guardie e le è stato prelevato il sangue contro la sua volontà. Per protestare contro questa sua detenzione illegale (*) ha fatto uno sciopero della fame di oltre 130 giorni.
Percossa in detenzione
Nel marzo 2016 la praticante risiedeva a casa di un'altra praticante del Falun Gong al momento detenuta, la signora Yang Hong, per prendersi cura dei suoi genitori anziani.
Il comitato della cittadina di Huayuan (nel comprensorio di Tianjin) ha denunciato la donna e il 6 marzo gli agenti del dipartimento di polizia l'hanno arrestata mentre era intenta a fare la spesa.
Le hanno confiscato le chiavi e a mezzogiorno dello stesso giorno hanno fatto irruzione nell'abitazione. I due anziani sono rimasti scioccati.
La polizia ha interrogato la coppia e gli ha chiesto la ragione per cui permettessero alla signora Zhao di stare da loro. I due coniugi hanno domandato: “È contro la legge ospitare qualcuno in casa nostra?”
Gli agenti hanno perquisito l'appartamento, hanno confiscato gli effetti personali della praticante e il computer della coppia.
Lo stesso giorno le forze dell'ordine hanno perquisito anche l'abitazione dei suoi genitori e hanno confiscato loro numerosi effetti personali.
La polizia si è poi recata nel posto di lavoro della donna diverse volte e ha sequestrato le sue carte di credito, la sua patente, la stampante e alcuni libri del Falun Gong.
In seguito è stata portata al centro di detenzione del distretto di Nankai dove è stata picchiata. Una guardia l'ha schiaffeggiata con il tappetino del mouse fino a provocarle degli ematomi intorno agli occhi. Un'altra guardia l'ha presa a schiaffi quando ha opposto resistenza per evitare di sottoporsi al prelievo del sangue.
Il suo avvocato ha presentato una lettera alla Procura (*) del distretto di Naikai affermando che la detenzione della sua assistita era illegale e che le persone e le agenzie coinvolte nel caso non stavano attenendosi alla legge vigente. Il legale ha inoltre chiesto alla Procura di indagare sulle percosse ricevute dalla praticante nel centro di detenzione.
Incarcerata per due volte nei campi di lavoro forzato
Da quando nel luglio 1999 il regime comunista cinese ha iniziato la persecuzione del Falun Gong, la donna è stata arrestata, detenuta e incarcerata nei campi di lavoro più volte per un totale di cinque anni e mezzo. Ora ha 52 anni e vive nel distretto di Dagang a Tianjin.
In uno dei suoi numerosi arresti aveva iniziato uno sciopero della fame per protestare contro la persecuzione, era diventata emaciata ed era stata sottoposta all'alimentazione forzata. Era stata poi rilasciata quasi in punto di morte.
(*) GLOSSARIO
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