(Minghui.org) Il 9 ottobre, circa un mese dopo il loro sequestro, il signor Li Fubin di 65 anni insieme alla moglie Zheng Shu di 59 anni sono stati formalmente arrestati e ora devono affrontare l’accusa di essersi rifiutati di rinunciare al Falun Gong, una disciplina spirituale perseguitata dal regime comunista cinese.
Il 3 settembre la coppia era a casa quando circa due dozzine di agenti in borghese hanno scassinato la porta e hanno fatto irruzione nell’abitazione. Mentre alcuni ufficiali hanno portato via i coniugi, gli altri hanno perquisito l'appartamento per diverse ore. Gli agenti hanno confiscato due carichi di oggetti di valore e sequestrato la bici elettrica del signor Li.
Il signor Li, operaio in pensione della Donggang Food Company, è detenuto al centro di detenzione Xiguoyuan. La signora Zheng, impiegata in pensione del dipartimento delle Risorse del territorio della città di Lanzhou, è detenuta nel primo centro di detenzione della città e le sono state negate le visite mediche nonostante abbia cominciato a soffrire di pressione alta a causa dell'arresto.
Questa non è la prima volta che la coppia è stata presa di mira per la propria fede. Negli ultimi 17 anni, da quando è iniziata la persecuzione, hanno visto più volte la loro vita di coppia un tempo felice andare in frantumi.
Nel 2015 sia il signor Li che la signora Zheng hanno presentato denunce penali contro l'ex leader del Partito Comunista Cinese Jiang Zemin per aver iniziato la persecuzione del Falun Gong e per aver causato sofferenze alla propria famiglia. Un ufficiale aveva minacciato il figlio della coppia sostenendo che i genitori avrebbero potuto subire pesanti pene detentive per il fatto di aver citato in giudizio Jiang.
Otto anni di reclusione e di torture subite dal marito
Il Signor Li un tempo soffriva di colite cronica e per questo non poteva mangiare quasi nulla, nemmeno frutta e verdura.
Nel novembre del 1997 poco dopo aver iniziato a praticare il Falun Gong, la sua colite è scomparsa. È stato in grado di mangiare tutto quello che voleva e di godersi la vita al massimo.
La vita felice però non è durata a lungo. Da quando nel luglio 1999 il regime comunista cinese ha lanciato il suo attacco contro il Falun Gong, l’uomo è stato più volte arrestato per essersi rifiutato di rinunciare alla pratica.
Nel novembre del 2003 il signor Li è stato condannato ad otto anni di carcere dopo essere stato arrestato nel febbraio del 2002. Mentre era detenuto nella prigione di Lanzhou è stato sottoposto a percosse continue, isolamento, privazione del cibo, del sonno e gli sono state negate le visite dei familiari.
Ben presto è diventato emaciato, ha sviluppato una miriade di problemi di salute tra cui la pressione alta e non è riuscito più a camminare se non con l'aiuto di qualcuno.
L'uomo ha lottato moltissimo per ottenere il rilascio. Nel mese d’ottobre del 2003 il suo ex datore di lavoro gli ha sospeso la pensione e gli ha dato solo un assegno mensile di meno di 474 yuan (circa 65 euro). Ad oggi la sua pensione non è ancora stata ripristinata.
L’11 giugno del 2012 è stato arrestato di nuovo e condannato a 18 mesi di lavoro forzato. A causa della salute cagionevole è stato rilasciato per motivi di salute.
Decisione difficile della moglie di divorziare dal marito
La signora Zheng si è unita al marito nella pratica del Falun Gong dopo aver assistito come egli fosse tornato in salute e diventato più gentile e più rispettoso degli altri.
Anche se la signora Zheng non era mai stata detenuta a lungo, ha dovuto respingere la pressione senza fine da parte delle autorità per convincere il marito a rinunciare al Falun Gong.
Nel gennaio del 2001 dopo l'arresto del marito, è stata convocata dall'agenzia di supervisione del posto di lavoro che le ha chiesto di convincere il marito a scrivere una dichiarazione di rinuncia (*) al Falun Gong.
La signora Zheng sapeva che il marito non avrebbe mai accettato di abbandonare la pratica che gli aveva cambiato la vita perciò non ha accettato la richiesta.
I funzionari l'hanno minacciata dicendo: "Allora ti devi prendere del tempo non retribuito dal lavoro per vedere tuo marito fino a che non cambia idea!"
Con un figlio e la madre da sostenere, la signora Zheng è stata costretta a ricorrere al divorzio. In questo modo la pressione su di lei non è stata così grande come se fosse rimasta legalmente sposata. Nonostante ciò, dopo il suo rilascio ha continuato a vivere con il marito.
Il 7 settembre 2001 il suo datore di lavoro l’ha chiamata di nuovo. Si sono presentati diversi agenti di polizia e le hanno chiesto dove fosse suo marito. Ha detto loro che non lo sapeva e ha pregato di permetterle di tornare a casa perché sua madre era morta il giorno prima.
La tremenda pressione subita ha avuto conseguenza sulla salute della donna. Ha sviluppato pressione alta, gravi problemi cardiaci e non molto tempo dopo la morte della madre è stata obbligata a prendere un pensionamento anticipato.
Dopo che il marito era stato condannato al carcere nel 2003, la signora Zheng ha lavorato duramente per chiederne il rilascio. La prigione tuttavia ha rifiutato di concederle le visite dicendo che aveva divorziato dal marito.
Ha presentato rapidamente i documenti per risposarsi con il signor Li, ma durante la prigionia del marito, in alcune occasioni le sono state ancora negate le visite.
Nel 2012 dopo che il marito è stato arrestato nuovamente, la signora Li è stata completamente tagliata fuori. Il campo di lavoro le ha negato le visite sulla base del fatto che anche lei era una praticante del Falun Gong.
A suo figlio è stato permesso di vedere il padre, ma non prima di essere stato costretto a scrivere una dichiarazione promettendo di non praticare il Falun Gong.
Antefatto
Nel 1999 Jiang Zemin, capo del Partito Comunista Cinese, scavalcando gli altri membri del comitato permanente del Politburo ha lanciato una violenta repressione contro il Falun Gong.
Negli ultimi 16 anni la persecuzione ha causato la morte di molti praticanti di questa disciplina. Gli agenti dell’ufficio 610 hanno inflitto su larga scala minacce, pestaggi, incarcerazioni illegali e torture ai praticanti del Falun Gong. La maggior parte di loro sono stati torturati per la loro fede e persino uccisi per i loro organi. Jiang Zemin è direttamente responsabile per l'avvio e la continuazione di questa brutale persecuzione.
Il 10 giugno del 1999 sotto la direzione personale dell’ex leader Jiang, il Partito Comunista Cinese ha istituito un organo di sicurezza extralegale chiamato Ufficio 610(*). Questo ufficio è stato istituito per danneggiare la reputazione dei praticanti del Falun Gong, tagliare le loro risorse finanziarie e distruggerli fisicamente. Ha la precedenza sulle forze di polizia e sul sistema giudiziario e risponde direttamente alle direttive di Jiang Zemin.
La legge cinese permette ai cittadini di ricorrere alle cause penali e molti praticanti stanno ora esercitando tale diritto, presentando denunce penali contro l'ex dittatore.
(*) GLOSSARIO
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