The Epoch Times: Spie Cinesi Prendono di Mira Una Donna di Toronto

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16 giugno 2005

TORONTO – Quando Jillian Ye si è fatta coraggio ad ha ascoltato il contenuto dei documenti segreti sottratti all'agenzia cinese per la sicurezza di stato, certamente ha immaginato che avrebbe ascoltato informazioni private. La sorpresa è stata che riguardavano lei stessa.

"Cielo," ha detto Ye, consulente informamtica di successo residente a Toronto.

"Loro [le spie] sono così attive in Canada... non so cosa dire."

Il documento, ottenuto da The Epoch Times questa settimana, intitolato "Intelligence 274(2003), serie nkf03292" e datato 1 settembre 2004, raccoglie i dettagli del progetto di Ye per l’apertura di una impresa di comunicazioni. A quell’epoca, dice Ye, non aveva ancora iniziato con questa impresa, ne aveva solo parlato privatamente.

"Mi chiedo dove hanno preso quelle informazioni e mi soprende quanto vicino ci possano stare”.

Il documento era indirizzato ad un capo dipartimento, destinato al Ministro per gli Affari Esteri in Cina. È stato anche mandato all’Ufficio per la Protezione Nazionale di Pechino, Tianjin, Shanghai, Jiangsu, Shandong, Guandong e in altre province cinesi.

Un Obiettivo Poco Probabile

Ye, 39 anni, è una donna cinese minuta e sorridente. È venuta in Canada per un master in informatica presso l’Università dell’Ontario Occidentale nei primi anni ’90. Più tardi è divenuta cittadina canadese.
Non è stata mai coinvolta nella politica cinese nè in altre organizzazioni. Di primo acchito, potrebbe sembrare l’ultima persona che avrebbe potuto attrarre l’interesse degli agenti operativi del Partito Comunista Cinese.

Tutto questo se non si tiene conto che è una praticante del Falun Gong.

La famiglia di Ye è stata tra le prime ad intraprendere questa pratica in Canada alla metà degli anni ’90. Il Falun Gong è una disciplina spirituale cinese che combina movimenti nel corpo simili a quelli dello yoga, la meditazione e principi morali basati su verità, compassione, tolleranza. A quel tempo era benvenuto dal governo cinese, che era ben lieto di promuovere la pratica, dal momento che era ben nota per la sua capacità di curare le malattie e ridurre lo stress.

Tuttavia, quando la popolarità del Falun Gong è cresciuta, l’organizzazione statale che si occupava di questo settore, percepì l’opportunità di ricavarne un profitto. Il fondatore del Falun Gong si rifiutò di mettere una tariffa per la sua pratica e si ritirò da quella organizzazione statale.

Improvvisamente il governo comunista era ad un impasse. Secondo le loro stesse stime c'erano più di 70 milioni di cittadini cinesi che praticavano il Falun Gong nel 1998. Le autorità cinesi avevano ordinato che tutte le pratiche spirituali fossero sotto il controllo statale, ma il Falun Gong non sottostava ad alcuna amministrazione dello stato. L'allora leader cinese Jiang Zemin cominciò a considerare questa pratica come una falla nello stretto controllo che il regime esercitava sull'ideologia delle persone. Ha bandito il Falun Gong nel luglio 1999 e ha lanciato una campagna per “eradicarlo” sullo stile della Rivoluzione Culturale. Questa persecuzione continua ancora oggi, ed è già costata almeno 2.500 morti.

In Canada, Ye e a altri migliaia di praticanti del Falun Gong e hanno cominciato ad appellarsi al governo e ai mezzi di comunicazione, perché aiutassero a porre fine alle torture e agli omicidi sempre più frequenti in Cina. Gli sforzi di Ye, talvolta di alto profilo, per attrarre attenzione sulla persecuzione del Falun Gong e hanno fatto di lei un obiettivo dell'azione della rete di spie cinesi.

Ye e gli altri hanno sempre saputo che c'erano agenti segreti provenienti dalla Cina che li controllavano, ma non avevano idea di quanto è essi sapessero.

Fino a quando la scorsa settimana, Hao Fenjun, ex ufficiale della sicurezza cinese che ha recentemente disertato in Australia, non ha rivelato un documento che riguardava proprio Ye che lui stesso ha trafugato dalla Cina.

Hao lavorava per un ramo del dipartimento di sicurezza conosciuto come Ufficio 610 nella città di Tianjin. Ha raccontato che l’Ufficio 610 è presente ad ogni livello della società e del governo. Secondo i racconti provenienti dalla Cina, le autorità dell Ufficio 610 tengono sotto controllo, picchiano, torturano e uccidono i praticanti del Falun Gong. Secondo Hao l’Ufficio 610 ha anche inviato migliaia di spie all’estero per controllare I praticanti negli altri paesi.

Oltre ai rapporti su Ye, quando è scappato in Australia grazie ad una gita turistica nel mese di febbraio, Hao ha trafugato fuori dalla Cina anche centinaia di altri documenti simili. Due settimane fa ha reso pubbliche le sue informazioni sulle spie. Ha detto di essere stato indotto a parlare dalla defezione di un membro del consolato cinese di Sydney, e ha parlato di una rete di 1000 spie che sarebbe operativa in Australia.

ChenYonglin, ex Primo Segretario del console generale di Sydney, ha raccontato che il lavoro “malvagio” che era costretto a fare controllando e reprimendo i praticanti del Falun Gong e i sostenitori della democrazia in Australia gli ha fatto venire i capelli bianchi e lo ha indotto a cercare in ogni modo una via d'uscita.

Hao ha stimato che la rete di spie in Canada e potrebbe essere molto simile a quella operativa in Australia. Ha detto che i nomi in codice usati dipendono dal ruolo delle spie. Quelle che controllano il Falun Gong hanno il codice “F101”. Il loro compito in Canada prevede la compilazione della lista dei nomi dei praticanti del Falun Gong, devono molestarli e perseguitarli, impedire loro di svolgere manifestazioni di protesta contro la persecuzione del governo cinese, e mettere sotto controllo i loro telefoni.

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Lo scopo dello spionaggio sul Falun Gong sembra andare oltre la raccolta delle informazioni. Charles Lee lo ha scoperto nel gennaio 2003 quando è atterrato all'aeroporto di Guangdong, Cina.

Lee, cittadino americano di origine cinese, è stato arrestato all'arrivo all'aeroporto. È stato condannato a tre anni in una prigione cinese per aver “pianificato” di intercettare il segnale della televisione cinese e trasmettere in Cina informazioni sulla persecuzione del Falun Gong, un argomento assolutamente proibito in Cina.

Nei giorni dell'arresto di Lee, Hong Lei, portavoce del consolato cinese di San Francisco, non lontano dalla casa di Lee a Menlo Park, California, è apparso su una locale televisione cinese.

A affermato che il consolato aveva una lista di praticanti del Falun Gong dell’area di San Francisco e li ha avvertiti di non ritornare in Cina.

Ye ha detto che i praticanti cinesi del Falun Gong in Canada hanno imparato che non è sicuro per loro fare ritorno nella madre patria.

"In pratica non ci torniamo mai”, ha detto.

Orrori in Patria

Come ufficiale di polizia assegnato all'ufficio 610 a Tianjin, Hao non soltanto ha conosciuto i rapporti delle spie all'estero, ma è stato anche testimone della persecuzione in patria.

Poco dopo il mese di ottobre 2000, ha assistito al pestaggio brutale di una praticante del Falun Gong da parte di un suo collega con una sbarra di ferro. La vittima, che si chiamava Sun Ti, era madre di una ragazza di 15 anni. È stato ordinato a Hao di tacere.

Un mese dopo, un supervisore ha visitato l'ufficio 610 e ha detto agli ufficiali di non temere il sangue o la morte quando avevano a che fare con il Falun Gong. Hao dice che è stato loro richiesto di essere cauti soltanto nella “diffusione di segreti, che avrebbero potuto influenzare l'opinione della comunità internazionale sullo governo cinese.”

La rete di spionaggio rivelata da Hao e Chen è stata negata dall'ambasciatore cinese in Australia.
Ye sente che il governo canadese potrebbe fare di più per impedire l'azione degli agenti cinesi in Canada.
“Molti immigrati cinesi in Canada vivono ancora all'ombra del Partito Comunista Cinese,” ha detto. “Non hanno il coraggio di sostenere il Falun Gong a causa delle pressioni, e potrebbero sempre svolgere un lavoro di spionaggio per paura.”

“Se il governo canadese ha fosse più aperto e fermo nella sua critica della persecuzione del PCC contro il Falun Gong e dello spionaggio in Canada, molti cinesi si sentirebbero al sicuro qui e smetterebbero di fare quelle cose contro la loro volontà.”

Fonte: http://www.theepochtimes.com/news/5-6-16/29597.html

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Here is the article in English language:
http://en.clearharmony.net/articles/a27206-article.html

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