L’avvocato cinese Guo Guoting ha scritto questa lettera con i dettagli dei suoi sforzi per difendere un praticante del Falun Gong
Qu Yanlai |
Qu si è laureato presso il Dipartimento di Ingegneria Elettronica dell’Università Jiaotong di Shanghai nel 2000. Ha vinto il premio delle Olimpiadi Nazionali di Chimica e si è piazzato al primo posto alle Olimpiadi Matematiche. Il 25 luglio 1999, nonostante la persecuzione messa in atto dal governo cinese, ha iniziato la pratica del Falun Gong, che è basata sui principi di Verità, Compassione e Tolleranza; che richiede auto-disciplina e aiuta ad essere una persona morale e degna. Ha donato il sangue per dei compagni di classe e ha devoluto i suoi guadagni, più di 4000 yuan ($US 482) accumulati facendo economia sulle spese giornaliere, insieme a vestiti e coperte, ai suoi compagni di scuola bisognosi.
Si comportava sempre con compassione, pensando agli altri e aiutandoli; gli insegnanti e i compagni di scuola lo consideravano eccellente sia negli studi che nella sua condotta. Nonostante tutto questo, questo eccellente studente di una importante scuola è stato segretamente arrestato, condannato e privato di tutti i suoi diritti umani solo per il suo credo. Per questo ha iniziato uno sciopero della fame, rifiutando sia cibo che l’acqua, usando il dono prezioso della vita umana come prezzo per lottare per la libertà di pensiero e per difendere la sua dignità personale e i diritti umani basilari.
A mezzanotte del 30 settebre 2002, Qu è stato rapito dalla polizia locale di Shanghai. E’ stato ufficialmente detenuto il 2 ottobre e formalmente arrestato il 2 novembre. Il processo si è tenuto il 2 giugno 2003 e lo stesso giorno la corte ha pronunciato la sentenza n. 324 (2003): Qu è stato riconosciuto colpevole di “usare un’organizzazione occulta per danneggiare l’esercizio della legge” ed è stato condannato a cinque anni di prigione.
Da quando è stato rapito fino alla sentenza, i suoi parenti non hanno ricevuto alcuna notifica. Quando hanno scoperto che era scomparso, i suoi familiari lo hanno cercato ovunque e hanno speso circa 100,000 yuan ($US12,062). Finalmente, il 2 luglio 2003 hanno ricevuto per posta il verdetto della corte da Shanghai.
La madre ha scritto nel suo appello: "Abbiamo saputo che Qu Yanlai è stato illegalmente condannato a 5 anni di prigione. Nessuno ci aveva notificato nulla. Per rivedere di nuovo il mio amato figlio sono venuta Shanghai nella calda estate dell’agosto 2003 e chiesto alla corte dove fosse mio figlio. Un giudice mi ha detto: ‘Hai osato fare la telefonata? Ti controllerò e arresterò. E’ già tornato a casa.’ Se non fosse successo a me direttamente non ci avrei mai creduto. Un giudice che parlava di monitoraggio, di arresto - chi le aveva dato questa autorità? Sono andata alla corte per informarmi e il giudice ha detto molto annoiato: ‘E’ nella prigione del distretto di Putuo. Non venire a chiedere di nuovo!’. Sono andata alla prigione del distretto di Putuo, dove un ufficiale della polizia mi ha detto: ‘E’ nella prigione di Qingpu.’ Ho preso un taxi verso la prigione di Qingpu e ho aspettato per un paio di ore, ma non c’era nessuno, una guardia al cancello mi ha detto: ‘Non c’è una persona così.’ Questi giudici e questi poliziotti devono essere senza cuore, sgarbati e malvagi fino a questo punto?
"Ho chiamato la prigione del distretto di Putuo ancora e mi hanno detto che si trovava a Qingpu! Ho sentito come un tuono esplodermi dentro! Dov’era dunque mio figlio? Perchè i giudici e i poliziotti hanno inventato tutte quelle storie? Essendo una madre, ho sentito una pugnalata al cuore. Mio figlio è stato arrestato per errore e ingiustamente condannato, ed io, come madre, sono stata privata addirittura delle informazioni su che fine avesse fatto? Finalmente abbiamo scoperto dal capo della giustizia che era nella prigione di Tilangiao. E’ stato dopo un anno si sforzi e ripetuti azzardi che la madre e il figlio si sono potuti incontrare e piangere l’uno sulle spalle dell’altra. Anche i poliziotti presenti erano tutti in lacrime."
Sotto il regime totalitario, la propaganda organizzata dai media, radio, TV, giornali, continua a calunniare il Falun Gong. Questa situazione dura da molto tempo e ha convinto molte persone, creando un forte odio verso il Falun Gong, distorcendo la mente delle persone e facendo loro perdere la natura umana.
Per protestare contro questa sentenza ingiusta, per difendere la sua libertà di pensiero, la sua dignità e i basilari diritti umani, Qu Yanlai ha iniziato uno sciopero della fame di 780 giorni- il più lungo e stupefacente della storia dell’umanità! Durante quel periodo, è stato bastonato brutalmente nolte volte ed è stato sottoposto ad alimentazione forzata, trattamento che gli ha causato quattro serie emorragie gastriche. È stato mandato all’ospedale per quattro mesi e dichiarato in condizioni critiche molte volte. I suoi genitori hanno fatto lunghi viaggi dal nord di Daqing alla prigione Tilangiao di Shangai per persuadere il figlio a tornare a mangiare. Poiché non poteva più vedere i suoi genitori soffrire, ha ricominciato a mangiare, ma poiché la prigione gli proibiva fermamente di praticare il Falun Gong, la forte volontà di Qu, un’devoto credente nei principi di verità, compassione e tolleranza, ha continuato a protestare per i suoi diritti legali, finchè la madre gli ha detto che un avvocato lo avrebbe difeso. Solo allora ha interrotto la sua protesta, ovviamente riponendo molte aspettative su di me, il suo avvocato difensore!
La legge stabilisce che l’avvocato ha il diritto di incontrare il suo cliente in custodia; e la prigione deve organizzare l’incontro con l’avvocato entro 48 ore. Tuttavia, sono passate 103,680 ore, e nonostante quattro richieste di incontro, la prigione continua illegalmente a negare i nostri incontri! Senza considerare la questione se praticare verità, compassione e tolleranza e dire la verità possano essere la base per un’accusa, i praticanti del Falun Gong, essendo cittadini, dovrebbero avere almeno gli stessi diritti degli altri. Inoltre quale accusa può essere fatta a Qu solo perché crede in verità, compassione e tolleranza? Per un lungo periodo gli è stato negato anche il diritto di incontrare un avvocato!
Tutto questo viene scritto durante il Capodanno Cinese del 2005. La madre di Qu, vivendo nel nord del paese, mi ha chiamato già due volte in tre mesi, perché è preoccupata della mia sicurezza. Questo è prendersi cura! Io, essendo l’avvocato difensore, avendo deluso l’accusato e non potendo dimenticare questa tremenda storia, non posso fare altro che raccontare ciò che sta realmente accadendo in Cina, nella sua più sviluppata e internazionalizzata città, Shangai. Le autorità non rispettano le leggi e certo le conseguenze dell’annullamento delle leggi possono essere gravissime. Che tipo di stabilità ci può essere in una società basata sulla regola per cui “ciascuno fa ciò che gli pare”? Con tali violazioni dei diritti umani, come può la grande Shanghai essere chiamata una “metropoli internationale?”
Ufficio Legale Tianyi di Shangai
Avvocato Guo Guoting
Tradotto dalla versione inglese: http://english.epochtimes.com/news/5-2-16/26439.html
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