Il sig. Pan Hongdong è stato recentemente torturato a morte nella prigione della provincial di Heilongjiang

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Il praticante della Falun Dafa, il sig. Pan Hongdong, che viveva a Qiqihar, nella provincia di Heilongjiang, è stato torturato a morte nella prigione di Tailai il 15 maggio 2005. Il suo corpo era pieno di ferite e lividi; c’era sangue pestato vicino a bocca, orecchie e naso; una ferita circolare sul petto e macchie di sangue su gambe e schiena.

Pan Hongdong aveva 37 anni ed era stato arrestato dalla polizia il 4 settembre 2001. I poliziotti della Polizia Criminale di Tiefeng lo hanno torturato brutalmente usando vari mezzi, incluso colpirne i genitali con i bastoni elettrici. Alla fine era irriconoscibile.

E’ stato riportato che tra luglio e settembre 2001, molti praticanti della Dafa erano stati arrestati dalla polizia criminale di Tiefeng e dalla stazione di polizia di Xingongdi. I praticanti venivano picchiati di continuo e non veniva loro permesso di bere e mangiare per giorni. Due praticanti sono stati ammanettati dietro la schiena, con le manette che penetravano nella carne, causando profonde ferite ed ematomi alle braccia.
Più tardi, alla fine del 2002, Pan Hongdong è stato mandato al secondo centro di detenzione di Qiqihar, ingiustamente condannato a 10 anni di prigione. Dopo il Nuovo anno Cinese del 2003, Pan è stato mandato nella prigione di Tarlai, nella provincia di Heilongjiang.

La prigione di Tailai persegue brutalmente i praticanti della Dafa dal 2001. I praticanti vengono torturati brutalmente e le guardie fanno in modo di non far trasparire informazioni sugli abusi all’esterno. Quando i familiari dei praticanti vanno a fare visita ci sono sempre 2-4 guardie a monitorare la conversazione e a registrarla per evitare che i praticanti divulghino informazioni sulle torture subite. I metodi di tortura sono molti: frustare con le cinture, privazione del sonno, detenzione in piccole celle, legare ad una cornice, legare le mani dietro la schiena e appenderli.

Le guardie appendono gli arti dei praticanti a quattro corde separate, il viso rivolto a terra, e mettono dei blocchi sotto lo sterno, questa tortura è simile a “I cinque cavalli che spaccano il corpo”. Vengono pure messe delle panche di ferro sotto il sole e poi fanno distendere i praticanti senza abiti in modo da causare bruciature, poi gettano su di loro dell’acqua fredda così da provocare ancora più dolore e shock per il corpo.

Versione cinese disponibile su: http://minghui.ca/mh/articles/2005/5/24/102476.html

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Here is the article in English language:
http://en.clearharmony.net/articles/a26904-article.html

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