Heilongjiang: Ingegnere racconta le brutali torture subite durante nove anni di persecuzione

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Sono un praticante del Falun Gong dalla città di Qiqihar e sono sempre stato considerato un ingegnere eccezionale nei luoghi in cui ho lavorato. Prima di praticare il Falun Gong, mi domandavo perché nasciamo e perché moriamo. Ho cercato in tutta la letteratura disponibile e nei libri di storia dei tempi antichi e moderni, nonché nelle scritture buddiste. Ho anche provato diverse forme di qigong, ma non sono riuscito a trovare la risposta. Tuttavia, quando ho letto lo Zhuan Falun, il libro principale del Falun Gong, sapevo di aver trovato il vero significato della vita. Nessun ramo del sapere, antico o moderno, cinese o straniero, offre una chiara esposizione sulle questioni così ampia e profonda come lo Zhuan Falun. Il mio punto di vista è cambiato significativamente. Mi sentivo piuttosto a disagio con quello che ero tenuto a produrre sul luogo di lavoro. Dopo aver imparato il Falun Gong, la mia etica sul lavoro è cambiata completamente e eccellevo in tutti i compiti che mi venivano assegnati. Il mio livello di comprensione cambiava ogni giorno che passava.

Il Partito Comunista Cinese (PCC) ha iniziato a perseguitare i praticanti del Falun Gong nel Luglio 1999. Più di 10 anni sono passati e la persecuzione non è diminuita.

Diversi metodi di tortura subiti

Nel Luglio 1999, il PCC e i seguaci di Jiang Zemin, [ex leader della Cina e istigatore della persecuzione] cominciarono a perseguitare i praticanti. Come risultato i praticanti hanno perso il loro normale stile di vita, lavoro e ambiente di coltivazione. Proprio come molti praticanti, sono diventato senza-tetto per evitare di essere arrestato e perseguitato. Per esporre le bugie fabbricate dal PCC e la calunnia propagata dai media e per lasciare che più persone sapessero la verità sulla persecuzione, abbiamo continuato a parlare con la gente del Falun Gong.

Ufficiali della stazione di polizia di Qingyun hanno fatto irruzione nel luogo in cui mi trovavo tra le 10 e le 11 della sera del 22 Gennaio 2001. Hanno preso a calci e pugni tutti i praticanti presenti prima di legarci con delle corde, bendarci gli occhi, e incatenarci portandoci poi alla stazione di polizia di Tienan. Le mie mani erano legate dietro la schiena al radiatore del sistema di riscaldamento centralizzato. Sono stato costretto a sedere su una sedia di metallo nella stanza degli interrogatori. Vi erano due fori nella parte posteriore della sedia. Hanno messo le mie mani nei fori e le hanno ammanettate. Gli ufficiali hanno stretto le manette più forte possibile, fino a far diventare le mie mani gonfie e sanguinanti.

Mi hanno coperto gli occhi e mi hanno messo un casco molto pesante sulla testa il terzo giorno. Poi mi hanno spinto in una macchina della polizia e mi hanno scortato al deserto cortile n° 3 del deposito del grano, che si trovava in una regione isolata e disabitata. C'era una fila di bungalow, dove i praticanti venivano torturati. C'era un letto a castello e mi hanno ammanettato al letto inferiore, in modo tale che non mi era possibile stare in piedi o accovacciarmi. Il giorno seguente, Zhang Chunqiu, capo politico della ex sezione sicurezza, attualmente la divisione di sicurezza interna della polizia Longsha; Yaofu Liu, capo della stazione di polizia di Tienan che comandò le operazioni di tortura; Laoba Yang, vice capo della stazione di polizia di Tienan e un ufficiale di polizia mi presero a pugni e calci, picchiandomi sul casco, stordendomi. Mi hanno appeso ad una trave e mi hanno colpito i piedi con un bastone di legno a forma quadrata più di 200 volte. Le mie mani e piedi erano neri e blu e straziati. Il sangue trasudava da tutte le dita dei piedi. Non importa quello che hanno fatto, mi sono rifiutato di rispondere alle loro domande. Zhang Chunqiu imprecava e diffamava il Falun Gong continuamente. Egli disse: "Io ti picchio a morte, proprio come si uccide un pollo. Dopo verso benzina sul tuo corpo morto e racconto che ti sei auto-immolato a causa della pratica del Falun Gong!".

Mi hanno messo giù dalla trave. Il vice capo della stazione di polizia di Tienan ha detto sarcasticamente: "Puoi andare adesso. Dopo qualche passo, ti sparo da dietro e poi racconto che hai tentato di scappare". Sono stato ammanettato con le mani dietro la schiena legate al letto di nuovo. Il mio viso era gonfio e deformato, le mie gambe e piedi terribilmente doloranti, e io indossavo un casco pesante. Poi, sono stato portato alla stazione di polizia di Tienan, dove sono stato ammanettato ad una sedia di acciaio per un giorno e una notte . Mi hanno versato acqua fredda addosso per tenermi sveglio.

Ero innocente, cosa avrei dovuto confessare in cinque giorni di tortura? Hanno poi cambiato tattica e un ufficiale di registrazione delle famiglie ha tentato di estorcermi una confessione, mentendomi. Mi ha detto che sua madre era anche lei una praticante del Falun Gong e mi ha chiesto quando ho iniziato a praticare e qual’era la mia esperienza. Poi ha trascritto quello che ho raccontato, e quella venne considerata la mia confessione. Sono stato in sciopero della fame per cinque giorni interi.

Sono stato portato nel centro di detenzione n ° 1 della città di Qiqihar con un altro praticante il 25 Febbraio 2001. Le mie mani erano molto gonfie con vesciche sanguinanti, a tal punto che il centro di detenzione ha rifiutato accettarmi. La polizia che mi ha scortato ha detto al centro di detenzione che la mia condizione non era un problema e che lo avevano segnalato alle autorità di livello superiore. Il vice capo del dipartimento di polizia della città ha dato la sua approvazione e ha telefonato al centro di detenzione intimandogli di accettarmi, le mie braccia erano rosse, gonfie e intorpidite da più di sei mesi. Non ho potuto alzare le braccia. Le mie gambe erano intorpidite e ho avuto problemi a camminare per più di cinque anni. L’agente di polizia Liu Jingqi mi ha tenuto ammanettato per più di due settimane, così la pelle e la carne ai polsi si è strappata e trasudava sangue. Anche adesso, i miei polsi sono ancora segnati. Un giorno, mentre passavo davanti alla cella in cui mia madre era detenuta, l’ho salutata dicendole ciao. L’agente di polizia Zhang Yong mi ha preso a calci e pugni. Hanno voluto prendere la mia foto, ma ho rifiutato di lasciargliela, percui l’ufficiale di polizia Fang Zheng mi ha picchiato.

Dopo essere stato detenuto nel centro di detenzione di Qiqihar per un anno e 10 mesi sono stato trasferito nel carcere di Tailai nella provincia di Heilongjiang.

Torturato dai detenuti nella prigione Tarlai

Quando sono arrivato al "Centro intensivo di formazione" della prigione di Tailai mi hanno fatto un check-up medico. Il medico della prigione che aveva guardato i miei esami del sangue ha detto che ho sofferto di una anemia molto grave. Mi girava la testa quando camminavo. Avrei dovuto mangiare qualcosa. Li Zhongxiao, una guardia, mi rimproverò per non aver indossato l'uniforme carceraria, "Se non la indosserai, troverò un modo affinchè tu la indossi.". Al prigioniero Wu Hailong (da Pingyang, contea di Gannan ) e ad altri detenuti è stato ordinato di colpirmi la testa con un pezzo di cavo spesso 9 millimetri di diametro. Mi hanno anche preso a calci e pugni, lacerandomi la pelle e la carne sul viso e sulla testa. Il sangue scorreva sul mio viso, e i miei occhi erano coperti di sangue. Alla fine di questa tortura mi trovavo in punto di morte.

Sono stato portato alla divisione n° 6 il 10 Gennaio 2003. Al tempo ero mentalmente e fisicamente esausto e affetto da grave anemia. Ero così stordito che non potevo camminare. Wang Changbing, l'ex segretario dell'ufficio indagini della Divisione n. 9 della prigione (oggi istruttore politico del reparto n° 14), ha ordinato a diverse guardie e al detenuto Gai Guibin da Qiqihar di picchiarmi.

Sono stato poi trasferito alla squadra n ° 1 della divisione n° 9. Ma Hongbin, istruttore politico (attualmente capo della divisione n° 1), mi vide praticare gli esercizi nell'autunno del 2003. Ordinò ai detenuti di portarmi nel suo ufficio. Afferrò una scopa e mi colpì la testa. Ha anche ordinato a un detenuto di appendermi a un telaio metallico al di fuori dell’officina e poi di prendermi a calci e pugni, come anche di insultarmi verbalmente. Ero rinchiuso in una piccola cella, bloccato con catene, e le mani ammanettate dietro la schiena sette giorni di seguito. Ai detenuti in una cella piccola erano solo concessi due pasti al giorno. Non è stata fornita acqua potabile. Abbiamo potuto solo bere o lavarci il viso e i denti con l'acqua del gabinetto.

Sono stato sottoposto ad alimentazione forzata da Wang Baiwen, il segretario dell'ufficio politico della divisione n ° 9, per aver portato avanti uno sciopero della fame per protesta contro la persecuzione. Mi è stato dato solo farina di mais con acqua. Spesso inserivano il tubo nella mia trachea. An Sheng, responsabile della divisione trasformazione (oggi istruttore politico della divisione n° 8), ha omesso le mie lettere personali, non mi era permesso leggere libri, scrivere, telefonare o parlare, e anche farmi acquistare qualcosa nel negozio all'interno del carcere.

Torturato nella prigione Qinlai

I praticanti del Falun Gong sono stati torturati brutalmente e rinchiusi in una piccola cella. Ogni volta che le autorità carcerarie amministrative venivano per un sopralluogo, venivano nascosti gli strumenti di tortura.

Lo strumento di tortura nel carcere Qinlai è costituito da due parti lunghe 0,7 metri a forma di L. Una barra di rinforzo è legata alla base di queste due. Posizionavano un praticante tra i due telai a forma di L in posizione seduta con la schiena contro il palo verticale. C'è un anello di ferro saldato intorno al centro del polo, che circonda il torace della vittima. Le braccia della vittima e le gambe sono tese orizzontalmente e legate agli anelli di ferro alle due estremità della parte superiore e alle barre orizzontali inferiori. Entrambe le mani e le gambe sono bene ammanettate. E' impossibile muoversi. Diversi speroni taglienti sono stati saldati sul palo verticale in modo che la vittima non sia in grado di appoggiarsi indietro. La vittima siede sul pavimento di cemento giorno e notte. Non hanno cibo o bevande e non sono autorizzati a usare il bagno.

Pan Hong morì a causa di questa tortura, dopo tre giorni e tre notti. E' stato anche portato in officina per il lavoro, fatto sfilare per le strade, ed esposto al sole cocente. Ciò è stato fatto per farlo rinunciare al Falun Gong. La persona responsabile della progettazione di questo strumento di tortura è Cao Minjiang, vice capo della Divisione n° 9. Shi Chenlei, una guardia della sezione n° 2 (oggi capo della Sezione n° 1 della divisione n° 9), e altri detenuti usati per questa tortura.

“Se non rinunci al Falun Gong, verrai cremato!”

La prigione di Tailai iniziò un nuovo round di persecuzione tra Gennaio e Aprile 2007. Il ministero giudiziario emise una direttiva in cui si specificava che ogni praticante doveva rinunciare al Falun Gong. In caso contrario, gli stipendi e i bonus delle guardie di polizia o della prigione coinvolte sarebbero stati trattenuti. Sarebbe state anche interessate le loro promozioni. Tutti i praticanti sono stati costretti a partecipare alla riunione generale. L'ufficio 610 (un'organizzazione di agenti speciali creata solo per perseguitare il Falun Gong) della città di Qiqihar è venuto alla prigione di Tailai per assumere personalmente il comando.

Dai Jianfeng, l'istruttore politico della sezione numero 2 della divisione n° 9 (ora vice-capo della divisione n ° 9), mi ha chiamato per una discussione il 26 Gennaio. Ha minacciato, "devi rinunciare al Falun Gong, altrimenti sarai cremato!" Ha designato diversi detenuti di sorvegliarmi. Ero rinchiuso in una piccola cella per più di 20 giorni. Non mi era permesso di parlare o di avere qualunque contatto. Inoltre, non mi permettevano di avere visite o di ricevere telefonate o mail. Il cibo che la mia famiglia ha inviato è stato confiscato.

Sono stato costretto a stare sveglio e a sedermi per terra tutto il giorno dal 10 Marzo. Mi hanno preso a pugni e calci. Rendendosi conto che non avrebbero potuto convincermi a rinunciare al Falun Gong, hanno aperto la porta e le finestre in modo da farmi congelare. Il vento primaverile nel nord della Cina è freddo e pungente. I detenuti che mi hanno seguito e torturato non riuscivano a sopportare il vento freddo, anche se tutti loro indossavano vestiti imbottiti ed erano ben coperti. Hanno portato via il mio cappotto imbottito, lasciandomi senza protezione contro il freddo. Poi, hanno versato acqua fredda su di me mentre mi davano calci e pugni. Non mi lasciarono usare il bagno per diversi giorni e non mi diedero acqua potabile, così ho dovuto bere l'acqua salata.

Mi hanno persino spogliato di tutti i vestiti e mi hanno spruzzato addosso acqua fredda. Mi hanno anche costretto ad accovacciarmi su uno sgabello. Il capo detenuto Liu Hailong (da Fuyu) ha detto, "tutte le guardie della divisione n° 9 hanno deciso nel corso di una riunione che avrebbero adottato qualsiasi misura necessaria per far si che i praticanti rinuncino al Falun Gong. Se il praticante rifiuta di seguire le istruzioni, deve essere picchiato a morte. Questo perché la morte dei praticanti del Falun Gong a seguito di percosse non significa nulla e deve essere contata come un suicidio. Poi i loro corpi saranno cremati”.

Allo stesso tempo, Zhang Ming, l'istruttore politico della divisione n° 1 ha tolto di dosso gli indumenti del Signor Wu Yuanlong e lo ha spruzzato dopo averlo portato nel locale caldaia.

Dopo aver sofferto nove lunghi anni di persecuzione sono ora rovinato fisicamente e mentalmente. Sono stato alla fine rilasciato nel 2010.

Anche se ho riacquistato la mia libertà, ho perso il mio lavoro. Pur essendo un ingegnere, ora devo guadagnarmi da vivere facendo lavori manuali. Al momento ci sono un gran numero di persone di buon cuore che perseguono i principi di Verità, Compassione e Tolleranza che sono ancora detenute nelle carceri, nei campi di lavoro forzato, e nei centri di lavaggio del cervello in tutta la Cina.

Invito le organizzazioni dei diritti umani a investigare da vicino la persecuzione contro i praticanti in Cina e fermare l'Ufficio 610, la procura e il giudice dal commettere ulteriori reati. Chiedo aiuto per la libertà, per i diritti umani, e perché la pace ritorni in Cina.

I responsabili della persecuzione:
Qiqihar prefisso: 0452
Atazione di polizia di Tienan , Città Qiqihar: 0452-2347715
Corte provinciale di Longsha, città Qiqihar: 0452-2334400
Li Jiaming, capo dell'Ufficio 610 del comitato politico di Qiqihar e Juditial: 0.452-2.791.608 (O), 0.452-2.791.613
Gao xx, Ufficio 610 del Distretto di Longsha : 0.452-2.487.125
Prigione di Tailai, provincia di Heilongjiang: 0452-82345377,8237256, 88229376, 82255147, 8237274, 8237943
Stazione di polizia di Tienan, Città Qiqihar
Prigione di Tailai , Qiqihar
Centro di detenzione di Qiqihar

(*) GLOSSARIO

Versione cinese: http://www.minghui.org/mh/articles/2011/2/27/236326.html

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Here is the article in English language:
http://en.clearharmony.net/articles/a55703-article.html

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