(Centro informazioni di Falun Dafa) 6 luglio - Il Centro Informazioni di Falun Dafa ha confermato che altri quattro praticanti uomini di Falun Gong sono stati uccisi in Cina mentre erano sotto custodia della polizia. Dopo la verifica che 15 donne sono morte di recente nel campo di lavoro forzato di Wanjia nella città di Harbin, queste nuove morti portano a 225 il numero totale dei praticanti di Falun Gong uccisi a causa della persecuzione. I quattro uomini sono morti separatamente in località diverse della Cina.
“Questo ultimo resoconto indica che il regime di Jiang Zemin sta sistematicamente uccidendo i praticanti di Falun Gong”, ha dichiarato il portavoce di Falun Gong Adam Montanaro.
“-Bastonare a morte i praticanti di Falun Gong dovrebbe essere registrato come suicidio- I poliziotti in diversi campi di lavoro forzati si stanno adeguando a queste istruzioni trasmesse loro dall’alto” ha detto ancora Adam Montanaro.
Egli ha fatto presente che, nelle ultime settimane, resoconti di praticanti uccisi arrivano praticamente quasi ogni giorno. Per reagire a tale drammatico aumento della violenza della polizia, i praticanti di Falun Gong hanno lanciato una campagna chiamata: “SOS! Appello urgente per salvare i praticanti di Falun Gong perseguitati in Cina.” Questa campagna “cerca di attirare l’attenzione della comunità internazionale sul continuo e sistematico massacro di persone innocenti,” ha detto il sig. Montanaro. Come parte di questa campagna, i praticanti di Falun Gong negli Stati Uniti hanno dato il via ad una marcia su Washington D.C., partendo da diverse grandi città per arrivare ad una grande dimostrazione nella capitale il 19 di luglio. I praticanti di Falun Gong hanno messo i resoconti delle loro tappe giornaliere e le relative fotografie nel sito www.walktodc.org.
Dettagli sulle quattro nuove morti:
L’uno o il due luglio il quarantunenne Chen Jiafu è morto nel campo di lavoro forzato di Zhoushuizi nella città di Dalian, segnando la prima morte confermata del mese di luglio.
Tra il due e il quindici luglio del 2001, il ventottenne Song Yanzhao è stato bastonato fino ad avere le costole rotte nel campo di lavoro di Lanzhou Pinantai nella provincia di Gansu. E’ morto per la brutalità delle violenze. Impiegati del campo hanno rivelato che, prima di morire, Song Yanzhao era stato appeso per tutta la notte al telaio di un letto di ferro alto due metri.
Alla fine di maggio del 2001, il contadino quarantenne Liu Xuedong, proveniente dal quartiere di Shenxing della città di Baoding nella provincia di Hebei, è stato rilasciato dopo quattro mesi di galera. E’ morto il giorno dopo essere stato rilasciato. Quando è morto pesava solo 25 kg e il suo corpo era coperto di ferite.
Prima della Festa di Primavera (il capodanno cinese 2001), il signor Zhao Maoxing della città di Chengzi, contea di Jiujiang, provincia di Jiangxi, è stato bastonato a morte dalla polizia dopo essere stato fermato mentre era diretto in piazza Tiananmen e riportato indietro nella provincia di Jiangxi. Persone che conoscono i particolari dell’accaduto hanno detto che il corpo di Zhang era ancora ammanettato al letto quando è morto e che era pieno di segni di torture quando è stato mandato dall’ospedale al crematorio
Il portavoce Adam Montanaro ha detto che il numero dei praticanti di Falun Gong torturati a morte sta rapidamente salendo e che il 10 di giugno il regime di Jiang Zemin ha preannunciato nuove direttive giudiziarie tese a dare copertura legale a questo genere di assassinio. Tali direttive hanno spinto i funzionari dei centri di detenzione ad aumentare le pratiche di tortura, ha detto ancora Montanaro.
La polizia cinese condurrà dal 3 al 15 luglio un controllo su base nazionale degli appartamenti in affitto e delle persone senza fissa dimora, formalmente per controllare i criminali rilasciati. Secondo fonti credibili, tale azione è in realtà un piano per arrestare in massa le migliaia di praticanti di Falun Gong che sono rimasti senza casa a causa della persecuzione.
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