Praticante Picchiato a Morte nella Prigione di Harbin N. 3 e nella Prigione di Tailai

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Il praticante della Falun Dafa Sig. Wang Dayuan, il cui solo crimine è stato quello di credere nei principi della Falun Dafa di “Verità- Compassione-Tolleranza” ha subito le fratture delle braccia, dello sterno e delle gambe, nella Prigione di Harbin nella Heilongjiang Province. Successivamente è stato percosso a morte in questa “prigione modello”.

Da quando il CCP ha cominciato a perseguitare i praticanti della Falun Dafa nel 1999, Chen Shuhai, il capo dell’Ufficio 610 della Prigione N. 3, ha spesso incitato i detenuti a picchiare e ingiuriare i praticanti della Dafa che erano lì imprigionati. A conseguenza di ciò i praticanti della Falun Dafa sono stati perseguitati in tutti i modi possibili e immaginabili.

Il 4 aprile 2004, il praticante della Falun Dafa Wang Dayuan (docente al Dipartimento di Informatica presso l’Università dell’Industria di Harbin) è stato picchiato a morte in questa prigione. Quel giorno, i secondini hanno istigato quattro detenuti promettendo uno sconto di pena, obbligandoli a picchiare il Sig. Wang Dayuan. Prima gli hanno spezzato le braccia, poi lo sterno. Poi gli hanno schiacciato lo sterno dentro il torace e poi gli hanno spezzato le gambe. Persino dopo tutto questo quei farabutti detenuti non hanno smesso di torturarlo. L’hanno costretto a carponi e l’hanno picchiato mentre procedeva così. Alla fine il Sig. Wang Dayuan ha smesso di respirare.

Nel 2004, a causa dell’incessante denuncia a livello mondiale dei crimini perpetrati nella Prigione n. 3 di Harbin, un’Organizzazione per i Diritti Umani affiliata alle Nazioni Unite ha progettato di condurre un’ispezione lì. Dopo esserne venute a conoscenza, le autorità della prigione hanno usato la scusa di lavori di manutenzione per cercare con tutti i mezzi possibili di fermare l’investigazione. Più tardi, a causa di tutte queste pressioni, l’Ufficio Giudiziario ha ordinato alla Prigione n. 3 di mandare in gran segreto più di 20 praticanti della Falun Dafa nella prigione di Tarlai, il 1° luglio 2004. Altri 20 praticanti sono stati trasferiti al Prigione di Daqing. I rimanenti praticanti della Falun Dafa sono stati trasferiti nella Prigione di Mudanjiang. Solo dopo che tutto era stato sistemato è stato permesso all’Organizzazione per i Diritti Umani di svolgere la sua investigazione. Il risultato dell’investigazione era prevedibile.

Dopo il trasferimento nelle altre prigioni, i praticanti della Falun Dafa sono stati comunque soggetti ad ogni genere di torture inumane. Il trattamento più oltraggioso è accaduto nella Prigione di Tarlai. Le guardie della prigione hanno obbligato i praticanti a lavorare per più di 14 ore al giorno (dalle 5 del mattino alle 7 di sera) ed ai praticanti non veniva nemmeno permesso di mangiare. I compiti assegnati giornalmente erano grandi come montagne. Se non facevano a tempo a finire il lavoro venivano ammanettati e incatenati, picchiati, insultati ed anche torturati. Sotto questa persecuzione le sofferenze sia dal punto di vista fisico che mentali erano tremende.

Una volta le autorità carcerarie hanno scoperto dei praticanti che eseguivano gli esercizi. Le guardie li hanno appesi per la vita lasciando penzolare le braccia e le gambe. Anche così le guardie non hanno smesso di insultare e picchiare i praticanti fino a renderli incoscienti o addirittura a ucciderli.

Quando un familiare di un praticante è venuto a fargli visita le guardie lo hanno obbligato ad aiutarli a fargli il lavaggio del cervello. Tuttavia il praticante non si è smosso. Allora le guardie hanno messo un tavolaccio di ferro sotto il sole cocente e vi hanno legato il praticante. Quando lui si era quasi arrostito gli hanno gettato addosso dell’acqua fredda. Questa tortura è stata ripetuta molte volte.

Le condizioni di vita nella prigione sono estremamente scadenti. Il pasto principale dei praticanti consiste in pane difficile da deglutire. La zuppa è piena di insetti e con qualche foglia di verdura piena di sabbia. Il cibo inviato dai familiari viene sequestrato dalle guardie con ogni scusa.

A cominciare dal 15 Maggio 2005 hai familiari dei praticanti non è più permesso fare loro visita nella Prigione di Tarlai. Le lettere in entrata e in uscita vengono confiscate. La ragione sta nel fatto che il 15 Maggio del 2005 il praticante Pan Hongguang è stato picchiato a morte. La gente lo ha sentito lamentarsi a lungo dopo le percosse. Quando qualcuno ha gridato, “L’hanno picchiato a morte”, improvvisamente tutt’intorno si è fatto il silenzio. Dopo di ché tutte le guardie hanno usato tutti i mezzi possibili per bloccare la notizia, per coprire il crimine commesso.

Il capo della prigione di Tailai: Zhang Zhicheng, 86-452-8229203, 86-452-8239203
Service Section: 86-452-8225443
Office of the Tailai Prison: 86-452-8237949
Police of No. 8 Zone: Yang Hongxiu, Ji Jingping, Chen Bingjiang
Postal code of Tailai Prison Heilongjiang Province: 162401

Versione cinese disponibile a: http://minghui.ca/mh/articles/2005/8/4/107695.html

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Here is the article in English language:
http://en.clearharmony.net/articles/a28184-article.html

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