Dove sono finite le Arti Antiche della Cina? (Parte 4)

Il rapporto di Shen Yun con le Belle Arti di oggi
 
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Parte 2
Parte 3

Mentre Shen Yun Performing Arts continua il tour mondiale mostrando le tradizioni perdute della Cina antica, The Epoch Times darà uno sguardo, in una serie di quattro articoli, a queste arti, al loro stato attuale nella Cina contemporanea, alla loro innegabile influenza nel nostro mondo e all’importanza della loro rinascita miracolosa.

Donna Karan, stilista e creatrice della linea Donna Karan New York (DKNY), in posa con Christina Li, prima ballerina, dopo la performance di Shen Yun del 23 Giugno al Lincoln Center di New York (Dai Bing – The Epoch Times)

ll sito web di Shen Yun Performing Arts riporta una gran quantità di video testimonianze di spettatori, non pochi delle quali sono state rilasciate da membri riconosciuti della comunità artistica, dai compositori classici ai produttori cinematografici.

La pubblicità è in corso e i biglietti si vendono rapidamente in tutto il territorio del Canada e degli Stati Uniti. La Compagnia nuovayorkese Shen Yun Performing Arts è cresciuta e da una sola compagnia ora sono tre le compagnie in tournée sul globo quasi tutto l’anno.

É insolito per qualsiasi produzione essere così universale e possedere un tale fascino interculturale e una tale influenza. La ragione ovvia è che si tratta di uno spettacolo abbagliante, ma uno sguardo ravvicinato dice di più: Shen Yun rappresenta probabilmente il segnale di un cambiamento nei modelli artistici globali.

Entrando nel nuovo millennio e nell’era post-moderna, quelli di noi che pensano all’arte e alla cultura possono fermarsi a riflettere su tutto ciò che è accaduto nel secolo scorso. Molte delle istituzioni artistiche che erano o arti classiche della sfera pubblica o arti popolari nelle nostre vite private, sono state spazzate via dalla cultura consumistica o collocate su un piedistallo intellettualizzato e astratto così elevato che non riescono più ad essere comprese dalla gente. Questo è vero non solo in Occidente – è un fenomeno globale.

L’arte non è tappezzeria e la danza non è ginnastica – indipendentemente dal contesto culturale. Non sembra che, attualmente, le immagini buie e spigolose che minano la nostra propensione a lottare con la vita ci stiano rendendo un buon servizio. L’estetica moderna ha seminato bruttezza in tutto il mondo, più marcatamente nella sterile architettura priva di gusto artistico.

Idealmente, le arti sono la fonte di ispirazione per tutte le nostre vicende quotidiane e quindi dovrebbero aiutarci nello sforzo individuale e collettivo di servire la società e di sentirci autenticamente soddisfatti. I placebo non lo potranno fare, in un’era così complessa e frustrante come questa.

Entra in Shen Yun, un bello spettacolo davvero! Ma accanto allo spettacolo visivo, alla lussureggiante combinazione di orchestra Occidentale con strumenti Orientali, e all’eccezionale tecnica dei danzatori, c’è un fondamento di sostanza, una base di emozioni positive.

Quando devono essere trattati argomenti cupi – e Shen Yun tocca l’attuale situazione politica della Cina continentale, che è certamente triste – non sono trattati con rabbia ma con compassione. Il messaggio complessivo è tale da risvegliarci alle costanti possibilità di bene in un mondo insudiciato. Ognuno di noi può diventare il fiore di loto che cresce dal fango.

Shen Yun è impregnato della cultura tradizionale Cinese, traendo ispirazione dalle leggende della Cina, dalle tradizioni popolari e dal vasto panorama spirituale. Sotto il regime comunista, negli ultimi 60 e rotti anni, l’eredità culturale della Cina è stata vista come una forza facilmente disponibile per il cittadino comune, per cui si è cercato sistematicamente di sradicarla.

Il revival di queste arti proposto da Shen Yun, una compagnia fondata da artisti Cinesi che vivono fuori dalla Cina continentale, è molto più di un atto di auto-difesa. E’ una dichiarazione di continuità, non solo di elementi culturali quantificabili – la lingua, l’abbigliamento, la musica, il movimento – ma anche dell’ineffabile essenza di cui ognuno di noi è ripieno, l’essenza che dobbiamo usare per tracciare la nostra via nel futuro, se solo riusciamo a superare le nostre paure e i nostri dubbi personali. E lo spettacolo allora è convincente.

Shen Yun potrebbe convincerti che noi, come razza umana, siamo in grado di superare ogni circostanze terribile che ci colpisce e siamo capaci di andare avanti e affrontare il millennio che si apre dinnanzi a noi con gli strumenti lasciati dai nostri antenati. Potrebbe anche convincerti che tu sei più della somma delle tue parti e che puoi fare molto di più – se proprio non lo hai già scoperto.

Il mandato della compagnia ci orienta verso le forze del nostro passato collettivo e verso le risorse culturali in esso nascoste. Esso modella il nostro uso di quel patrimonio intangibile come paradigma o struttura non solo per le arti ma anche per la nostra vita di ogni giorno.

L’idea è molto semplice eppure molto profonda, un messaggio coerente con l’estetica della produzione. Non temere di affrontare cose che sono chiaramente malvagie. Vale la pena difendere la bontà e vincere è possibile. Sii sincero e tollerante. Le cose che sono belle non sono futili, siano esse arti o idee.

Difatti, quando la bellezza ci circonda, può risvegliare la creatività di cui abbiamo bisogno per fare che le cose cambino attorno a noi.

Non si tratta di tenero idealismo. Shen Yun sta percorrendo quel sentiero. I suoi artisti sono concentrati e dedicati in modo ammirevole. Lavorano instancabilmente e affrontano questioni difficili immersi in un mare di finissima tela turchese e verde mela.

Il modo in cui Shen Yun riesce a contagiare il pubblico è testimonianza della forza di una buona idea. La pura, travolgente bellezza della produzione stessa è stata di ispirazione per tutti i tipi di persone che l’hanno vista. Dalla stilista al violoncellista, tutti sono stati ispirati. Anche medici e dentisti sono stati ispirati – una prospettiva che non può non strappare un sorriso.

Ora non ci resta che attendere e vedere cosa Shen Yun ha ispirato alle comunità che hanno ospitato lo spettacolo.

Versione inglese: http://www.theepochtimes.com/n2/arts-entertainment/where-are-the-ancient-arts-of-china-part-4-147751.html

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