Una petizione firmata. con tanto di impronte digitali, da 15.000 cinesi chiede giustizia per la morte in custodia di un praticante del Falun Gong (The Epoch Times) |
NEW YORK – Almeno 15.000 persone nel nordest della Cina hanno firmato una petizione di sostegno ad una giovane donna che chiede alle autorità ciensi di indagare sulla morte del padre, un noto praticante del Falun Gong. Il signor Qin Yueming (秦月明), 47 anni, è morto mentre si trovava sotto custodia il 26 febbraio 2011 nella prigione Jianusi nella provincia di Heilongjiang. (notizia (inglese) - notizia (italiano)) Ferite scure coprivano il suo intero corpo e quando il suo corpo è stato girato sangue è uscito dalla sua bocca e dal suo naso, stando ad indicare che era stato torturato a morte. (fotografie)
La figlia del signor Qin ha iniziato a raccogliere le firme dopo che le autorità hanno ripetutamente rifiutato le sue richieste e quelle della sua famiglia per una indagine, arrestando invece sua madre e la sua sorella più giovane. Con l'aiuto di amici e parenti, ha raccolto 15.000 firme nel giro di sue sole settimane.
“Sono una [giovane] ragazza e non ho denaro né potere”, ha scritto Qin Rongqian, 23 anni, nella sua petizione che chiede ad altri di sostenere il suo appello. “Ma credo nella giustizia e nei valori morali dei cinesi. Come è possibile che coloro che hanno il potere imprigionino e uccidano le persone comuni a loro piacimento?”
La petizione, datata 31 maggio 2012, chiede anche il rilascio di sua madre e di sua sorella, anch'esse praticanti del Falun Gong, che stanno scontando un anno e mezzo di lavori forzati. Tra le firme, almeno una appartiene ad una guardia che lavora nella prigione dove Qin è stato ucciso. ( notizia)
Questa è il terzo caso di cittadini cinesi che chiedono pubblicamente giustizia per un praticante del Falun Gong negli ultimi due mesi.
In maggio sono emerse notizie di una petizione di 300 firme e impronte digitali che sarebbe circolata tra i funzionari di più alto livello nel Partito Comunista, inclusi Xi Jinping e Li Kaqiang (che sono destinati a rimpiazzare Hu Jintao e Wan Jiabao alla fine dell'anno). (notizia) La petizione, secondo una fonte, ha acceso un forte dibattito agli alti livelli del partito e alcuni avrebbero sostenuto una fine pacifica della campagna di persecuzione contro il Falun Gong avviata dal regime nel 1999.
Questo tipo di azioni stanno crescendo anche se in alcuni casi i firmatari sono stati a loro volta perseguitati.
Secondo il sito del Falun Gong Minghui.org, il primo caso noto di cittadini che hanno formato una petizione per il Falun Gong risale al febbraio 2009, quando 376 paesani hanno espresso la loro indignazione per la morte di un praticante della provincia di Liaoning ben conosciuto. Generalmente i cittadini hanno firmato con il loro vero nome e hanno apposto una impronta digitale con inchiostro rosso accanto alla firma, una pratica storicamente utilizzata in Cina per rendere i documenti ufficiali.
Il Falun Dafa Information Center sollecita i funzionari della provincia di Heilongjiang con un senso della giustizia a rispondere alle chieste fatte nella petizione, punire i responsabili della morte di Qin Yueming e rilasciare immediatamente sua moglie e sua figlia. Il Centro chiede anche ai media internazionali e ai diplomatici in Cina di controllare attentamente e riferire su questo caso per aiutare ad assicurare la sicurezza di queste tre donne coraggiose.
Ulteriori informazioni:
* Falun Dafa Information Center, marzo 2011,
* Falun Dafa Information Center galleria fotografica, “Prigione cinese in isolamento dopo un decesso”
* Falun Dafa Information Center, gennaio 2012, “Madre e figlia mandate in un campo di lavoro cinese per aver fatto appello dopo la morte del padre sotto custodia” (inglese)
* The Epoch Times, giugno 2012, “Con un gesto raro, guardia di una prigione cinese aiuta una petizione per il Falun Gong” (inglese)
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