Amnesty International Magazine - Rapporti sulla persecuzione del Falun Gong

Gen/Feb 2003

Bernard O'Hear, Coordinatore AI in Cina per il Regno Unito, riferisce sull’intensificarsi della persecuzione di stato del Falun Gong:

I membri del movimento spirituale Falun Gong sono un obiettivo primario della “feroce” campagna anticrimine condotta dal Governo cinese. Decine di migliaia di praticanti del Falun Gong sono state arrestate. Svariate dozzine sono state condannate ed imprigionati dopo processi iniqui. Migliaia sono state inviate, senza subire processo alcuno, alla “rieducazione attraverso il lavoro”. E varie centinaia sono presumibilmente decedute per le torture subite. Il Falun Gong è nato in Cina all’inizio degli anni ’90 ed ha attirato milioni di persone sia lì che in altri paesi. Attraverso la combinazione di meditazione ed esercizi di Qi gong, il movimento tenta di migliorare la salute fisica ed il benessere psichico. I praticanti sostengono che il loro sistema non è una religione e che è privo di obiettivi politici.

Il Governo cinese era apparentemente allarmato per la crescente visibilità e popolarità del Falun Gong, soprattutto tra gli impiegati di governo.

Le cose sono arrivare ad un punto critico ad Aprile 1999, quando 10.000 sostenitori del Falun Gong si sono presentati nella sede centrale del Partito Comunista a Beijing per manifestare ed ottenere un riconoscimento ufficiale. [Nota dell’editore: l’appello rivolto il 25 Aprile 1999 è stato presentato per protestare contro l’arresto illecito dei praticanti del Falun Gong a Tiamjin, vicino a Beijing. I praticanti del Falun Gong si erano appellati al Governo perché rilasciasse i praticanti detenuti. Dopo l’incontro tra alcuni praticanti e il Primo Ministro Zhu Rongji, tutti tornarono a casa.]. Il 22 Luglio dello stesso anno, le autorità dichiararono che il movimento era un “organizzazione eretica”, mettendolo dunque al bando. Il Falun Gong è una delle tante organizzazioni denominate “organizzazioni eretiche”, compresa la religione cristiana ed altri movimenti spirituali banditi dalle autorità cinesi.