Hebei: Donne sposate sono spinte dai datori di lavoro a divorziare dai loro mariti che sono ingiustamente perseguitati

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(Minghui.org) Le Signore Zhou Xiuzhen e Li Lemei della città di Tangshan, provincia di Hebei, sono sposate con dei praticanti del Falun Gong. I loro mariti sono stati arrestati illegalmente, le loro case saccheggiate ed i loro effetti personali sequestrati. Quando le due signore hanno assunto degli avvocati per difenderli, i loro rispettivi datori di lavoro invece di aiutarle hanno cercato di interferire e hanno tentato di forzarle a divorziare.

Bian Lichao, il marito della signora Zhou, e Li Wendong, il marito della signora Li Lemei, sono stati entrambi arrestati il 25 febbraio 2010 dalla polizia locale sotto gli ordini dell'Ufficio 610 (*) di Tangshan. Il signor Bian si trova nel primo centro di detenzione di Tangshan mentre il signor Li è ora nel secondo centro di detenzione.

Nei mesi successivi agli arresti, l'undicesima scuola media di Tangshan, dove lavora la signora Zhou e l’industria siderurgica di Tangshan , dove lavora la signora Li, si sono rifiutate di aiutarle. Quando queste due donne, che credono fermamente nella giustizia, si sono informate sulle leggi in vigore, si sono rese conto che i loro mariti non sono colpevoli. Hanno poi assunto degli avvocati per rappresentare i loro mariti e difendere la loro innocenza. Allo stesso tempo, hanno inviato lettere aperte per segnalare l'ingiusto trattamento al quale ciascuna delle loro famiglie era stata sottoposta, nella speranza che gli enti pubblici e le persone di coscienza le avrebbero aiutate.

Ben presto i loro capi di lavoro hanno cominciato a prendere nota. Le autorità della scuola media di Tanghsan e l'azienda siderurgica hanno tentato di costringere le donne a licenziare gli avvocati e detto loro di non lamentarsi del trattamento ingiusto a cui erano sottoposte. Hanno anche tentato di costringerle a divorziare dai loro mariti e a "prendere una posizione [dalla parte del PCC e contro il Falun Gong]". Hanno detto alle donne di non inviare denaro ai propri mariti detenuti illegalmente, hanno messo apertamente sotto pressione le due donne che erano già in difficoltà.

A causa della loro paura del Partito Comunista Cinese (PCC), questi datori di lavoro non hanno il coraggio di aiutare queste donne. Quando gli viene contestato e chiesto del perché continuano a fare di tutto per impedire alle loro dipendenti di appellarsi per difendere i loro mariti, rispondono che è perché “devono”.

(*) GLOSSARIO

Versione inglese

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