Il 4 novembre il giudice Judge Michael Hartmann del Tribunale di Primo Grado, ha stabilito in un documento scritto che, per il pubblico interesse, il Dipartimento dell’Immigrazione di Hong Kong deve spiegare perché quattro praticanti del Falun Gong sono stati inseriti in una lista nera ed è stato loro impedito di entrare ad Hong Kong, e quando e quale ufficiale governativo li ha inseriti in quella lista. Il procedimento è ancora in corso.
Il 20 ottobre, l’Alta Corte di Hong Kong ha aperto la prima udienza del caso di praticanti del Falun Gong taiwanesi ai quali è stato impedito di entrare a Hong Kong e che sono stati deportati con la violenza. Quattro praticanti del Falun Gong taiwanesi e il portavoce di Hong Kong Kan Hung-cheung hanno tenuto una manifestazione prima dell’apertura dell’udienza.
Nel febbraio 2003 a quattro praticanti del Falun Gong taiwanesi è stato impedito di entrare ad Hong Kong per partecipare ad una conferenza. Poi sono stati deportati illegalmente. I quattro praticanti e il portavoce dell’Associazione Falun Dafa di Hong Kong, Kan Hung-cheung, hanno denunciato il fatto alla giustizia. Hanno chiostro al Dipartimento dell’Immigrazioni di spiegare perché sono stati inseriti in una lista di “persone sotto sorveglianza”.
Uno dei querelanti, la signora Theresa Chu Woan-chyi, che è avvocato di una compagnia di assicurazioni americana, era tra i quasi 80 praticanti del Falun Gong di Taiwan che sono stati violentemente deportati nel febbraio 2003 dal Dipartimento dell’Immigrazione di Hong Kong per “motivi di sicurezza”. Il Dipartimento dell’Immigrazione ha detto che lei era anche inclusa in una “Lista di Sorvegliati per l’Immigrazione”.
La signora Chu ha detto che i quattro praticanti del Falun Gong erano tutte persone istruite. Chu è avvocato, due praticanti sono ufficiali del governo, e l’ultimo è un ingegnere. Nessuno di loro ha precedenti penali. I cosiddetti “motivi di sicurezza” addotti dal governo di Hong Kong non hanno giustificazione. In più, tutti loro erano già entrati ad Hong Kong nel 2001. Prendiamo la signora Chu come esempio. Era entrata a Hong Kong nel 2001 ma le è stato impedito nel 2002. Nel gennaio 2003 le è stato permesso di entrare a Hong Kong, ma le è stato impedito nel febbraio dello stesso anno.
Paul Harris, assistente legale dei praticanti del Falun Gong, pensa che il governo di Hong Kong debba avere altre ragioni per impedire a praticanti del Falun Gong di entrare nel suo territorio. Crede che le autorità abbiano creato una “lista nera” che prende di mira i praticanti del Falun Gong. Ha richiesto che il governo mostri al pubblico la lista e spieghi la ratio con cui è compilata. Il consigliere del governo Daniel Fung Wah-kin SC si è opposto alla richiesta. Ha detto che anche se il giudice ha ordinato di rivelare informazioni che riguardano la sicurezza, considererà il rifiuto di adempiere alla richiesta come “interesse pubblico”.
Tuttavia, il 4 novembre il giudice Judge Michael Hartmann del Tribunale di Primo Grado ha scitto un documento nel quale, in base all’”interesse pubblico”, il Dipartimento dell’Immigrazione deve spiegare perché a quattro praticanti del Falun Gong è stato impedito di entrare a Hong Kong e quando e quale ufficiale governativo li ha inseriti in quella lista.
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