Svizzera: Veglia a Ginevra per chiedere la fine della persecuzione

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Il 3 Aprile, dopo una parata tenutasi durante la giornata, centinaia di praticanti del Falun Gong hanno fatto una veglia di fronte l’edificio della Commissione ONU per I diritti umani per chiedere alla comunità internazionale di attenzionare la persecuzione del Falun Gong in Cina ad opera del PCC e aiutare a farla finire.

Da quando nel 1999 il PCC ha iniziato a perseguitare i praticanti del Falun Gong in Cina, ogni anno la situazione peggiora: detenzioni illegali, torture, alimentazioni forzate, lavaggi del cervello, abusi sessuali. Recentemente è stato svelato che il PCC asporta gli organi dei praticanti ancora in vita per venderli al mercato nero e poi brucia i corpi nell’inceneritore interno al campo di concentramento per eliminare le tracce. Le persone iniziano a rendersi conto che la brutalità della persecuzione va oltre ogni immaginazione.

Tra i praticanti del Falun Gong presenti a Ginevra per chiedere una investigazione sulla persecuzione, era presente un praticante di 87 anni che aveva sofferto in un paese comunista, una madre con un neonato, dei manager di successo italiani e una suora di Taiwan. La maggior parte hanno tolto del tempo allo studio e al lavoro cercando i voli meno costosi per essere presenti.

Second oil sig. Zhu, dall’Olanda, l’asportare organi da persone vive va oltre la natura umana. Sicuramente ci sono altre cose rimaste nascoste per ora, ma prima o poi tutti di atti malvagi del PCC saranno scoperti. La speranza è che attraverso i continui appelli dei praticanti del Falun Gong, sempre più persone si renderanno conto della natura del PCC, scopriranno la verità sulla persecuzione e sarà fatto un appello internazionale per far finire queste atrocità sui diritti umani.

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