La signora Li Gaizhen, 60 anni, era una praticante della Falun Dafa della città di Shijiazhuang, provincia di Hebei.
I funzionari del partito comunista cinese (PCC) l’hanno perseguitata molte volte. La polizia del commissariato della città di Xinle l’ha arrestata e picchiata, l’ hanno spogliata e le hanno buttato addosso acqua fredda, in un giorno di neve. Dopo essere stata condannata a 3 anni in un campo lavoro forzato, dove è stata torturata brutalmente, la signora Li è morta il 6 aprile 2006.
Il 29 novembre 1999, la signora Li e suo marito, Wang Qinglin, sono andati fino a Pechino per fare appello per la Dafa. La signora Li è stata arrestata e detenuta nel commissariato di polizia del distretto della città di Shijiazhuang. Il personale della stazione di polizia della zona di via Jianshe estorse 3.200 yuan (*) alla sua famiglia. Dopo 15 giorni di detenzione, la signora Li fu trasferita al suo luogo di lavoro. Il suo posto di lavoro l’ha detenuta fino al 31 dicembre 1999.
Nel pomeriggio del 1 febbraio 2000, agenti della stazione di polizia della città di Xinle irruppero nella casa di Li Gaizhen e la arrestarono. Molti ufficiali di polizia giovani e robusti, picchiarono la donna quasi 60 enne. Poi la ammanettarono ad un grande albero nel cortile della stazione di polizia in un giorno d’inverno molto freddo. La portarono al centro di detenzione solo a tarda notte. Il giorno seguente faceva ancora più freddo. Quegli ufficiali, indossavano cappotti pesanti e caldi, l’ hanno torturata nuovamente. Fecero un cumulo di neve molto alto. Poi costrinsero la signora Li a togliersi gran parte dei vestiti e fecero strisciare sopra al mucchio di neve. Anche se indossava soltanto la biancheria intima e una gonna, l’hanno ricoperta di ghiaccio e poi le hanno versato sopra acqua fredda. Dopo questa tortura, oltre dieci ufficiali, a turno, hanno picchiato la signora Li in modo crudele. L’ hanno umiliata urlandole parole volgari. La faccia della signora Li era gonfia, le sue labbra danneggiate e una gran quantità di sangue è uscita dalla sua bocca.
Dopo essere stata detenuto al centro di detenzione di Xinle per 43 giorni, Li Gaizhen è stata trasferita al Quarto squadrone del campo di lavoro di Shijiazhuang. Là è stata detenuta illegalmente per altri 3 anni. Suo marito, Wang Qinglin, morì il 16 aprile 2001, a causa delle continue molestie da parte del personali del PCC dal commissariato di polizia locale, dal comitato dei residenti e dal suo luogo di lavoro.
Dopo che Li Gaizhen venne liberata dal campo di lavoro, il personale della stazione di polizia la controllava e sorvegliava 24 ore al giorno. A volte, irrompevano nella sua casa per disturbare la sua quiete e perquisivano la casa. L’Hanno perseguitata in continuazione. La signora Li è stata costretta a firmare una dichiarazione di garanzia che non avrebbe più praticato il Falun Gong. Subì dei gravissimi traumi sia mentali che fisici. Il primo giorno del nuovo anno cinese del 2005, un vaso sanguigno del suo cervello scoppiò. Il 6 aprile 2006, la signora Li Gaizhen è morta a causa della tortura subita, delle molestie e dell'abuso fisico che aveva subito.
La polizia responsabile della persecuzione di Li Gaizhen: (codice di postale: 050000)
Dipartimento di Polizia di Shijiazhuang, Ufficio del Distretto di Changan
Telefono dell'Ufficio Principale: 86-311-6048603
Dipartimento di Politica: 86-311-6677321
Dipartimento di Sicurezza & Politico: 86-311-6212954
La stazione di polizia del distretto, sul viale Jianshe
Telefono della Stazione: 86-311-6061845
Ufficio Zhou Luqing (responsabile diretto della persecuzione del Falun Gong):
(*) GLOSSARIO
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