Nei primi giorni di maggio sono state informate le più importanti istituzioni italiane degli ultimi fatti riguardanti l'espianto e il commercio degli organi in Cina. Le manifestazioni organizzate dai praticanti della Falun Dafa hanno avuto luogo vicino all'ambasciata cinese, di fronte al Parlamento e al Governo italiano e all'uscita della famosa Università " La Sapienza" di Roma.
Da sette anni i praticanti della Falun Dafa in Cina subiscono torture atroci da parte del Partito Comunista Cinese allo scopo di costringerli all'abbandono della propria fede nei valori universali di Verità, Compassione e Tolleranza. Ultimamente è emersa una verità ancora più agghiacciante: gli stessi praticanti detenuti nei campi di concentramento cinesi vengono utilizzati per alimentare il lucroso mercato dei trapianti di organi.
Il giornale "The Epoch Times" ha raccolto importanti testimonianze che raccontano del funzionamento degli ospedali coinvolti nel commercio di organi e dell' esistenza di circa 36 campi di concentramento nei quali sono detenuti centinaia di migliaia di praticanti della Falun Dafa. Emerge da tali testimonianze che il numero dei praticanti detenuti e calato di molte migliaia in seguito all'elevata richiesta di trapianti e che le operazioni di espianto degli organi avvengono quando i soggetti sono ancora vivi mentre i corpi vengono poi cremati per eliminare le prove di questo massacro.
I praticanti della Falun Dafa, durante le attività, hanno distribuito materiale informativo, inviato pensieri retti, chiarito la verità alla gente che hanno incontrato, ed hanno letto più volte un messaggio con un megafono. L'appello lanciato dai praticanti esorta le autorità nazionali e internazionali e tutte le persone con una coscienza a fare quanto in loro potere per fermare questo scempio.
Molte persone sono rimaste senza parole di fronte a questa terribile realtà. Parecchia gente si è complimentata con i praticanti per la loro opera incoraggiandoli a non fermarsi. Una ragazzina di origine cinese sentendo il messaggio è accorsa e ha ringraziato con tutto il suo cuore i praticanti per la loro opera prendendo il materiale sia per lei che per i suoi amici cinesi.
Molti cinesi in visita a Roma sono stati avvicinati dai praticanti in diverse occasioni.Sebbene fossero inizialmente un pò titubanti ed impauriti hanno poi rotto il ghiaccio e preso sia i volantini sulle dimissioni dal PCC sia i "Nove Commentari".
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