Heilongjiang, Henan e Guangdong: Tre praticanti della Falun Dafa perseguitati a morte

La signora Yang Lihua era un insegnante, in pensione, della scuola Media della città di Dalianhe nella contea di Yilan, provincia di Heilongjiang. Una volta aveva una grave malattia di cuore reumatica. Dopo che iniziò a praticare la Falun Dafa nel settembre 1996, recuperò completamente. Da quando iniziò la persecuzione, il 20 luglio 1999, da parte del partito comunista, lei venne torturata sia fisicamente che mentalmente. Nel febbraio 2000, venne arrestata, detenuta per tre giorni e multata di 300 yuan (*) dalla borgata e dalla scuola, per aver continuare a praticare la Falun Dafa all'aperto. In seguito, l’amministrazione della scuola, dove lavorava, trattenne 200 yuan dal suo stipendio perchè praticava la Falun Dafa. Nel 2002, venne arrestata dalla polizia del distretto di Daoli perché stava distribuendo, nella città di Harbin, opuscoli che esponevano la persecuzione. La polizia provò a portarla in un centro di detenzione, ma scappò. Fu costretta a lasciare la sua casa per oltre un anno. In quel periodo la polizia ha pubblicato una mandato di arresto su di lei ed il suo reddito venne tagliato. La vita che conduceva era estremamente difficile. Nell’estate del 2003, ritornò nella sua città. L'ufficio 610 della contea, il comitato per l'istruzione della contea e la sua scuola la costrinsero a scrivere una dichiarazione di Rinuncia (*), una “dichiarazione di allontanamento dal Falun Gong," ed una "promessa di smettere di praticare il Falun Gong". Inoltre le trattennero più di 8.000 yuan dal suo stipendio di 10,000 yuan e rivendicarono che l'importo rappresentava le spese che aveva pagato la scuola per la sua salute/cura. In seguito, la polizia continuava ad andare a casa sua ed a molestarla. Venne danneggiata gravemente sia mentalmente che fisicamente, morì il 20 dicembre 2005.

La signora Tian Shunlan, di circa 50 anni, era una praticante della Falun Dafa della città di Luoyang, provincia di Henan. Dal 20 luglio 1999, i funzionari del partito comunista cinese (PCC) la molestarono in continuazione perché persisteva nella pratica della Falun Dafa. Venne detenuta tre volte e perseguitata dalla polizia locale e dall'ufficio 610. Venne tormentata sia fisicamente che mentalmente, non era più in grado di praticare il Falun Gong. Si ammalò e morì il 23 luglio 2003.

La signora Chen Guilan, di 47 anni, era una praticante della Falun Dafa di Shanliaoxu, città di Maoming, provincia di Guangdong. Prima che incominciasse a praticare il Falun Gong, aveva problemi di cuore e di cistifellea. Era difficile per lei, persino camminare. Da quando aveva iniziato a praticare il Falun Gong nel giugno del 2000, tutte le sue malattie sparirono. Il 7 dicembre 2000 andò a Pechino a fare appello per la giustizia per della Falun Dafa e venne arrestata da alcuni poliziotti della città di Maoming. Venne detenuta nel centro di detenzione nella città di Maoming e perseguitata per cinque mesi. Dopo il suo rilascio, le autorità continuarono a molestarla e minacciarla. In particolare, il 23 novembre 2004, dal capo dell’ufficio 610, signor Wang Ri, della città di Poxin del distretto di Maogang, da Wen Yonghui, capo della stazione di polizia locale e da Wang Mu, ufficiale di pubblica sicurezza, frugarono frequentemente nella sua casa e la minacciarono. Sotto la persecuzione del malvagio partito, era impaurita e così non studiò più i libri del Falun Gong o nemmeno praticò gli esercizi; la sua salute deteriorò velocemente. Morì il 13 marzo 2006.

Numeri di telefono:
Wang Ri, capo dell'ufficio 610 della città di Poxin: 0668-2650100 (ufficio)
Wen Yonghui, capo della stazione di polizia della città di Poxin: 13809786095 (mobile)
Stazione di Polizia della Città di Poxin: 0668-2650310
Il direttore dell'ufficio di sicurezza nazionale del distretto di Maogang: 13500070211 (mobile)
Liang Guansheng, polizia del distretto di Maogang: 13929775443 (mobile)

(*) GLOSSARIO