Il praticante della Falun Dafa, signor Zhou Yongliang di 51 anni, viveva nella città di Jiamusi, provincia di Heilongjiang. Il 28 aprile 2002, è stato arrestato a casa sua dai poliziotti del commissariato di Songjiang, e condannato a due anni di lavoro forzato. È stato torturato con il fuoco ed è stato privato del sonno nel campo di lavoro di Xigemu nella città di Jiamusi. Quando, il 28 aprile 2004, è stato liberato, era molto pallido, le sue gambe erano intorpidite, sentivano un freddo gelido, ed aveva difficoltà respiratorie. La polizia della stazione di Songjiang andò due volte a casa sua ad intimorirlo. Lo minacciarono e gli chiesero anche se praticava ancora la Falun Dafa. La sua salute si aggravò e divenne sempre più debole, è morto il 6 gennaio 2006.
Qui sotto, trovate alcune testimonianze riguardanti le torture subite dal signor Zhou Yongliang nel campo di lavoro di Jiamusi.
Nel novembre del 2002, nel campo si tenne una sessione di lavaggio del cervello. La guardia Guo Gang ordinò al prigioniero Du Hongjun (maschio, impiegato della fabbrica cinese di medicina naturale della città di Jiamusi) ed al prigioniero Wang Hongwei (maschio) di costringere il sig. Zhou Yongliang a sedersi sul bordo di uno sgabello di plastica rigida. Quando il sig. Zhou si rifiutò, Wang Hongwei e Du Hongjun picchiarono e diedero calci al sig. Zhou, e non gli permisero di usare il bagno.
Nel giugno del 2003, la guardia Ge Hongbo (maschio) indossò dei guantoni da box e usò il signor Zhou Yongliang come sacco da pugilato.
Una volta il signor Zhou Yongliang fu costretto a seguire una sessione di lavaggio del cervello mentre entrambe le mani erano ammanettate alle gambe del letto e fu costretto a sedersi sul bordo di uno sgabello di plastica rigida; gli fu permesso soltanto di dormire per 2-3 ore al giorno. Il sig. Zhou è stato torturato in questa maniera per parecchi giorni fino a che non è morto. Il medico del campo chiese per quanto tempo, al giorno, era stato obbligato a stare seduto sullo sgabello e la guardia Guo Gang mentì e disse, "non tanto."
Mentre era costretto a stare seduto sullo sgabello della tortura, il prigioniero Cheng Yu (maschio, impiegato del magazzino del grano di Tangyuan) bruciò il volto del sig. Zhou con un accendino per le sigarette. Prima fece scaldare la fiamma e poi quando divenne molto calda la premette contro la faccia del signor Zhou, causando la formazione di molteplici cicatrici. Inoltre diede delle scosse elettriche al signor Zhou e gli mise delle mollette di metallo al naso e sulle orecchie. Inoltre tirò i baffi del signor Zhou verso l'esterno pelo dopo pelo, causandogli un dolore atroce.
Le guardie He Qiang, Wang Xin, Yu Wenbin, Hong Wei, Liu Hongguang e Guo Gang torturarono in modo disumano i praticanti della Falun Dafa. Principalmente usarono la tortura dell’ "appeso all’in sù (*) con le mani ammanettate dietro la schiena, appendendo la persona in modo che non potesse toccare per terra con i piedi, versandogli addosso acqua fredda, mettendo sul letto delle persone morte, picchiandolo con bastoni elettrici, ficcandogli chiodi nella carne, privandolo del sonno, facendolo sedere su piccoli sgabelli appuntiti per lungo tempo, picchiandolo e facendogli fare dei lavori pesanti in più.
Abbiamo saputo che più di dieci praticanti della Falun Dafa sono stati torturati a morte nel campo di lavoro di Jiamusi. Sono la signora Tang Hong, la signora Fang Cuifang, la signora Yin Ling, la signora Wu Lingxia, la signora Zhao Fulan, la signora Men Xiaohua, la signora Wang Shujun, la signora Wang Dongxia, il signor Zhao Changming, il signor Wu Chunlong, il signor Zhou Yongliang ed il signor Bi Jiaxin.
(*) GLOSSARIO
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