Heilongjiang :Violenza e lavaggio del cervello nel campo di lavoro di Shuanghe nella città di Qiqihar

[nota: Quella che segue è una versione ridotta di un articolo più lungo e più dettagliato che è stato pubblicato sul sito Minghui.org (versione cinese di Clearwisdom.net).]

Nel tentativo di nascondere la persecuzione nei confronti dei praticanti della Falun Dafa, le autorità del campo di lavoro di Shuanghe nella città di Qiqihar, provincia di Heilongjiang hanno cambiato il nome del campo di lavoro in scuola di Mangxin del distretto di Jian ed anche in sede per la “riforma” della provincia di Heilongjiang.

Torturano i praticanti, quelli determinati, per portarli a lasciare il loro credo. Cominciano con dei collaboratori (*) ad attaccare i praticanti più risoluti e tormentano le loro menti con teorie contro la Dafa. Poi, rinchiudono i praticanti in isolamento e li fanno sorvegliare da detenuti criminali. Legano i praticanti a sedie di metallo, li picchiano con bastoni elettrici, li sottopongono ad alimentazione forzata e proibiscono loro di riceve visite da famigliari o comunicare a mezzo lettera. La praticante Wu Xiuru è stata torturata dalle guardie Wang Yan e Zhang Zhijie e questo le ha causato una paralisi, durata 18 mesi. Era sul baratro della morte nell’agosto del 2003, quando la guardia Zhang Zhijie l’ha mandata a casa.

Hanno iniziato il programma forzato di “riforma" (*) nel 2004 ed hanno usato ogni sorta di brutale metodo.

La praticante Wang Guofang della città di Daqing è stata picchiata a morte perché ha rifiutato di "riformarsi". La praticante Li Shunying della città di Qiqihar è stata costretta a stare seduta su una sedia di metallo per sette giorni e sette notti. Tutto il suo corpo era gonfio e non poteva camminare. Il praticante Yang Pingan della borgata di Feng era in sovrappeso, così le guardie l’hanno torturato costringendolo a stare accovacciato contro il muro per lungo tempo, fino a che non ha perso conoscenza.

(*) GLOSSARIO