Russia: I praticanti russi della Falun Dafa protestano contro le atrocitá del PCC di fronte al consolato cinese di St. Petersburg

Il 30 giugno 2006, i praticanti russi del Falun Gong hanno tenuto delle attivitá davanti al consolato cinese di St. Petersburg per protestare contro la brutale persecuzione del PCC nei confronti del Falun Gong.

Per molti anni le proteste fatte dai praticanti davanti al consolato cinese di St. Petersburg non sono state ratificate dal governo russo. Il governo ha ostacolato le attivitá di protesta con la scusa di eseguire ordini dall’alto. Nonostante tutto i praticanti hanno deciso di protestare contro la persecuzione il 30 giugno, mentre altri praticanti facevano la stessa cosa davanti l’ambasciata cinese a Mosca.

Nei tre giorni precedenti l’attivitá i praticanti del Falun Gong hanno parlato con tutti i dipartimenti governativi e i posti di polizia di St. Petersburg, ma nessuno di loro ha dato l’autorizzazione a causa della pressione da parte del PCC diabolico. Comunque tutti hanno ascoltato con attenzione perché a conoscenza della rettitudine dei praticanti e hanno chiesto materiali informativi.

Il 30 giugno, prima che i praticanti del Falun Gong arrivassero al consolato cinese molta polizia era giá davanti. I praticanti hanno detto loro la veritá. Un poliziotto che conosceva la veritá ha detto “Potete mostrare i vostri cartelloni, noi non vi fermeremo” Un giornalista di Radio Moscow ha intervistato I praticanti e ha mandato in onda l’intervista la notte stessa. Durante la protesta i funzionari cinesi sono usciti e hanno fatto foto e video dei praticanti. Hanno fatto pressioni sul governo russo. Il telefono di un poliziotto ha squillato tutto il tempo e si vedeva nei visi dei poliziotti la pressione dei superiori. Alla fine un alto colonnello della polizia si é avvicinato per chiedere di interrompere la protesta altrimenti lui sarebbe stato licenziato.

Poi la polizia ha chiesto alla organizzatrice della protesta di scrivere una dichiarazione. Lei ha sottolineato che era stato illegale da parte della polizia di fermare la protesta.