Ho scritto poesie da quando avevo undici anni. La poesia è una forma d’arte, un modo per esprimere se stessi, come la pittura o la musica. Ad un certo punto ho compreso non si tratta solo di prendere la penna e scrivere dei versi. Ciò che veramente conta è sperimentare la poesia… essere capaci di sperimentare la vita in un modo poetico. “E che cosa vuol dire?” qualcuno mi ha chiesto. Ho risposto, “Immagina di guardare il cielo con una luna d’agosto a Gaudos (un’isola greca disabitata) e le stelle cadenti e un tramonto. Come ti senti? Immagina di avere questa sensazione in ogni momento della vita di tutti i giorni. Questo è ciò che io chiamo poetico. Naturalmente c’è più di questo.”
Ero giovane quando ho compreso che per creare vera poesia, una poesia che tocchi veramente il cuore e che dica qualcosa, dovevo diventare io stesso una persona vera, comprendere il mondo attorno a me, toccare la natura dell’universo. È stato allora che è iniziato il mio viaggio spirituale, attraverso libri, film, viaggi, discussioni filosofiche e qualche poesia. Assorbivo conoscenza, consumavo arte e ero assetato di molto di più. Ma la mia sete non era mai appagata, perché c’era sempre qualcosa di nuovo da imparare, un altro posto da visitare e nuove esperienze da fare, e così la mia anima non poteva mai essere soddisfatta. Mancava sempre qualcosa e nel profondo del mio cuore ero triste.
L’ultimo anno prima di ottenere la Fa è stato un anno spirituale. Il passo che ho deciso di compiere è stato qualcosa che nessuno si aspettava. I miei genitori non ne comprendevano il significato e i miei amici mi hanno detto che loro non l’avrebbero fatto. Ho deciso di lasciare Atene e di andare in Germania per un master in tedesco (senza conoscere veramente la lingua) in un campo in cui non avevo alcuna preparazione di base (protezione ambientale), quasi senza soldi, senza avere un posto dove stare e senza conoscere nessuno. Nonostante le difficoltà, qualcosa dentro di me mi diceva, “Dovrei andare”. E anche se la mia sensibilità verso l’ambiente e il mio bisogno di fare qualcosa per aiutare la situazione ambientale mi motivavano a compiere questo passo, la vera ragione per cui dovevo andare in Germania, credo ora, era quella di ottenere la Fa. Così sono andato. Mi sono detto, starò là solo per sei mesi come prova e poi tornerò indietro. Tuttavia tutto è andato liscio. Ho trovato un lavoro, ho trovato un posto dove stare che costava poco e ho terminato con successo il primo semestre. Così sono rimasto e un anno dopo ho ottenuto la Fa.
Non sapevo nulla della Falun Dafa. Nessuno me ne aveva mai parlato. Non sapevo nulla neppure della persecuzione in Cina. Tuttavia improvvisamente mi sono ritrovato a praticare. È stato a Parigi, nei pressi della Torre Eiffel, l’agosto scorso che ho visto questi poster che mostravano persone piene di ferite e bruciature. C’erano anche dei praticanti che facevano gli esercizi. Qualcosa ha toccato il mio cuore. Dovevo saperne di più. Così mi sono avvicinato a qualcuno che stava distribuendo volantini e gli ho chiesto. Mi ha spiegato della Falun Dafa. “E cosa mi dici di quei poster con quelle persone torturate?” ho chiesto. Mi ha spiegato della persecuzione in Cina. Ho chiesto chi potevo contattare a Stoccarda, dove allora vivevo, e due settimane dopo avevo già iniziato la pratica.
Il modo in cui sono entrato in contatto con la Falun Dafa ha rafforzato la mia convinzione che ho sempre avuto che nulla nelle nostre vite accade accidentalmente. Ogni cosa accade per una ragione. Solo quando non siamo in grado di vedere la vera ragione dietro a qualcosa che diciamo che è accidentale. La vita stessa (o qualcosa dietro ad essa) mi ha portato, passo dopo passo, in qualche posto e, dal momento che mia aveva portato alla Falun Dafa, sapevo che era buono. Non appena ho iniziato la pratica, le persone mi hanno detto che sembravo più calmo. Un amico che non mi vedeva da un po’ di tempo ha detto che il mio volto ora riflette più pace e compassione. Non ne conosceva la ragione. Lentamente mi sono liberato di molte cose cattive nella mia mente e nel mio animo, come i pensieri negativi, la rabbia e la paura. La mia vita ha cessato di essere una gara continua. Sono diventato più capace di vivere nel presente, nell’ora. Ora so che ciò che chiamiamo qualità della vita non riguarda l’avere una bella macchina o un sacco di soldi. Ma è questione di avere la pace mentale. Ora so che ciò che chiamiamo sviluppo spirituale non riguarda l’accumulare conoscenze. Ma riguarda il nostro sforzo continuo di diventare brave persone.
So anche che ho una lunga strada da percorrere, e che sono solo all’inizio. Ma è così meraviglioso, all’età di 29 anni, aver trovato le risposte a così tante domande che ho sempre avuto, e sapere che sono su un sentiero che mi sta portando in un posto meraviglioso, e so che sta a me riuscire ad arrivarci o meno. Suggerisco a tutti noi di lasciarci alle spalle la poesia umana e di dedicarci alla poesia dell’universo.
Versione inglese: http://www.clearwisdom.net/emh/articles/2005/8/28/64351.html
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