Yan Junping viveva nel paese di Qiongzhou della Contea di Shu durante la Dinastia Xihan della Cina antica (206 a.C.-8 d.D.). Durante la sua vita prese con molta leggerezza la fama e l’interesse personale e non volle essere un ufficiale governativo. Originariamente viveva come indovino nella città di Chengdu, dove insegnava alle persone a comportarsi con lealtà, pietà filiale, verità e amichevolezza. Ogni giorno, dopo aver guadagnato il denaro necessario per condurre una vita semplice, chiudeva la porta e si rifiutava di ricevere altri visitatori. Poi gli piaceva scrivere libri e insegnava il Tao Te Ching) alla scuola presso casa sua.
Dal momento che Yan Junping aveva alti standard morali e non frequentava persone di basso livello morale, si guadagnò il rispetto della gente e divenne sempre più famoso. A quel tempo Mu Liqiang da Yizhou, il generale Wang Feng e altri sapevano bene che Yan Junping era una persona di grande saggezza e virtù. Tutti volevano essere suoi amici e gli proposero di essere parte del governo. Tuttavia Yan rifiutò sempre.
Un ricco signore della città di Yan di nome Luo Chong gli chiese, “Perché non hai accettato di essere parte del governo?” Yan rispose, “Non sono abbastanza capace.” Luo pensò che probabilmente Yan non aveva solo abbastanza soldi. Allora preparò un vagone carico di grano e vestiti per sostenere Yan in modo che potesse far parte del governo. Yan disse, “Questo è un ulteriore fardello per me. Non sono a corto di soldi. In più ora ho dei soldi in più e tu sei uno che è veramente a corto di denaro. Come posso permettere che una persona a corto di denaro aiuti una persona che ne ha troppo?” Lui rispose, “Ho una tonnellata d’oro e tu non hai neppure un cesto di cose di valore. Come puoi dire di avere fin troppo denaro? Non è ridicolo?”
Yan rispose, “Non è proprio così. Quando sono stato a casa tua, quando tutti andavano a dormire, tu avevi ancora molte cose da fare. Eri occupato giorno e notte ed eri sempre ansioso e inquieto. Non eri mai soddisfatto di ciò che avevi. Ora, io vivo come indovino. Ogni giorno risparmio dei soldi in più, sui quali si posa la polvere e che non so come spendere. Non è vero dunque che io ho dei soldi d’avanzo mentre tu non ne hai abbastanza?” Dopo aver sentito queste parole, Luo provò vergogna. Yan disse a Luo, “Darmi dei soldi o delle cose equivale a erodere il mio spirito, e rendermi famoso equivale a uccidermi. Questa è la ragione per cui non prendo parte al governo.”
Yan Junping non abbassò mai i suoi standard per il denaro, il profitto o la fama. Era sempre soddisfatto di ciò che aveva ed era molto felice. A quel tempo, le persone lo rispettavano molto. In sua memoria le persone chiamarono la strada in cui viveva “Via Junping”.
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