A causa dei suoi principi “Verità-Compassione-Tolleranza” e dato che spiegava i fatti sul Falun Gong alle persone, la signora Zhao Wenlan, di anni 68, originaria della regione di Zhangbei, nella Provincia di Hebei, è stata arrestata e detenuta in molte occasioni negli ultimi sette anni. E stata condannata a 10 anni di prigione nel 2004 ed è attualmente detenuta nella Prigione Femminile di Shijiazhuang.
Il 20 Luglio 1999, Zhao Wenlan si recò a Pechino per fare appello per il Falun Gong quando Jiang Zemin e il Partito Comunista Cinese (PCC) iniziò la persecuzione dei praticanti del Falun Gong. Comunque, fu fermata a metà strada e deportata nel centro di detenzione nella sua città natale dalla locale polizia. Il centro di detenzione le estorsero 260 yuan (*).
Il 31 Ottobre dello stesso anno, la locale polizia la arrestò ancora senza fornire alcuna ragione. La loro casa fu perquisita e alcune sue proprietà oltre che ai libri della Dafa., furono portati via. A Zhao Wenlan fu permesso di tornare a casa il 3 Febbraio 2000 mentre attendeva l’esito del processo. Due giorni dopo, Li Shanghong del Dipartimento Politico e di Sicurezza e il suo staff andarono a casa sua per molestarla. Per evitare ulteriori molestie, lasciò casa andò a casa di sua sorella. Il 18 Febbraio, andò ancora a Pechino per chiedere giustizia per il Falun Gong e fu arrestata dalla locale polizia. Fu portata indietro dalla locale polizia il giorno dopo e detenuta nel centro di detenzione. La stessa notte, la polizia locale estorse 2.000 dalla sua famiglia., affermando che servivano per coprire le spese per riportarla.
Nel centro di detenzione erano detenuti altri quattro praticanti della Regione di Zhangbei che avevano seguito Zhao Wenlan a Pechino, Li Shanghong, Capo del Dipartimento Politico e di Sicurezza, accusò la signora Zhao di istigare il gruppo a fare appello. Lui la offese e la picchiò, con un pugno le fece cadere un dente. Era inverno. Li Shanghong costrinse Zhao Wenlan ad inginocchiarsi sul freddo cemento colpendola con scosse elettriche provenienti da bastoni elettrici per oltre un ora. La sua faccia e la sua bocca erano ustionate dalle scosse elettriche. Pus usciva dalle sue ferite, e la sua bocca era gonfia, impedendole di mangiare. Zhao Wenlan fu torturare con il metodo delle manette dietro la schiena per nove giorni.
Nel metodo delle manette dietro la schiena, le spalle della vittima sono duramente stirate in giù dalle manette dietro la schiena. Dopo un po’ le manette incidono la carne e le mani diventano violacee. E molto doloroso, e la vittima non può espletare le proprie funzioni corporee e non può neanche dormire. Mentre Zhao Wenlan era ammanettata , fu costretta a seguire l’addestramento militare, e il suo pasto giornaliero consisteva in una focaccia di farina d’avena. Per protestare la detenzione prolungata, Zhao Wenlan iniziò uno sciopero della fame e fu mandata nell’ospedale regionale dal sostituto direttore della locale stazione di polizia, Guo Shili e dal suo staff la alimentarono forzatamente. Il tubo di gomma per alimentazione forzata non le fu rimosso. Invece, rimase nel suo naso per essere usato il giorno dopo mentre lei era ancora ammanettata. Il dolore fu inconcepibile.
Il 29 Aprile 2000, il Comitato Organizzato per la “Rieducazione” attraverso il Lavoro Forzato della città di Zhangjiakou la condannò illegalmente a due anni di detenzione nel Campo di Lavoro Forzato. Nell’Ottobre dello stesso anno, le fu permesso di tornare a casa in attesa dell’esito del processo. Per lasciarla andare a casa Li Dianxian, precedente Segretario di Partito per la Politica e la Legge, l’Ufficio 610 della regione, e la locale polizia assieme le estorsero 7.000 yuan, tuttavia la sua famiglia riuscì a fornire 1.000 yuan. La sua famiglia pagò la somma di denaro ma non ricevettero alcuna fattura. Dopo che Zhao Wenlan arrivò a casa, Li Shanghong del Dipartimento per la Politica e la Sicurezza e il suo staff di persone del Comitato di Quartiere controllò la signora Zhao molestandola continuamente.
Zhao Wenlan in seguito lavorò come rappresentante, vendendo ogni giorno prodotti per guadagnarsi da vivere. Nel Luglio del 2002 fu denunciata alla polizia da Geng Rui mentre spigava i fatti sul Falun Gong a i suoi clienti. Li Shanghong e il suo staff la arrestarono mandandola alla stazione di Polizia. Zhao Wenlan iniziò uno sciopero per protestare contro la persecuzione ma fu alimentata forzatamente per 11 o 12 giorni da Guo Shilin, precedente sostituto direttore della stazione di Polizia, Fan Yangbin, direttore del centro di Detenzione, e alcuni altri poliziotti armati. Zhao Wenlan soffrì di pressione alta e presentò alcuni sintomi di disturbi cardiaci. Era in fin di vita. La polizia aveva paura di essere responsabile per la sua morte, così dissero alla sua famiglia di riportarla. Questa volta è stata detenuta per 40 giorni.
Dopo essere tornata a casa, Zhao Wenlan e la sua famiglia furono molestate spesso. Il 12 Agosto dello stesso anno, Jiang Chuan e Yuan Ping del Tribunale della Regione di Zhangbei andarono a casa per portarle una copia di un documento legale che la informava del istituzione del processo illegale e della possibile sentenza.
Il 13 Agosto Li Shanghong, Sun Baolin, Liu Yanhui e altri del Dipartimento per la Sicurezza e la Politica andarono a casa di zhao Wenlan per molestarla di nuovo. Dovette lasciare casa un’altra volta durante il Festival della Luna del 2002. Da allora vive a Dongyaozi, un area suburbana della Città di Zhangjiakou. Il 19 Maggio del 2003 i poliziotti arrestarono Zhao Wenlan e la detennero presso la Stazione del Distretto di Polizia di Qiaodong nella Città di Zhangjiakou, affermando che stavano controllando le carte d’identità nella zona. Wang Chunli, il direttore della Stazione di Polizia estorse a lei 500 yuan, un libretto bancario con 1.170 yuan, e i suoi vestiti e mobili. Egli non tornò più da lei.
Più tardi, Zhao Wenlan fu trasferita nel Centro di Detenzione di Zhangjiakou. Per paura di essere responsabile per la sua morte, la polizia le permise di andare a casa in attesa del verdetto del processo che ebbe luogo il 19 Luglio del 2003. Dissero alla sua famiglia di riportarla a casa.
Lo staff del Tribunale del Popolo della Città di Zhangjiankou, della Stazione di Polizia della Regione di Zhangbei e la corte locale andarono a casa di Zhao Wenlan per molestarla molte volte dopo che lei ritornò a casa. Più tardi, noleggiarono un taxi per arrestarla di nuovo Il 12 Agosto, rifiutarono di lasciarla andare a casa un’ altra volta continuando a detenerla nel Centro di Detenzione della Città di Zhangjiakou.
Il suo stato di salute era molto cattivo, Zhao Wenlan apparve in tribunale con l’aiuto di altre persone. Fu condannata a 10 anni di prigione del Tribunale del Popolo della Città di Zhangjiakou il 15 Marzo 2004. Più tardi fu mandata alla Prigione di Mancheng nella città di Baoding, nella Provincia di Hebei. La prigione si rifiutò di accettarla dato che era troppo anziana e la sua salute era molto scarsa. Comunque la Polizia di Zhangjiakou costrinse la prigione ad accettarla. Loro crearono delle cosiddette “evidenze” per aggravare la persecuzione contro Zhao Wenlan nella Prigione di Macheng nella città di Baoding.
Nei primi mesi del 2006 Zhao Wenlan fu trasferita nella Prigione Femminile di Shijiazhuang. Non veniva rispettata alcuna libertà personale e i prigionieri erano costretti a lavorare duramente ogni giorno, confezionando bastoncini cinesi, bottoni, e magliette. Il corpo di Zhao Wenlan fu torturato al punto che ora è molto debole e soffre di alta pressione. In seguito, alle richieste della famiglia, la prigione smise di costringerla a lavorare. Comunque continuarono ad alimentarla forzatamente con medicine sconosciute. Le visite della famiglia erano controllate dalla Polizia.
(*) GLOSSARIO
Versione Cinese: http://www.minghui.org/mh/articles/2006/12/26/145480.html
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Here is the article in English language:
http://en.clearharmony.net/articles/a37388-article.html
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