(Faluninfo.net) - I familiari di Cao Aihua recentemente deceduta in conseguenza a torture stanno cercando disperatamente giustizia. Secondo una fonte della Falun Dafa Info Center il corpo (con evidenti segni di tortura) è da tre mesi conservato in una cella frigorifera affittata presso un’agenzia di pompe funebri nel Nord-Ovest della Cina. Cao è morta appena due settimane dopo essere stata imprigionata nel Campo di Lavoro femminile del Xinjiang Army Corps, il decesso risale al 13 Novembre 2006. Le autorità della Cina Comunista generalmente cremano i corpi delle vittime di tortura in modo da distruggere le prove.
Cao era nata nella città di Aksu nella Regione Autonoma dello Xinjiang Uyghur. Secondo fonti a lei vicine in Cina, era stata arrestata tre volte prima di perdere la vita. Due volte era stata arrestata a Pechino, mentre cercava di fare appello alle autorità contro la soppressione del Falun Gong; la terza ed ultima nell’estate del 2006, dopo che scrisse alcune note riguardanti la politica monetaria cinese, dove suggeriva alle persone di dare le dimissioni dal PCC. In tutte e tre le situazioni le sue azioni l’avevano portata, con sentenze extragiudiziali all’internamento in Campi di Lavoro. Durante il terzo periodo di internamento Cao fu tenuta invece in custodia della polizia delle città di Aksu e Allar e in ultimo presso Il Campo di lavoro femminile del Xinjiang Army Corps, di stanza a Wujiaqu (vicino a Urumqi). Sempre le fonti vicine a Cao riportano che complessivamente la polizia è riuscita ad estorcere alla famiglia e ai suoi parenti circa 300.000 yuan (circa USD $39.000)
Gli sforzi dei familiari si sono concentrati sulla ricerca dei responsabili dell’assassinio di Cao, incontrando la resistenza e l’ostracismo di tutti i livelli della burocrazia. La famiglia ha ripetutamente fatto appello al Congresso municipale della città di Wujiaqu, alla Procura competente, al Comitato Politico e giudiziario del CCP, all’Ufficio del Campo di Lavoro come pure all’ufficio della prigione. Alla famiglia fu detto dal Direttore della Procura di Wujiaqu, il cui cognome è Song, così come dal capo del Partito all’interno del Campo di lavoro femminile che i risultati delle investigazioni non avevano niente a che vedere con la famiglia, e non potevano essere rilasciati ad individui privati. Finora, nessuno, coinvolto nell’assassinio di Cao, è stato individuato, riporta la fonte.
Il Centro di Informazioni si associa alla famiglia di Cao Aihua nel richiedere giustizia per la sua morte causata dalle autorità della Cina Comunista, e sta cercando l'aiuto di primarie istituzioni internazionali e di indagine.
Il caso di "Cao parla direttamente delle prove insopportabili che innumerevoli famiglie devono superare quando cercano la giustizia dallo stato Comunista per la detenzione, la tortura o l’assassinio di un parente che pratica il Falun Gong", ha detto giovedì il portavoce del Falun Dafa Info Centre, Levi Browde, che ha aggiunto: "È lo stato Comunista, dopo tutto che ordinò di ‘estirpare’ ” il Falun Gong, e spesso ricompensa quelli che adottano questi mezzi brutali.
Questo è precisamente il motivo per cui la pressione internazionale è così vitale - è spesso l'unico fattore che produrrà risultati per le famiglie come quella di Cao."
Versione inglese: http://www.faluninfo.net/displayAnArticle.asp?ID=9476
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