Italia: Sono trascorsi 8 anni dal raduno pacifico del 25 aprile 1999 di Pechino

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I cinesi diretti all’Ufficio Visti del Consolato Cinese si fermano a leggere i cartelloni ed a parlare con i praticanti

Il 25 aprile in Italia è una giornata festiva; nonostante questo l’ufficio visti del Consolato Cinese era regolarmente aperto al pubblico.

I praticanti del Falun Gong si sono riuniti di fronte al Consolato Cinese di Milano per ricordare il raduno pacifico di 10.000 praticanti tenutosi il 25 aprile 1999. Tutti i giorni di apertura dell’ufficio visti, un piccolo presidio di praticanti da molti anni è sul posto per mostrare a tutti, con il loro comportamento, la dignità della Dafa e quanto sia assurda la sua persecuzione.
Il 25 Aprile è un giorno speciale, per questo i praticanti erano più numerosi del solito.

Il 25 aprile 1999 ebbe luogo una grande manifestazione nei pressi del Quartiere di Zhongnanhai a Pechino. Tra i 10 e i 15.000 praticanti del Falun Gong si riunirono in modo pacifico davanti alla sede del governo centrale. Per una periodo di 13 ore, senza manifesti né slogans, andarono a chiedere il rilascio dei praticanti arrestati illegalmente a Tianjin. Erano andati a presentare un appello, come la costituzione cinese autorizza, alla sede del governo. Una delegazione venne ricevuta dall’allora Primo Ministro Zhu Rongzhi il quale disapprovò l'operato della polizia a Tianjin e diede ampie garanzie ai delegati. La manifestazione si scioglie e tutti tornano alle loro abitazioni.

Jiang Zemin ritenne che questo avvenimento dimostrava la capacità di mobilitazione del Falun Gong e la volontà di sfidare il potere. Questa manifestazione segnò una svolta e di fatto rappresentò l’inizio della persecuzione del Falun Gong che partì tre mesi più tardi.

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