Zhang Anshi (ca. 62 a.C.), chiamato anche Ziru, fu ministro della Dinastia Han Occidentale (202 a.C. – 8 d.C.) Svolgeva il suo lavoro con dedizione e si comportava sempre in modo retto e cortese.
Quando era giovane, Zhang svolse l’incarico di ufficiale di basso rango. In seguito, proprio grazie al suo carattere retto, il grande generale Huo Guang gli affidò importanti responsabilità e lo nominò generale di una divisione di bighe. Era prudente, fidato e industrioso. Dopo la morte di Huo Guang, vari ministri della corte presentarono un memoriale, raccomandando Zhang come consigliere e anche l’imperatore volle affidare a lui e a suo figlio importanti responsabilità.
È del tutto possibile che Zhang fosse consapevole dell’avvertimento taoista che recita, “Sapendo quando è abbastanza non si cade in disgrazia; sapendo quando fermarsi, non si corrono pericoli allora si può continuare.” Sapeva che se avesse assecondato i suoi desideri e la sua brama, presto o tardi sarebbe caduto in disgrazia. Così quando l’imperatore volle promuoverlo e investirlo di una carica nobiliare, ebbe paura di accettare e chiese di vedere l’imperatore. Disse all’imperatore di non essere qualificato per una posizione tanto importante e supplicava l’imperatore di risparmiagli la vita. L’imperatore rise e disse, “Sei così modesto. Se tu non puoi fare questo lavoro, chi altro può farlo?” Zhang rifiutò ancora con determinazione, ma l’imperatore non accettò. Parecchi giorni dopo, Zhang fu nominato generale dei carri trainati da cavalli e capo del dipartimento incaricato delle commemorazioni ufficiali. In seguito la sua posizione fu modificata in generale di difesa.
Zhang vestiva sempre abiti di seta spessa (il nero era segno di umiltà) cuciti da sua moglie. Non era a suo agio vedendo che sia lui che suo figlio prestavano servizio come alti ufficiali della corte e chiese all’imperatore di trasferire suo figlio fuori dalla capitale.
Una persona lo ringraziò per averlo raccomandato come ufficiale presso la corte imperiale. Zhang sentì un grande rammarico, perché pensò che la sua raccomandazione era semplicemente basata sulle qualifiche di quella persona, e quindi non c’era alcun bisogno che quella persona lo ringraziasse. Per questo non volle più avere a che fare con quella persona da quel giorno in poi.
Un ufficiale andò a trovare Zhang. L’ufficiale gli disse che i suoi meriti non erano stati ricompensati in modo puntuale. Zhang disse, “Quando hai molti meriti, il tuo superiore lo sa di certo. Sei un ufficiale, come puoi vantarti in questo modo?” Così rifiutò la richiesta di promozione avanzata da quell’ufficiale. Poco tempo dopo l’ufficiale fu promosso e trasferito. Zhang era fatto così, sfuggiva la fama e si teneva a distanza dal potere. Separava le faccende pubbliche da quelle private e non era incline a fare conoscere agli altri la sua gentilezza.
La sua magnanimità si manifestò anche nella sua capacità di perdonare gli errori degli altri. Durante il suo incarico come consigliere, un ufficiale ebbro urinò nella corte imperiale. Il responsabile della corte lo riferì a Zhang, pensando di seguire la legge e di punire l’ufficiale coinvolto. Ma Zhang disse, “Come sai che non ha semplicemente versato ciò che stava bevendo?”
Anche se ricoprì incarichi alti e potenti, Zhang fu famoso per la sua prudenza e per la sua meticolosità. Non tralasciava nulla. Fu sempre cortese e umile. L’imperatore aveva fiducia in lui e lo rispettava. Suo figli e suo nipote ereditarono le sue qualità e al sua modestia e anche a loro furono affidate importanti responsabilità alla corte reale.
Versione inglese: http://www.clearwisdom.net/emh/articles/2007/6/1/86318.html
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