Cultura Tradizionale: Insegnamenti per Istruire i Bambini (Parte II)

Insegnamenti per Istruire i Bambini (Xun Meng Wen) era uno dei testi classici cinesi per l’educazione dei bambini sull’osservanza dell’etichetta e per le regole e la coltivazione della benevolenza nella società. È stato scritto originariamente da un intellettuale di nome Li Yuxin (1662-1722) durante il regno dell’Imperatore Kang Xi’s (1654-1722) della dinastia Qing (1636-1912). Questo testo è poi stato stampato da Jia Cunren della dinastia Qing, che ne ha cambiato il titolo in Regole per gli Studenti. Costruito in versi composti da tre caratteri, comprende tre parti che descrivono tali regole in dettaglio secondo aspetti differenti. Questo è il secondo testo più autorevole in materia di educazione dei bambini (il primo è Tre Caratteri Classici), ed esso insegna la pietà filiale, il rispetto, la prudenza, l’onestà, la sopportazione, la tolleranza, ecc.

(continua dalla Parte I)

Ogni volta che parli
metti l’onestà al primo posto.
Inganni e bugie
non sono accettate.
Dire di meno
è meglio che dire di più.
Assicurati di essere sincero
evita fronzoli e astuzie.
Espressioni elaborate e non sincere
e parole sporche
sono ipocrite, e
da tenere sotto controllo.
Non parlare con leggerezza di cose
che non hai visto.
Non parlare di ciò
che non conosci nel dettaglio.

Pensa subito a migliorare la moralità
se incontri la gentilezza.
Persino chi è rimasto indietro
dovrebbe gradualmente stare al passo.
Guarda subito dentro di te,
dopo aver assistito a un comportamento demoniaco.
Correggi in lui problemi simili,
e avvertilo se non ne ha.
Non essere triste
se ciò che appartiene a qualcuno
non è così buono come ciò che è di altri.

Se qualcuno si arrabbia quando è criticato
ed è felice quando viene lodato,
gli amici dannosi arriveranno
e quelli benefici se ne andranno.
Se qualcuno evita le lodi
ed è contento quando viene criticato
gradualmente avrà vicino a sé persone rette e oneste.
Un errore non intenzionale
è chiamato errore.
Uno intenzionale
è chiamato cattiveria.

Se qualcuno può correggere i suoi errori
farà pochi sbagli, se non nessuno.
Se qualcuno cerca di nascondere i suoi errori
avrà già sbagliato.