Atene, 9 agosto 2007 - Sotto la presidenza di Kosta Tsolis, la Coalizione per Indagine sulla persecuzione del Falun Gong in Cina (CIPFG) ha tenuto una conferenza stampa internazionale all'hotel King George II di Atene, per denunciare la violazione permanente dei diritti dell'uomo in Cina e per ricordare che "I Giochi Olimpici ed i Crimini contro l'umanità non possono coesistere in Cina". Questa conferenza stampa si è tenuta come preambolo della partenza della Staffetta Mondiale della Torcia dei Diritti Umani, che attraverserà i cinque continenti in parallelo alla torcia olimpica.
Cinque relatori si sono succeduti al Forum: Charles Graves, svizzero, dottore in teologia e segretario generale di Interfaith International, Martins Rubenis, Lettone e medaglia di bronzo ai Giochi Invernali di Torino 2006, David Kilgour, ex segretario Canadese degli affari Asia pacifico e co-autore del rapporto “Bloody Harvest” (prelievi mortali) sull’argomento dei prelievi di organi su praticanti vivi del Falun Gong in Cina, Jan Becker, membro del gruppo australiano di nuoto ai giochi olimpici di Tokio nel 1964, Michael Ghiolman III, greco, discendente diretto della famiglia organizzatrice dei primi giochi olimpici moderni del 1896.
Charles Graves ha ricordato che il CIPFG, in una lettera inviata l’8 giugno 2007 ai dirigenti cinesi, ha chiesto loro di fermare la persecuzione dei praticanti del Falun Gong e permettere al CIPFG di indagare liberamente in Cina sui prelievi di organi effettuati in massa. "Si tratta della più grande violazione dei diritti umani attualmente in Cina", ha detto Charles Graves, pur esprimendo la speranza che la Cina rispetterà la sua promessa di migliorare il rispetto dei diritti dell'uomo da qui all’ agosto 2008.
Per Martins Rubenis, "I Giochi Olimpici sono sempre stati un simbolo di alti valori morali basati sull'armonia tra lo sforzo fisico e la forza spirituale dell'essere umano". Ha ricordato la recente storia del suo paese, la Lettonia, che ha subito per cinquanta anni l'occupazione sovietica e non ha mai cessato di conservare la speranza di diventare un paese libero. Adesso che è diventata una realtà, si sente responsabile riguardo alle altre popolazioni che soffrono per il regime comunista come il popolo cinese. Ha detto "Possiamo soltanto prendere coscienza che il partito comunista cinese è in contraddizione assoluta con gli ideali olimpici".
"Se l'assassinio dei prigionieri di coscienza che praticano il Falun Gong non cessa immediatamente, la gente di buona volontà dovrà immediatamente chiedere il boicottaggio dei Bloody Harvest Games" (Giochi del Prelievo Mortale), ha detto David Kilgour. Infatti, secondo l'ultima edizione del suo rapporto “Bloody Harvest”, ci sono le prove che organi vitali (come reni, fegato, cornee) di praticanti del Falun Gong sono asportati senza il loro consenso e poi vengono venduti a prezzi molto elevati agli stranieri che non riescono a trovarne nei loro paesi.
A conclusione del suo intervento, David Kilgour ha letto un estratto di una lettera aperta firmata da 37 noti cinesi nei campi letterario, economico, giuridico e dei media, che suggeriscono un nuovo slogan olimpico intitolato "One World, One Dream and Universal Human Rights" (Un mondo, Un sogno e Diritti Umani Universali). Gli autori di questa lettera propongono sette iniziative, fra queste una molto significativa: "Dichiarare l'amnistia per tutti i prigionieri di coscienza, affinché possano passare i GO in libertà".
Infine, nel suo intervento, Michael Ghiolman, che ha ricevuto moltissime e-mail di invito a questa conferenza stampa, cosa che dimostra l'importanza della sua presenza, ha dichiarato che non ha cambiato parere e che sostiene fermamente il CIPFG nella sua azione.
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