La signora Zhang Mingyi proveniva dalla città di Jilin, provincia di Jilin. Tempo addietro lavorava al Jilin Chemical Factory come tecnico-analista. Soffriva di un particolare disturbo, ma dopo che iniziò a coltivare il Falun Gong nel 1995, divenne una persona dalla mente aperta in piena salute. Poichè la sua azienda stava andando male negli affari, venne licenziata e così andò a lavorare a Ningbo, provincia di Zhejiang. Vedendo che le persone del posto non sapevano nulla sul Falun Gong, informò la gente riguardo alla persecuzione e dissipò la propaganda che attaccava questa pratica.
Più tardi le persone che non conoscevano la verità che aveva reso pubblica e gli ufficiali del Partito Comunista Cinese (PCC) la fecero soffrire per più di due anni nel carcere femminile di Zhenjiang. La sua salute deteriorò per via del brutale e lungo trattamento subito in prigione. Costantemente in stato febbrile, il dottore le iniettò una sostanza sconosciuta che le causò debolezza e veloce perdita di peso.
L’amministratore della prigione non volendo essere considerato responsabile per la sua morte predispose il suo rilascio immediato.
Dopo il suo ritorno a casa, la signora Zhang cadde in stato febbrile e macchie viola apparvero sul suo corpo. Il dottore le diagnosticò una forma anemica al sangue, epatite B e C, mentre il test mostrò una macchia scura nel pancreas. Morì il 29 agosto 2007 all’età di 34 anni.
Versione cinese: http://minghui.org/mh/articles/2007/12/5/167764.html
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http://en.clearharmony.net/articles/a42350-article.html
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