NEW YORK - I giornalisti a Pechino per coprire i Giochi Olimpici hanno scoperto che il loro accesso ad internet era limitato. Lo hanno riferito i maggiori media, tra cui la BBC e USA Today. Durante una conferenza stampa di martedì, il portavoce del ministero degli esteri cinese, Liu Jianchao, ha ammesso che i siti del Falun Gong rimarranno bloccati, mentre Sun Weide, portavoce del Comitato Olimpico di Pechino (BOCOC) ha attaccato il Falun Gong affermando che la disciplina tradizionale cinese “è una religione malvagia e falsa che è stata messa al bando dal governo cinese.”
“Il Falun Gong è etichettato in questo modo precisamente perché la gente travisi la natura del Falun Gong, tentando allo stesso modo di giustificare nove anni di brutale persecuzione, messa in atto dal regime cinese per eliminare la pratica,” ha detto il portavoce del Falun Dafa Information Center, il Signor Erping Zhang. Dal 2000, i rapporti annuali di Amnesty International, (rapporti), il Dipartimento di Stato USA (rapporti) e altri hanno documentato gravi abusi inflitti a praticanti del Falun Gong dal regime cinese.
"Rinnegare la promessa fatta al CIO di permettere un accesso ad internet senza restrizioni per i giornalisti,” ha aggiungo il Signor Zhang, “è un ulteriore passo per nascondere gli abusi dei diritti umani di questo regime. Incoraggiamo i giornalisti di Pechino ad approfondire il motivo per cui gli ufficiali cinesi non vogliono che vediate il Falun Gong e gli altri siti che trattano di diritti umani. Forse là dietro si nasconde la storia più tragica e avvincente del regime che ospita le Olimpiadi 2008?”
Il Falun Dafa Information Center chiede ai media di Pechino di non fornire una piattaforma alle affermazioni calunniose usate dagli ufficiali cinesi sul Falun Gong, senza una appropriata indagine del loro contenuto e su ciò che nascondono. Il Center chiede anche al CIO di riconsiderare l’accordo stretto con il BOCOC che consente restrizioni dell’accesso a Internet. Dal momento che queste restrizioni favoriscono l’agenda di Pechino nel coprire gli abusi dei diritti umani, permetterle nel migliore dei casi è irresponsabile, nel peggiore è complicità.
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