Ho iniziato a praticare Falun Gong nel gennaio 1996 nella città di Guangzhou. Nel luglio 1999 il partito comunista cinese (PCC) ha iniziato la persecuzione del Falun Gong. Il 10 ottobre 2001 sono stato arrestato e portato nel campo di lavoro forzato numero 1 di Guangzhou per scontare 2 anni di lavori forzati perché non volevo rinunciare al mio credo. Nel campo di lavoro, dal 25 gennaio all’8 giugno 2002 sono stato appeso sotto il sole, nel campo di addestramento del Team numero 5. Ogni giorno sono rimasto appeso fino a 17 ore, con il permesso di usare il bagno solo tre volte. Il tempo a disposizione per andare in bagno e per mangiare era di 10 minuti. Nel 2003 sono stato rilasciato dal campo di lavoro. Sono quindi scappato in Tailandia dopo cinque anni di sofferenze e sono arrivato in Finlandia grazie all’Associazione International Refugee.
La praticante del Falun Gong Zhu Luoxin |
Anche altri membri della mia famiglia sono stati perseguitati perchè praticanti del Falun Gong. Mio fratello, Wu Zhijun, lavorava al centro di ricerca microbiologica dell’Università dell’ospedale Zhongshan di Guangzhou. Poiché non ha rinunciato alla pratica è stato condannato a 8 anni di prigione dalla corte distrettuale Wanxiu, nella città di Wuzhou, Guangxi. È stato incarcerato nella prigione Guilini nello Guangxi. Mia madre, di 70 anni era la vicepresidente dell’ospedale di medicina cinese tradizionale del distretto di Yuexiu, città di Guangzhou. È stata condannata a 7 anni di prigione perché non ha rinunciato alla sua pratica. Durante i tre anni in prigione, è stata spesso in condizione critiche, come risultato delle torture; le è stata garantita l’uscita sulla parola per sottoporsi a cure ospedaliere; ma a causa dei brutali trattamenti subiti è morta poco dopo. Mia zia, Wu Yuwen, era un’insegnante della scuola media numero 1 della città di Jiangmen, provincia di Gunagdond. È stata mandata nei centri per il lavaggio del cervello per tre volte. È stata torturata per oltre un anno ed alla fine è morta.
Non vedo mia moglie da 8 anni. Non ricevo sue notizie da molto tempo e sono preoccupato per la sua salute. La prigione non mi permette di comunicare con lei; tutte le lettere che avevo scritto sono state trattenute.
Faccio appello alla comunità internazionale, ai gruppi internazionali per i diritti umani e a tutte le persone di buon cuore di aiutarmi a soccorrere mia moglie, detenuta in una cella di una prigione del PCC, e ad aiutare a finire la perseuzione.
Prigione femminile di Guandong
Direttore della prigione Chen Yusheng,
Capo dell’Ufficio per le Operazioni Zhang Renping
Contatti: 86-20-87413120, 86-20-87413069, 86-20-87413186, 86-20-87413113
Versione cinese: http://minghui.ca/mh/articles/2009/2/24/196005.html
* * *
Here is the article in English language:
http://en.clearharmony.net/articles/a48241-article.html
Potete stampare e diffondere gli articoli ed i contenuti pubblicati su Clearharmony, ma per favore citate la fonte.