Nel maggio 2008, prima dei Giochi Olimipici di Pechino, ho perso il mio lavoro, la mia famiglia e la casa semplicemente perchè pratico il Falun Gong. La detenzione e le torture mi hanno reso disabile. Ho deciso di andare a Pechino per fare appello e cercare giustizia per il Falun Gong e per me stesso. Negli ultimi dieci anni, da quando il partito comunista cinese (PCC) ha iniziato la persecuzione contro il Falun Gong nel 1999, sono stato incarcerato per quasi 8 anni. Mentre ero rinchiuso, sono stato sottoposto a numerosi metodi di tortura. Almeno tre volte ho quasi perso la vita.
Non avevo soldi per andare a Pechino. Invece di prendere un bus o un treno, sono dovuto andare a piedi da Panjin a Pechino. Sono passato da Jinzhou, Jinxi, Xingcheng, Suizhou, Qinhuangdao, Shanhaiguan e Qianan, ho camminato per più di 500 km, ho impiegato quasi 11 giorni. Cercavo il cibo nella spazzatura e ho dormito per la strada. A volte delle brave persone mi davano del cibo.
Mentre passavo da Qianan, ho sentito che il PCC stava usando il pretesto dei Giochi olimpici per arrestare i praticanti locali. Diversi amici e famiglie hanno deciso di andare al governo locale per chiedere la libertà per i praticanti. Sono andato con loro al dipartimento locale di polizia, ma hanno rifiutato di incontrarci. Più tardi mi hanno rapito e portato al centro di detenzione della città di Qianan, dove sono stato picchiato violentemente. Ho fatto lo sciopero della fame per protestare contro la persecuzione. Poi la polizia mi ha trasferito al centro di detenzione di Panjin, dove ho continuato lo sciopero della fame. Un medico è arrivato dall’ospedale mentale, ma è andato via dopo che gli ho chiarito la verità. Dieci giorni dopo, sono stato trasferito al campo di lavoro Benxi, dove sono stato torturato per otto mesi.
Il metodo peggiore delle torture è il letto della morte. Si tratta di un letto a castello. Mi hanno legato, con le braccia e le gambe tese, con un cuscino d’aria sotto le natiche per estendere ancora di più le braccia e le gambe. Durante la notte, d’estate, fanno entrare le zanzare per pungerti. Nell’inverno, ti buttano addosso aria gelida quando la temperatura è già molto fredda. Ti versano addosso acqua gelida e un liquido medicinale. Usano gli aghi per pungere le ascelle e una spazzola molto dura per spazzolare la parte tra le unghie e la punta delle dita. Fanno ruotare un bastone di legno sulle costole. Usano il bastone elettrico sulla bocca, pancia, capezzolo, mascella, parti sensibili e sulle mani e sui piedi. A volte due guardie usavano contemporaneamente due bastoni sul corpo del detenuto, fino a quando perde i sensi. Mi hanno torturato in questo modo per due mesi. Non potevo camminare per lungo tempo, e tutto il mio corpo era coperto di ferite.
Durante la sera, mi legavano ad un letto e quattro guardie mi tenevano sotto controllo 24 ore su 24. Non mi lasciavano andare in bagno durante la notte. Se bagnavo il letto, mi picchiavano. Dopo, hanno assegnato tre persone per darci calci e pugni ogni giorno. Sono stato gravemente ferito ed ero diventato molto debole. Le guardie spingevano spesso la mia testa contro il muro e il pavimento. Le tre persone facevano a gara per picchiarmi. Mi davano dei calci con le scarpe di cuoio, e piantavano le unghie nelle mia dita. I detenuti sarebbero stati puniti se avessero fatto la lotta contro altri detenuti, ma il loro termine di detenzione viene ridotto se picchiavano i praticanti del Falun Gong. Il mio braccio sinistro è diventato disabile e ho perso i sensi per diverse volte.
In sei mesi, il mio peso è diminuito da 80 kg a 40 kg. A causa delle torture, ho sofferto di attacchi di cuore e tutto il mio corpo era gonfio. Non volevano rilasciarmi. Sono stato trasferito all’ospedale psichiatrico. Gli infermieri mi hanno legato su un letto, mi hanno iniettato una sostanza sconosciuta e mi hanno alimentato con la forza. Sono diventato incontinente e paralizzato. Sono stato lì per 20 giorni. Hanno dichiarato che avevo dei problemi mentali. Gli ufficiali del campo di lavoro forzato di Benxi mi hanno mandato a Haicheng. Senza che la polizia locale avvertisse la mia famiglia, mi hanno portato al negozio di mia sorella, mi hanno lasciato là e se ne sono andati.
Come conseguenza delle torture, vomito mucosa gastrica e sangue, ho la pressione sanguigna bassa; non potevo dormire per diversi giorni, e altre cose. Quando fuggivo, ho dovuto cercare del cibo nelle spazzature perché non ho fonte di reddito e non ho casa. A volte, dormivo sul bordo delle strade, nella foresta o nei cimiteri.
Il brutale maltrattamento e le difficoltà che ho sperimentato negli ultimi dieci anni vanno oltre l’immaginazione. Mi sono laureato ed ero un dirigente della Compagnia Zhenxing nel complesso petrolifero di Liaohe. Avevo una famiglia felice e una figlia carina, ma dopo l’inizio della persecuzione del PCC, ho perso tutto.
Versione cinese: http://minghui.ca/mh/articles/2009/5/25/201598.html
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Here is the article in English language:
http://en.clearharmony.net/articles/a49750-article.html
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