Fiaba: Un Gallo Vanitoso

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[PureInsight.org] C'era una volta un grande gallo che cantava ogni giorno ed era molto presuntuoso. Un giorno, mentre se ne stava andando in giro tutto impettito, incontrò un anatroccolo. Il grande gallo disse con fierezza: "piccola anatra, dimmi, chi ha una voce più gradevole della mia?
Oltre a me, probabilmente non troverai mai qualcuno che abbia una voce più
piacevole da ascoltare.

Guardando il gallo, l’anatroccolo disse: "Tu ogni giorno te ne stai nel tuo pollaio e non esci mai a vedere il mondo. Quelle oche selvatiche andranno in viaggio domani. Perché non vai con loro? "
"Non posso volare. Come dovrei fare? "
"Non importa. Basta che monti sulla loro schiena "

"Ehi, guarda! C'è un’oca selvatica che trasporta un pollo sulla schiena!"
"Questo è veramente interessante." Le persone erano stupite nel vedere un gallo in viaggio con le oche. Continuando a volare e volare finalmente arrivarono in un grande stagno. Le oche appena atterrate furono occupatissime a nutrirsi di pesci. Il gallo, non avendo nient’altro da fare, cominciò a cantare. Appena sentito il canto del gallo, un cigno nello stagno iniziò a cantare. Fu la prima volta che il gallo sentiva il canto di un cigno quindi pensò che venisse dagli uccelli nel mezzo degli alberi.

"Sono qui", lo chiamò il piccolo cigno .

Allora il gallo vide il piccolo cigno, accovacciato non troppo lontano, che lo fissava, "Chi sei tu? Sei stato tu a cantare un attimo fa?"

"Ovvio che sono stato io. Lascia che i miei compagni ed io cantiamo una canzone per te".
Quindi i cigni iniziarono a cantare. Il loro canto era così bello che persino il trillo delle cicale si unì al divertimento.

Quando le oche finirono di mangiare, ripresero il viaggio. Volarono lontano e raggiunsero una grande foresta. Il gallo fu inebriato dai vari richiami degli uccelli, suoni che non aveva mai sentito prima. Cos’era quel gorgoglio? Pieno di curiosità, andò alla fonte di quel suono. Era il rumore di un ruscello e di una cascata. Il chiaro e nitido rumore della cascata risuonava nella foresta. Era così splendido. Di accompagnamento a quel suono meraviglioso c’era il fruscio della brezza che si agitava tra gli alberi.

Il gallo era così affascinato che non voleva andarsene, ma le oche lo esortarono a continuare con loro il viaggio. Quando arrivarono al mare, il gallo era terribilmente spaventato dal rumore delle onde dell’oceano. Poi vide i gabbiani girovagare liberamente nel cielo e gioiosamente gridare. Le oche selvatiche allegramente si unirono al loro canto. I loro suoni chiari e acuti arrivavano lontano nel cielo. Alla fine il gallo si rese conto che il canto delle oche era molto piacevole.

Nel corso del suo viaggio, il gallo aveva potuto sentire vari suoni della natura. Quando tornò al suo piccolo recinto, non considerava sé stesso più importante di tutti.

Versione inglese: http://www.pureinsight.org/node/4851

Versione cinese: http://www.zhengjian.org/zj/articles/2007/8/21/47832.html

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