Heilongjiang: Il sig. Liu Wenwei, ex dipendente della Procura Ferroviaria di Harbin, perseguitato a morte

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Nome: Liu Wenwei (刘文伟)
Sesso: maschileEtà: 51 anni
Indirizzo: Sconosciuto
Professione: Ex dipendente della Procura Ferroviaria di Harbin
Data di morte: 11 novembre 2012
Data di arresto: 17 ottobre 2012
Posto più recente di detenzione: Centro di lavaggio del cervello di Qiqihar (齐齐哈尔 洗脑班)
Città: Harbin
Provincia: Heilongjiang
Persecuzione subita: Privazione del sonno, lavoro forzato, lavaggio del cervello, condanna illegale, somministrazione forzata di droghe/farmaci, pestaggi, appeso, torture, contenzione fisica, costretto a cambiare mansione al lavoro, casa saccheggiata, interrogatorio, detenzione, negazione dell'uso del bagno, visite negate.

Persecutori chiave: Go Dayong (高 大勇), Wang Xiaodong (王晓东), Zhao Guangcai (赵广 才), Fu Yanchun (付彦春), Zhu Xianwu (朱宪武), Jing Ji (荆棘), Zhu Ziquan (朱子 全), Zhang Xibin (张喜斌)

(Minghui.org) Una volta impiegato presso la Procura Ferroviaria di Harbin, il signor Liu Wenwei cominciò a praticare il Falun Gong nel 1999. Nel corso degli ultimi 13 anni, fu arrestato tre volte, condannato a tre anni di lavori forzati, e portato in un centro di lavaggio del cervello per due volte. La sua casa venne saccheggiata quattro volte, e fu monitorato per un lungo periodo di tempo. Inoltre gli venne imposta un'altra mansione al lavoro. L'11 novembre 2012, all'età di 51 anni, morì pochi giorni dopo il suo rilascio dal centro di lavaggio del cervello.

La mattina del giorno in cui morì, Gao Dayong un funzionario dell'Ufficio 610 (*) della Presidenza Ferroviaria di Harbin, costrinse la madre di Liu a scrivere una dichiarazione di pentimento (*), anche se lei non praticava il Falun Gong.

Perseguitato per aver fatto appello a Pechino

Di seguito è riportato ciò che il signor Liu scrisse a proposito della persecuzione da lui subita:

Il 18 marzo del 2000, mentre stavo andando a Beijing (Pechino) a chiedere giustizia per il Falun Gong; (che è un diritto costituzionale), gli agenti di sicurezza della presidenza ferroviaria di Harbin mi arrestarono e mi riportarono ad Harbin. Mi tennero carcerato nel centro di detenzione della ferrovia di Harbin per 15 giorni e in questo periodo fui picchiato e ingiuriato. Dopo il mio rilascio, il mio datore di lavoro, della procura ferroviaria di Harbin, mi mise in sospensione condizionale da marzo a dicembre del 2000. La mia libertà venne limitata e il mio stipendio fu ridotto a soli 195 yuan al mese.

Il 30 aprile del 2000, funzionari del dipartimento di polizia Ferroviaria di Harbin vennero al mio posto di lavoro e mi arrestarono di nuovo (per impedirmi di andare a Pechino per fare appello in favore del Falun Gong). Mi tennero in carcere per 13 giorni e privato del mio stipendio. Rimasi appeso (*) per le manette ininterrottamente per più di 27 ore. Non mi permettevano di mangiare, di dormire o andare in bagno. Fui anche insultato ininterrottamente.

Detenuto per 49 giorni e brutalmente picchiato per aver chiarito la verità

Il 15 ottobre del 2000, il dipartimento di polizia Nangang di Harbin mi arrestò, perché avevo chiarito la verità alla gente pubblicamente. Fui detenuto per 49 giorni, e il mio datore di lavoro mi sospese lo stipendio. La sera in cui venni arrestato, il direttore della stazione di polizia di Hexing, insieme con gli ufficiali Wang Xiaodong e Zhao Guangcai, ordinarono ad altri di picchiarmi. Mi coprirono la testa con un sacchetto di plastica. Mi presero a calci sul petto fratturandomi le costole. Mi torturarono per tutta la notte. Le mie braccia erano coperte di lividi ed ero in un dolore estremo. Il giorno dopo, fui inviato al centro di detenzione di Nangang, dove i detenuti mi portarono via i vestiti invernali, ogni giorno venivo picchiato e maledetto. Il cibo era davvero pessimo, e non mi veniva permesso di andare in bagno quando ne avevo bisogno.

Torturato con la “sedia di ferro” durante i tre anni di lavori forzati, privazione del sonno, e lavoro in schiavitù

Il 15 gennaio del 2001, fui arrestato sul posto di lavoro dopo che uno dei miei colleghi ebbe riferito di me alle autorità. Condannato a tre anni di lavori forzati, venni prima inviato al campo di lavoro forzato di Fuyu e poi trasferito al campo di lavoro forzato di Shuanghe a Qiqihar. Il mio datore di lavoro trattenne il mio stipendio, i bonus, e tutti i miei benefici.

Nell'estate del 2002, un camion di cemento mi investì e passò sopra le mie gambeLe mie gambe erano quasi disabili. Le guardie del campo mi obbligarono a dormire tra due detenuti che avevano la scabbia, di proposito. Più tardi, presi anch’io la scabbia, che mai guarì completamente sulle mie gambe.

Nel campo di lavoro forzato di Fuyu, le guardie del campo e i detenuti spesso mi picchiavano e mi insultavano. Fui costretto a fare il duro lavoro forzato e a partecipare a sessioni di lavaggio del cervello. Quando cercai di impedire loro di torturarmi, mi costrinsero a sedermi su una sedia di ferro (*) per una settimana e prorogarono di un mese il termine della mia condanna. Inoltre mi costrinsero ad assumere una droga sconosciuta, che mi provocò reazioni allergiche per una settimana. Non mi era permesso di usare il bagno.

Ricostruzione della tortura: la sedia di ferro

Nel marzo del 2003, cercarono di "trasformarmi" (*). Aprirono la finestra della mia cella e mi costrinsero a sedermi su una sedia di ferro con i piedi nudi, privandomi del sonno. Non permisero che io denunciassi la tortura al pubblico ministero nel campo di lavoro e non consentirono alla mia famiglia di farmi visita. Il trattamento inumano che soffrii durante questi tre anni è indescrivibile.

Il 28 dicembre del 2003, fui rilasciato.

Riassegnato al lavoro e sorvegliato a lungo termine

Nel gennaio 2004, sperai di tornare al lavoro. Poiché non avevo ricevuto alcun reddito negli ultimi anni, la mia famiglia aveva sofferto grandi privazioni. I funzionari della procura ferroviaria di Harbin mi riassegnarono il lavoro alla divisione alloggiamenti della ferrovia di Harbin.
Non ero d'accordo con la nuova assegnazione, difatti consultai degli avvocati e dei tribunali, dove mi dissero che non vi era alcuna legge che stabilisse che i praticanti del Falun Gong non potevano lavorare in procura. Ero un gran lavoratore, difatti nel 1998 e 1999, fui ricompensato per la mia prestazione di lavoro.

Mentre lavoravo presso la divisione alloggiamenti della ferrovia di Harbin, fui costantemente monitorato e molestato. Durante le vacanze in ottobre del 2006, delle persone furono assegnate per sorvegliarmi intorno alla mia casa. La mia famiglia e io eravamo seguiti costantemente. Mi minacciavano, dicendomi di non lasciare Harbin. A volte, avevo paura di tornare a casa e spesso mi svegliavo nel cuore della notte a causa degli incubi.

Arrestato e mandato in un centro di lavaggio del cervello

La mattina del 13 agosto 2009, il capo della divisione Zhang Xibin, mi riassegnò a una suddivisione. Quando arrivai al cancello, diverse persone mi spinsero in una macchina della polizia e fui portato nel centro di lavaggio del cervello di Wuchang. Dal 13 agosto al 13 settembre 2009, fui brutalmente torturato nel centro di lavaggio del cervello. Fu Yanchun, Zhu Xianwu, e Jing Ji mi torturarono ammanettandomi, stirando le mie braccia, prendendomi a pugni e calci costringendomi a stare accovacciato per lunghi periodi di tempo. Il mio rene venne danneggiato e urinai sangue. La schiena mi faceva male così tanto che avevo difficoltà a camminare.

Quando venni rilasciato, ero sull'orlo di un esaurimento nervoso. Non riuscivo a dormire la notte e vivevo costantemente nel terrore. Mia moglie spesso si sedeva vicino al mio letto per prendersi cura di me, mi aiutò a ritrovare il coraggio di vivere, ma ero ancora mentalmente instabile. I funzionari al lavoro mi minacciavano e cercavano di costringermi a rinunciare al Falun Gong o a garantire che non avrei fatto appello.

La mattina del 17 ottobre 2012, i funzionari della sezione di sicurezza del mio posto di lavoro, tra cui il capo sezione Zhu Ziquan, mi portarono al centro di lavaggio del cervello di Qiqihar, con la scusa che il 18° congresso nazionale del popolo si stava avvicinando. I funzionari del centro di lavaggio del cervello mi torturarono mentalmente ogni giorno. Alcuni di loro mi minacciavano con bastoni elettrici che tenevano nelle loro mani. Era insopportabile che scrissi le Tre Dichiarazioni (*) di rinunciare al Falun Gong, contro la mia volontà.

Il 5 novembre 2012, fui rilasciato dal centro di lavaggio del cervello. Tuttavia gli agenti dell'Ufficio 610 (*) della ferrovia di Harbin e gli agenti di polizia locali mi tennero sotto controllo e mi minacciarono. Ero incapace di vivere serenamente. Confiscarono anche tutti i miei libri del Falun Gong e le registrazioni, il mio lettore MP3/MP5 e il disco rigido del mio computer. I funzionari del centro di lavaggio del cervello mi dissero prima che venissi rilasciato, che avevano installato delle telecamere a casa mia per controllarmi. Sentivo che avrei potuto essere portato via in qualsiasi momento e mi sentivo sempre insicuro. Ero mentalmente instabile, che la mia mente facilmente andava alla deriva.

Mia moglie venne portata al centro di lavaggio del cervello circa nello stesso periodo in cui venni rilasciato.

Il sig. Liu Wenwei deceduto

La mattina dell'11 novembre 2012, il signor Liu morì, sei giorni dopo il suo rilascio, all'età di 51 anni.

Liu amava molto la Cina. Seguì semplicemente i principi di Verità, Compassione e Tolleranza e voleva essere un buon cittadino. La sua famiglia rimase devastata quando morì.

I partecipanti alla persecuzione del signor Liu:

Gao Dayong, capo della politica e del diritto del comitato della presidenza della ferrovia di Harbin e anche un ufficiale dell'ufficio 610 della presidenza della ferrovia di Harbin: 13895750788 (cell)

Zhu Ziquan, capo della sezione di sicurezza della divisione alloggiamenti della ferrovia di Harbin: 13936136231 (cell)

Zhang Xibin, un capo divisione della divisione alloggiamenti della ferrovia di Harbin: 13766914115

(*) GLOSSARIO

Versione Inglese

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