Liaoning: Praticante torturata brutalmente perché non ha rinunciato al suo credo nel Falun Gong

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Sintesi dei principali persecuzione fatti:

Nome: Fu Hui ( 付辉)
Genere: Donna
Età: 43
Indirizzo: Harbin, provincia di Heilongjiang
Data di arresto: 20 Marzo 2013
Luogo più recente di detenzione: Centro di Detenzione n° 1 di Shenyang (沉阳第一看守所)
Città: Shenyang
Provincia: Liaoning
Persecuzione subita: scosse elettriche, torture, interrogatori, detenzione, sedia di ferro, schiaffi in faccia, bagnata con acqua fredda.

(Minghui.org) Una donna praticante del Falun Gong è stata arrestata e incarcerata perchè non ha rinunciato al suo credo. Quando è stata arrestata, gli ufficiali di polizia erano in borghese e non avevano un mandato di arresto; alla Stazione di Polizia l'hanno schiaffeggiata in volto, l’hanno ammanettata e incatenata a una sedia di ferro (*).

Durante gli interrogatori, quando lei non rispondeva alle loro domande, la picchiavano, hanno colpito le sue parti intime con bastoni elettrici e l’hanno bagnata con acqua fredda. Lei oggi è ancora in carcere.

Dettagli dell’arresto

Intorno alle 16:00 del 20 Marzo 2012 la signora Fu Hui è di Harbin, provincia di Heilongjiang, è stata arrestata alla Stazione di Shenyang, in provincia di Liaoning, da agenti in borghese. È stata portata alla Divisione di Sicurezza Interna, del Dipartimento di Polizia del Distretto di Dadong, nella città di Shenyang ed è stata torturata.

Racconto personale

Torturata per farmi rinunciare alla mia fede

Intorno alle ore 16:00 del 20 marzo 2012, sono stata arrestata alla stazione di Shenyang da un gruppo di persone non identificate, che non mi hanno mostrato nessun documento; poi mi hanno portato in un luogo non identificato. Tre poliziotti mi hanno portato in una stanza senza finestre e mi hanno messo su una sedia di ferro, mi hanno ammanettato le mani, e, i piedi sono stati incatenati su questa sedia gelata in modo tale da non poterli muovere. Mi hanno schiaffeggiato in faccia molte volte e dato ché mi rifiutavo di rispondere alle loro domande, hanno continuato a colpirmi e mi hanno anche picchiato le gambe e le parti intime con bastoni elettrici.

Mi hanno allentato il colletto della camicia e mi hanno versato addosso acqua fredda numerose volte, inoltre soffiavano aria verso di me in modo da farmi soffrire ancora di più. Tre agenti di polizia mi hanno coperto la testa con qualcosa di simile a un casco e poi mi hanno colpito con un bastone, uno di loro mi ha ferito le dita con uno stuzzicadenti.

Sono stata trattenuta sulla sedia di ferro fino al pomeriggio successivo. Con molti dolori fisici e senza aver avuto nulla da mangiare, mi hanno portato alla Stazione di Polizia di Xinggong. Mi hanno fatto un esame e mi hanno trasferito al Centro di Detenzione n° 1, nella città di Shenyang.

Mi stavo congelando e avevo tagli sul viso, ho dovuto sopportare il freddo pungente per tre o quattro giorni, non mi è stato dato nulla da mangiare e non ero in grado di parlare; credo che potrei identificare i tre agenti di polizia che mi hanno torturato, se li vedessi di nuovo. Quando ho chiesto loro dove lavoravano, mi hanno mentito e hanno detto che erano solo soci della polizia.

Rievocazione della tortura: incatenata a una sedia di ferro e colpita con bastoni elettrici

Problemi di salute a seguito di tortura

Dopo essere stata torturata ho avuto la pressione alta, problemi cardiaci e altri sintomi, i funzionari del Centro di Detenzione hanno dato l’ordine che fossi portata in un ospedale per un esame.

Poiché la mia pressione sanguigna era alta e il mio battito cardiaco era fuori dai limiti normali, un medico li ha esortati a portarmi a una struttura d'emergenza, Lì, la mia pressione sanguigna è stata confermata essere alta e un medico ha suggerito una flebo. Tuttavia, gli agenti di polizia hanno detto al dottore che stavo bene e mi hanno portato in un altro ospedale.

Gli ufficiali hanno parlato al medico del secondo ospedale, per fargli compilare un modulo indicando che non avevo nulla di grave, non hanno nemmeno fatto controllare la mia pressione sanguigna. Ho vomitato sangue sulla via del ritorno verso il Centro di Detenzione e quando i funzionari del Centro di Detenzione hanno chiesto loro circa la mia condizione, essi hanno detto che stavo bene e se ne sono andati rapidamente.

Chiedo che i tre poliziotti che per due giorni mi hanno torturato, siano identificati e paghino per quello che mi hanno fatto; chiedo anche un esame fisico. Al centro di detenzione, sono stata considerata un detenuto ad alto rischio e per questo ho dovuto indossare un giubbotto rosso.

Poiché io sono innocente, chiedo il mio rilascio immediato e incondizionato. Con la presente mi affido a mia madre per difendermi e per tutelare i miei legittimi diritti di cittadino e di presentare una denuncia penale a nome mio.

(*) GLOSSARIO

Versione inglese

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