Jiangsu: Economista ripetutamente arrestato e torturato per la sua fede

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Minghui.org Il signor Zong Xunyong, di 47 anni, ha lavorato in precedenza come economista alla filiale della contea di Pei County, presso la banca della Cina. Da quando è praticante del Falun Gong, ha recuperato la salute ed è diventato una persona migliore.

Viveva bene nel periodo in cui non c’era la persecuzione, ma da quando nel 1999, è iniziata la persecuzione del Falun Gong, è stato arrestato molte volte, costretto ad abbandonare la sua casa ed imprigionato per un totale di nove anni e sei mesi.

Durante i vari periodi di detenzione, il signor Zong ha subito oltre 20 forme di torture. È stato brutalmente picchiato, colpito con bastoni elettrici, costretto a fare lavori pesanti e privato del sonno; le torture subite hanno causato delle lesioni alla spina dorsale, al cuore e ad altri organi interni.

Zong Xunyong prima della persecuzione Zong Xunyong dopo la persecuzione

I secondini non solo hanno danneggiato la sua salute fisica, ma l'hanno anche rovinato economicamente. È stato licenziato, causandogli una perdita di 700 mila yuan (*), solo perchè non ha rinunciato alla sua fede nel Falun Gong. Durante una persecuzione illegale in casa sua, gli sono stati confiscati i suoi beni personali ed inoltre, gli agenti gli hanno estorto soldi.

Gli eventi sono traumatizzanti per la famiglia del signor Zong, sua moglie ora vive costantemente nella paura ed è caduta in una profonda depressione, diventando incontinente e mentalmente instabile, da non potere essere in grado di curarsi da sola.

Suo figlio andava bene a scuola, ma quando i funzionari del PCC hanno diffuso la voce che suo padre è un criminale, è stato ostracizzato dagli altri studenti e nella facoltà. Poi, è caduto in una profonda depressione e ha tentato il suicidio più di una volta.

La madre del signor Zong, era costantemente preoccupata per suo figlio, a causa di ciò, si è ammalata rimanendo costretta a letto per sei mesi; in questo periodo la sua salute è peggiorata costantemente e nel novembre del 2009, è morta. Anche sua nonna, che era molto affezionata a lui, non ha potuto vederlo prima della sua morte. È morta invocando il suo nome.

Numerosi arresti

Negli ultimi quindici anni il signor Zong, è stato arrestato numerose volte perchè praticante del Falun Gong. L'ultimo arresto risale al 19 giugno di quest'anno, mentre aspettava il treno per tornare a casa, nella stazione ferroviaria di Shangai. É stato trattenuto per sedici ore e il suo bagaglio è stato perquisito senza un mandato; i suoi effetti personali, tra cui libri del Falun Gong, opuscoli di chiarimento dei fatti sulla persecuzione, una carta di credito ed un biglietto del treno gli sono stati confiscati.

Detenzione

Nel novembre del 2010, il signor Zong è stato imprigionato per tre anni e sei mesi, per aver pubblicato messaggi che esponevano la persecuzione attuata contro il Falun Gong. Nella Prigione di Tilanqiao a Shiangai, è stato brutalmente torturato e gli hanno causato gravi lesioni alla schiena. Nel giro di un mese, è stato ridotto a pelle e ossa, ridotto a camminare precariamente con un supporto.

Prima di questo, nel luglio del 2003, il signor Zong è stato condannato a sei anni di prigione; durante la sua detenzione, nella Prigione di Hongzehu in provincia di Jiangsu, ogni giorno ha dovuto lavorare dalle 4.30 del mattino fino a mezzanotte. Ai prigionieri vengono assegnate delle brandine, ma il signor Zong è stato costretto a condividerne una con un altro prigioniero, non gli è stato consentito di fare il bagno o di lavarsi i vestiti, inoltre gli hanno dato cibo ammuffito o marcio ed in certi casi nemmeno quello.

Il signor Zong è stato poi trasferito in una divisione speciale, dove sono state impiegate tattiche di lavaggio del cervello intensivo per fargli abbandonare la sua fede. È stato costretto ad ascoltare e leggere materiali diffamatori contro il Falun Gong, e dopo esser stato fisicamente indebolito, è stato costretto a scrivere la dichiarazione di rinuncia (*) alla propria fede. Ma quando più tardi ha detto che la sua “dichiarazione di pentimento” non era valida, i funzionari della prigione hanno revocato i suoi diritti di visita e non gli è stato concesso di chiamare la sua famiglia.

Sorveglianza remota

Il 22 luglio 1999, il supervisore del signor Zong a lavoro gli ha dato l’ordine di guardare notizie che diffamavano il Falun Gong, il suo manager gli ha proibito di praticare il Falun Gong ed un agente di polizia è andato da lui per costringerlo a scrivere una dichiarazione di garanzia (*) contro la sua fede; inoltre gli è stato ordinato di fare rapporto alla stazione di polizia tutti i giorni. La polizia lo trattenuto nel posto di lavoro e non gli ha concesso di andare a casa. La sua famiglia gli ha mandato del cibo per sostentarsi.

Anche sotto tale pressione, il signor Zong non ha rinunciato alla sua fede. Il 1° marzo 2000 ha ancora una volta fatto appello per il Falun Gong, dove è stato arrestato, portato in un albergo ed interrogato. La sua casa è stata perquisita illegalmente ed i beni personali confiscati. In seguito è stato trattenuto per 37 giorni.

Nel mese di ottobre dello stesso anno, il signor Zong è tornato a Pechino per fare appello per il Falun Gong e per evitare l'arresto non è tornato a casa. La polizia della sua città natale, nella contea di Pei, è andata spesso a casa sua per molestare la famiglia e costringerli a rivelargli dove si trovasse. Nel mese di dicembre, le autorità lo hanno trovato a Shanghai, ed è stato riportato nella contea di Pei.

In pieno inverno, è stato trattenuto e torturato presso un centro di lavaggio del cervello, per un mese. È stato costretto dalle guardie a sedersi su un pavimento di cemento freddo con le mani legate dietro la schiena e fissate ad un calorifero, l'hanno imbavagliato, dopodichè gli hanno spento dei mozziconi di sigaretta sul naso e lo hanno frustato.

Durante il capodanno del 2001, al signor Zong è stato fatto vedere il filmato sulla messa in scena dell'auto-immolazione in Piazza Tiananmen. I funzionari dell'Ufficio 610 (*) poi, gli hanno chiesto di rinunciare al suo credo e lui si è rifiutato. Allora hanno portato la sua famiglia e hanno detto loro di supplicarlo di rinunciare al Falun Gong.

Nel mese di marzo, il signor Zong è stato arrestato di nuovo e portato al Campo di Lavoro di Fangqiang, nella provincia di Jiangsu. Per tre mesi ha dovuto svegliarsi alle 4.30 del mattino e lavorare nei campi fino alle ore 18 del pomeriggio. Non gli hanno consentito di dormire per lunghi periodi di tempo e l'hanno picchiato con bastoni elettrici ad alto voltaggio.

Al campo di lavoro, le guardie sono state premiate con 4 mila yuan, per ogni praticante che hanno costretto ad abbandonare il Falun Gong, così hanno “lavorato” sul signor Zong. Inoltre al campo di lavoro, vendevano cose per le necessità quotidiane a prezzi esorbitanti ed il signor Zong era costretto a comprarle.

Nel mese di luglio del 2002, il signor Zong ha appreso che le autorità stavano per arrestarlo ancora una volta per la sua fede, così per non farsi arrestare, ha lasciato casa. La polizia l'ha trovato a settembre mentre tenevano sotto controllo il telefono di un altro praticante.

La polizia ha preso il signor Zong in custodia. Gli hanno rubato la bicicletta e 300 yuan che portava con se. Poi lo hanno portato in un albergo dove degli agenti l'hanno torturato così brutalmente che il suo corpo era tutto coperto di ferite. Non gli è stato concesso di dormire per molti giorni ed è stato ammanettato per oltre 100 ore.

A settembre il signor Zong è stato trasferito al Centro di Detenzione della contea di Feng, nella provincia di Jiangsu, dove l’hanno incatenato a terra per 24 ore al giorno; di notte poteva dormire solo raggomitolato. Quei giorni sono stati molto caldi ed afosi, i suoi vestiti puzzavano, ma non gli è stato concesso di cambiarsi con abiti puliti, la tortura è andata avanti per 10 giorni.

Quando era a casa, gli agenti dell'Ufficio 610 hanno minacciato e molestato frequentemente sia lui, che la sua famiglia. Nel novembre del 2013, al ritorno a casa dopo un'altra detenzione, gli agenti della polizia della contea di Pei hanno preso una sua foto e l’hanno messa in un file archivio.

I ripetuti arresti, le torture e le molestie al signor Zong, non sono avvenute per attività criminali, ma perchè il signor Zong crede nei principi del Falun Gong, Verità-Compassione-Tolleranza.

(*)GLOSSARIO

Versione inglese

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