La Mostra d'Arte Verità Compassione Tolleranza, Tour 2010 nel Regno Unito

Condiviso alla Conferenza Europea della Fa di Roma 2010
 
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Saluti riverito Maestro. Saluti amici praticanti.

Il mio nome è Edward, ma i praticanti e gli amici mi chiamano Eddie. Vivo vicino ad Aberdeen, in Scozia, ed ho ottenuto la Fa nel luglio 2004 mentre cercavo dei corsi di qigong su internet nella mia zona.

Sono stato motivato ad essere più coinvolto nel progetto artistico grazie alla mia precedente esperienza del 2006, esponendo le nostre opere d'arte ad Aberdeen, quando molte cose sembravano presentarsi proprio nel momento giusto: come, ad esempio, il giorno in cui andai a ritirare i quadri a Glasgow. Avevo organizzato di prendere un rimorchio ma, a causa di una pesante nevicata, non ero in grado di raggiungere il posto in cui si trovava. Pensai di andare a Glasgow e che avrei provato a sistemare i quadri nella mia macchina, ma due ore prima che partissi, un amico mi disse che aveva appena comprato un rimorchio e lo avrei potuto prendere in prestito. Era proprio della misura giusta, con un rivestimento impermeabile.

Sapevo quanto i quadri potessero commuovere profondamente le persone, così avremmo potuto chiarire la verità e salvarli. Con soli 12 quadri della prima serie divisi in 4 sezioni, dovevamo parlare con le persone, raccontando le molte cose non trattate dalle opere d'arte e aiutarli a comprendere ulteriormente.

Il Maestro ha detto nel suo recente Jingwen:

“Vedo che tutto questo si sta dirigendo verso la fase finale, solo che molte persone hanno paura di riconoscere la manifestazione progressiva di questa realtà, e prima dell’arrivo del momento finale, il numero di vite che devono essere salvate non ha ancora raggiunto la quantità dovuta, e c’è ancora una parte di discepoli della Dafa che non si è messa ancora al passo. Questa è la ragione principale per cui questa impresa finale non ha potuto ancora essere completata” (“Siate più diligenti”, 24 luglio 2010, Washington, DC).

In base a ciò, credo che dobbiamo salvare le persone nelle zone che “Shen Yun” non riesce a raggiungere e portare la mostra d'arte in queste zone, possiamo fare così.

A Brighton i praticanti hanno messo molto impegno nel preparare la prima mostra per esporre tutta la collezione nel Regno Unito, trovando un luogo adatto e diffondendo gli inviti. Dal momento in cui le opere d'arte entrarono nel paese, ci volle del tempo per incorniciarle tutte e costruire dei contenitori abbastanza robusti da resistere al trasporto per tutto il paese. Un praticante aveva organizzato un magazzino sicuro per i quadri finché noi non fossimo stati pronti ad esibirli. Dopo aver noleggiato un grande furgone, portammo i quadri a Brighton Marina, arrivando alla porta sul retro pronti per scaricare. La coordinatrice locale mi salutò e mi mostrò il luogo. Aprii la porta dell'entrata principale e fui profondamente toccato quando vidi nove fiori di loto all’ingresso, lungo la facciata principale dell’edificio, approssimativamente della stessa misura di quelli che stavamo per distribuire ai visitatori. Ero così toccato che le lacrime iniziarono a scorrermi sul viso. Credo che questo sia stato un segno del Maestro, indicandoci che eravamo sulla strada giusta. La coordinatrice ne era consapevole ma, prima che arrivassimo lì, non ci aveva detto niente.

Una volta che i quadri vennero rimossi dalle proprie custodie, la coordinatrice locale si rattristò profondamente per il fatto che tre quadri, ritenuti importanti, mancassero. Dopo aver guidato per oltre 1000 km ed aver portato 39 quadri e tutta l’attrezzatura dal magazzino sicuro di Londra, inizialmente ebbi il pensiero di “quanto fosse spiacevole, dopo tutti i nostri sforzi congiunti per portare tutto qui”, ma poi feci un passo indietro e pensai, “se la coordinatrice locale ha avuto questa sensazione di delusione nel proprio cuore, forse il Maestro ha organizzato le cose perchè fossero così, poiché non avevamo messo assieme tutta la seconda serie di quadri del Regno Unito”. Invece di avere discussioni in merito a ciò, i praticanti cercavano di rintracciare il luogo di questi quadri e si misero immediatamente alla guida per andarli a prendere. Il Sindaco commentò con uno di loro, “Tamburini”, poiché menzionammo che speravamo di portare i nostri tamburini come parte della promozione. Il Sindaco disse, “Bene, quando?”, ma noi dovevamo ancora organizzarlo per lui e per altri esseri senzienti.

Invitammo alcune persone per una visita privata col Sindaco all'inaugurazione della mostra. A questa presentazione parteciparono 170 persone appartenenti alla comunità artistica, alle università, alle aziende locali, al Consiglio cittadino ed alla comunità cinese. Fu promossa inviando 500 inviti e la scheda, che era il nostro volantino ripiegato in modo tale da poter essere usato come invito. Il Sindaco inaugurò la mostra con un tradizionale taglio del nastro rosso. In prima battuta disse quanto fosse eccezionale la Cina con la prosperità della sua economia. Sottolineò le grandi costruzioni di Shanghai. Fece un giro attraverso le opere seguendo l'ordine dei sette temi studiandoli tutti attentamente. A metà strada fu chiamato per una foto ed alla fine andò direttamente al quadro successivo per riprendere il giro. Fece commenti su come le cose espresse nei dipinti fossero collegate l'una all'altra. Parlò di come fosse cresciuto in una casa con due famiglie cinesi che vivevano sopra di lui. Disse che erano persone molto piacevoli, che sapevano come prendersi cura di tutti i componenti della famiglia, inclusi i loro nonni, che vivevano con loro. Quando stava per andarsene, disse che non aveva mai ricevuto un’accoglienza così calorosa.

A Brighton la coordinatrice sentiva che i quadri stessi avessero così tanta potenza che potevano parlare da soli e raggiungere la parte consapevole delle persone. Questo risultava evidente quando vedevamo i cambiamenti in loro quando se ne andavano, rispetto a com’erano quando arrivavano. Mi ricordo di un giorno, quando quattro signore entrarono all’esposizione. Furono accolte da un praticante vestito elegantemente che consegnò loro una guida, in cui vi erano le didascalie in ordine di esposizione, ed erano state guidate all'introduzione, alle biografie degli artisti ed al primo quadro. Quindi il praticante le lasciò sole cosicché si prendessero il loro tempo per vedere l'intera mostra. Io inviavo pensieri retti, di modo che potessero vedere il vero messaggio della mostra senza l'interferenza e le distrazioni delle vecchie forze. Inizialmente le sentii analizzare in modo critico le biografie degli artisti, notando che non erano conosciuti nel Regno Unito, quindi non avevano delle aspettative alte verso ciò che stavano per vedere. Poi guardarono più da vicino ogni opera impiegando più di un'ora per fare il giro. Alla fine due dovettero andare ai servizi, perciò si allontanarono, mentre le altre due firmarono il libro degli ospiti e dissero quanto fosse scioccante la storia, ringraziandoci di aver portato la collezione a Brighton e chiedendoci più informazioni sul quadro “Espianto illegale di organi”. Ne parlavano con toni profondamente tristi ed erano state veramente commosse dalle opere.

Avendo ospitato “Shen Yun” nel Regno Unito, capimmo che c'erano molte somiglianze. Per esempio, la coordinazione della mostra doveva essere fatta dal coordinatore locale, con l'aiuto di chiunque altro fosse venuto ad offrire il proprio appoggio e dare energia al progetto. Questo è il loro ambiente locale, hanno il cuore per portare avanti questa missione e tutte le cose dovrebbero essere approvate o conosciute da quella persona per evitare confusione e fratture nella comunicazione.

L’affluenza nel primo fine settimana fu, per il sabato 200 persone e la domenica 500, poiché ebbe luogo un grande evento locale proprio appena fuori dalla porta. In molti sentimmo il Maestro che ci aiutava a raggiungere le persone.

Dalla maggior parte dei praticanti coinvolti, la mostra è stata vista come parte delle nostre azioni rette e come un modo positivo attraverso il quale possiamo raggiungere la comunità locale e chiarire la verità. Una famiglia con dei bambini ha espresso sia il proprio piacere per la mostra che gratitudine per il nostro impegno. Le opere d'arte hanno raggiunto tutti i suoi componenti.

Brighton Marina è stata la mostra di maggior successo, con circa 3.500 visitatori durante i due mesi. È stata visitata da alcuni dei 10.000 che fanno parte della comunità cinese che vive nella zona circostante. Sono venute anche le persone benestanti che vivono nel litorale, molti artisti locali, insegnanti e studenti d'arte così come i presidi delle scuole locali.

La coordinatrice ha affrontato molte tribolazioni, difficile dire se per verificare la sua risolutezza o a causa delle interferenze.

La gran parte dei visitatori che si allontanavano erano profondamente rattristati, ma quando i praticanti donavano loro dei fiori di loto si poteva vedere una scintilla di gioia ritornare sui loro volti. Nel primo mese 537 persone hanno lasciato commenti di apprezzamento nel libro degli ospiti. All'uscita era stato posizionato un contenitore per le donazioni, con un cartellone che spiegava che sarebbero state utilizzate solo per permetterci di organizzare altre mostre nel Regno Unito.

I quadri sono stati poi trasferiti a Newcastle, dove un altro coordinatore aveva trovato un luogo dedicato ai diritti umani, sebbene vi fosse un night club al piano inferiore.

Inaugurata dal Vice Sindaco di Gateshead, la prima serata andò bene. I visitatori non erano tanti quanti a Brighton, ma la copertura sui media è stata migliore.

La mostra ha poi fatto visita a Dundee e Aberdeen, in Scozia, per raggiungere più persone, coi praticanti che cercavano di trovare ulteriori luoghi per ospitare le nostre bellissime opere d'arte. Non ne sono stati trovati, perciò la collezione ritornò al deposito sicuro in attesa della mostra successiva, permettendoci di guardarci dentro e vedere come potevamo fare meglio.

Forse, poiché come umani siamo tutti differenti, alcuni leggono, alcuni guardano le immagini, alcuni sono artisti, alcuni sono osservatori e apprezzano l'arte ma non hanno delle abilità artistiche. Alcuni sono maggiormente toccati da frasi scritte bene, altri dai colori, dalla forma e dalla profondità delle immagini. Molti sono commossi dall'emozione. Dal momento che allunghiamo le braccia alle persone, dobbiamo utilizzare molti metodi differenti per chiarire la verità. La Mostra d'Arte Verità Compassione Tolleranza può, tramite il nostro aiuto e i nostri pensieri retti, raggiungere quest'ampia comunità.

Grazie Maestro
Grazie amici praticanti

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