Xinjiang: Barbaro lavaggio del cervello nella prigione femminile nella regione autonoma Uighur di Xinjiang

In agosto 2007, la prigione femminile di Xinjiang ha ripreso le sessioni di lavaggio del cervello. Durante queste sessioni, i praticanti del Falun Gong incarcerati sono costretti a guardare i video che diffamano la Falun Dafa, a leggere articoli che diffamano la pratica e poi scrivere il resoconto delle loro sensazioni personali. Le guardie carcerarie usano i mezzi più violenti per costringere i praticanti a “trasformarsi" (*) e abbandonare la loro fede.

La prigione, non ha mai smesso di perseguitare i praticanti fin dall'inizio della loro detenzione illegale usando continuametne le sessioni di lavaggio di cervello per costringere i praticanti a “trasformarsi". Le varie tecniche di tortura, applicate comunemente nella prigione includono il rinchiudere i praticanti in piccole celle (*) per un lungo periodo di tempo, dare scosse con bastoni elettrici, appendere i praticanti con le manette, alimentazione forzata, istigare i detenuti a picchiare i praticanti tenendoli sotto costante sorveglianza. Ai praticanti incarcerati non è permesso parlare o sorridere.

I detenuti sono istruiti a leggere i materiali diffamanti la Dafa ai praticanti ininterrottamente, inoltre sono incaricati a controllare i praticanti anche quando dormono. Se i praticanti hanno difficoltà a dormire dopo una lunga giornata di tortura, significa che la tortura effettuata dalle guardie carcerarie ha avuto il suo effetto e che possono vacillare nella loro fede. Le guardie carcerarie allora intensificano la persecuzione costringendoli ad ascoltare materiale diffamatorio ventiquattro ore su ventiquattro, intimandoli o minacciandoli di aumentare la tortura, oppure usando le loro famiglie a persuaderli.

La squadra di stretta disciplina (nono distretto Secondario) ha immagazzinato una gran quantità di libri, video, foto e manifesti che diffamano la Dafa. È veramente un covo perverso nel perseguitare i praticanti della Dafa.

(*) GLOSSARIO

Versione cinese: http://minghui.org/mh/articles/2007/9/17/162859.html