Il Giornale: Ecco i giochi che ci nascondono

Non solo Tibet. La tregua non vale neppure per i seguaci della dottrina buddista del Falun Gong, da anni oggetto di persecuzioni
di regime.
Ecco le prove tenute nascoste
al mondo

 
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Prima Pagina, Il Giornale 14 agosto 2008

IL BOIA
Il presidente del Comitato?
Un torturatore

Nel 2004, una corte federale degli Stati Uniti ha riconosciuto Liu Qi, l’uomo che guida il Comitato Olimpico di Pechino, colpevole di torture ai danni di aderenti al Falun Gong durante il suo mandato di sindaco di Pechino dal 1999 al 2002. Secondo il Center for Investigative Reporting,«il Tribunale Distrettuale di San Francisco ha riconosciuto Liu Qi responsabile di detenzione il legale e torture di due cittadini cinesi e di stupro di una donna francese in Cina». I querelanti hanno provato che come sindaco,Liu spinse la polizia a sottoporre gli aderenti al Falun Gong a gravi pestaggi, abusi sessuali e scosse elettriche.

LA FATWA
Colpire le organizzazioni «eretiche»

Per preparare le Olimpiadi, la sicurezza cinese ha ordinate di«colpire pesantemente» il Falun Gong. A rivelarlo è l’associazione umanitaria Amnesty International, secondo la quale, in prepara­zione dei Giochi, l’ex ministro del-la Pubblica Sicurezza Zhou Yongkangha emanato il seguente ordine, nel quadro di una «organizzazione di successo del 17˚ Congresso del Partito Comunista (nel l’ottobre 2007, ndr) e delle Olim­piadi di Pechino»: «Dobbiamo col­pire le forze ostili in patria e all’estero, come i separatisti etnici [...] e le “organizzazioni eretiche” come il Falun Gong».

IL SOSPETTO
Morti in prigione, botte e cicatrici ma niente autopsia

Nei primi tre mesi del 2008, il Falun Dafa Information Center (Fdi) ha documentato sei casi di praticanti morti nei primi 16 giorni dopo l’arresto. I familiari hanno potuto vedere il corpo e constatare i segni delle torture (strangolamento e bruciature). Una delle vittime di rilievo è Yu Zhou, 42anni, musicista arrestato con la moglie a gennaio dopo un’esibizione del suo complesso. Undici giorni dopo il suo arresto, le autorità hanno notificato alla famiglia di recarsi al Pronto Soccorso di Qinghe, dove hanno trovato Yu già morto. Era in ottima salute prima della detenzione, ma l’ospedale si è rifiutato di fare un’autopsia.

LA PERSECUZIONE
Duemila arresti e caccia all’uomo casa per casa

Negli ultimi mesi gli agenti della sicurezza cinese hanno condotto arresti di massa di aderenti al Falun Gong in ogni parte della Cina, nel tentativo di «elimi­nare» la pratica prima dei Giochi olimpici di agosto. Da gennaio, il Fdi ha ricevuto regolarmente dagli aderenti e dalle loro famiglie in Cina notizie di ricerche casa per casa e arresti. Secondo le statistiche compilate grazie a queste informazioni, ci sono stati almeno 2.000 arresti in 29 province, nelle maggiori città e nelle regioni autonome. Nella sola Pechino, sappiamo che sono stati eseguiti almeno 150 arresti.

Il Giornale, agosto 2008 -

LA DISCRIMINAZIONE
Esclusi dai Giochi per cause religiose E i libri sono vietati

Molte dichiarazioni degli ufficiali di punta cinesi e anche un documento interno, hanno indicato che gli aderenti al Falun Gong, sia in Cina che all’estero, sarebbero stati esclusi dalla partecipazione alle Olimpiadi 2008,fossero stati essi atleti, allenatori, giornalisti o spettatori. Una tale politica discriminatoria per motivi di fede religiosa contravviene sia alla carta olimpica che al codice etico firmato a Pechino nell’aprile 2007. Ad ammetterlo è stato Li Zhanjun, direttore del centro stampa delle Olimpiadi. Mentre negava che Pechino volesse limitare l’uso delle Bibbie, Li ha però indicato l’eccezione dei libri del Falun Gong.

L’ACCANIMENTO
Sempre neutrali, ma additati come boicottatori

Come pratica spirituale, il Falun Gong non prende posizione su questioni come l’eventuale boicottaggio delle Olimpiadi. I singoli hanno il diritto di prendere la loro posizione personale e di rilasciare dichiarazioni ma i punti di vista rappresentano l’opinione dell’individuo, non del Falun Gong nel suo insieme. Ciò che preoccupa il Fdi è l’escalation di abusi e di omicidi extragiudiziari di praticanti di fatto a causa dei Giochi. Ci sono ampie prove che mostrano come i leader comunisti cinesi stiano usando i Giochi olimpici come una ragione per intensificare la campagna di «sradicamento» del Falun Gong.

I METODI
Schedature a tappeto per «ripulire» i distretti degli stadi

Tra il dicembre 2007 e il marzo 2008, almeno 16 praticanti del Falun Gong sono stati arrestati nel solo distretto Chaoyang,che ospita gli eventi di tennis e pallavolo, e 10 nel distretto Shunyi, dove si svolgono le gare di canottaggio e kayak. In totale in questo periodo sono stati arrestati più di 156 praticanti a Pechino e almeno 1878 in tutta la Cina. La natura sistematica degli arresti suggerisce che le autorità stanno usando elenchi di aderenti locali preparati in precedenza. Le autorità della città di Tianjin sono in possesso di un database che contiene i nomi di 30.000 aderenti al Falun Gong.

LA CENSURA
Alcuni argomenti rimangono tabù per i giornalisti

Il governo cinese ha emanato regolamenti temporanei per i giornalisti stranieri nel gennaio 2007. Le direttive, vigenti fino all’ottobre 2008, riducono le limitazioni per gli spostamenti e la necessità di benestare preventivo per le interviste. Secondo il Comitato per la Protezione dei Giornalisti (Cpj) tuttavia, in pratica, «il governo continua a interferire con i giornalisti stranieri», in particolare riguar­do ad argomenti tabù come il Tibet e l Falun Gong:«Gli organizzatori hanno prodotto un frasario in inglese per la polizia, con una sezione intitolata “Come fermare servizi giornalistici illegali”».

LA RIEDUCAZIONE
Condannati ai campi di lavoro senza un processo

Condannare senza processo alla detenzione in campi di «rieducazione-attraverso-il-lavoro» rimane il modo più utilizzato dalle autorità cinesi per punire la pratica del Falun Gong. Secondo il rapporto sui diritti umani in Cina del Dipartimento di Stato Usa «gli aderenti del Falun Gong rappresentano al­menolametàdei250miladetenu­tirinchiusiufficialmenteneicampi di rieducazione attraverso il lavo­ro». Gli aderenti non sono mai por­tati davanti a un giudice ed è loro negato il diritto di avvalersi di un avvocato.Secondo Amnesty International, «le persone possono essere detenute per più di tre anni».

L’OSCURANTISMO
Il loro culto è il più «filtrato» sul web cinese

Per i cinesi, l’unica fonte di informazione sul Falun Gong sono i media di Stato, usati per diffamare il Falun Gong e negare gli abusi. Direttive specifiche vietano ogni cronaca indipendente in materia. Su internet, il Falun Gong e i termini collegati restano tra i più filtrati dal «Grande Firewall Cinese». Una ri­cerca sul web per «Falun Gong» conduce a siti che presentano la linea approvata dal governo. Siti come www.faluninfo.net sono inaccessibili dall’interno della Cina. Di conseguenza, i cinesi restano all’oscuro della natura non violenta degli aderenti al Falun Gong e della brutalità usata contro di loro.

Fonte: http://www.ilgiornale.it/lp_n.pic1?PAGE=84328&PDF_NUM=1219

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