(Bruxelles) – Mentre i leader europei sono diretti a Nanjing per discutere con il regime cinese come costruire un mondo pulito e prospero, i praticanti del Falun Gong in Europa chiedono che uguale attenzione sia riservata a come il regime cinese tratta la libertà di credo. Con le informazioni riportate qui di seguito, vorremmo offrire un rapido sguardo allo scenario in cui si terrà quest'anno il Summit Europa-Cina, e anche un breve profilo di alcuni dei partner commerciali che saranno presenti al tavolo della discussione.
A Nanjing e nei distretti attorno alla città è presente una rete di stazioni di polizia, centri di detenzione, campi di lavoro e di prigionia dove gli agenti di sicurezza portano i cittadini che praticano il Falun Gong. I praticanti sono prelevati dalla polizia dalle loro case, dai luoghi di lavoro o mentre tentano di distribuire materiale informativo sulla pratica del Falun gong e sulla persecuzione contro di essa. Poi sono condannati senza alcun processo fino a due anni e mezzo di “rieducazione-attraverso-il-lavoro” o sono “giudicati” in processi farsa alla reclusione fino a 18 anni.
Il 3 novembre 2009, il capo dell'Ufficio 610 di Nanjing, Wang Yaling, ha guidato agenti di polizia di Nanjing e Lishui ad arrestare quattro praticanti del Falun Gong: la signora Sun Guanglan, la signora Sun Guangyu, la signora Xie Jing e la signora Xiong Huimin. La signora Sun Guanglan, la signora Xie e la signora Xiong hanno tutte più di 60 anni. I poliziotti hanno anche perquisito le loro case e i loro abiti e hanno confiscato i soldi che avevano in tasca. La signora Sun è stata mandata immediatamente ad un campo di lavori forzati, mentre la signora Xie e la signora Xiong sono state detenute in un centro per il lavaggio del cervello dove è noto che gli agenti perseguitano con metodi brutali i praticanti, senza alcun riguardo alla loro età o alla loro salute.
Negli ultimi sei anni, tre praticanti della Falun Dafa del 14° Istituto di Ricerca di Nanjing sono stati arrestati. Due sono stati inviati illegalmente in campi di lavoro; non si conosce la sorte del terzo.
Dieci anni di persecuzione a livello nazionale.
Oltre che a Nanjing, i praticanti del Falun Gong costituiscono il gruppo più numeroso di prigionieri di coscienza in Cina. Il Falun Dafa Information Center ha confermato la morte di oltre 3.000 aderenti del Falun Gong, uccisi nell'ambito della campagna di persecuzione lanciata dal Partito Comunista Cinese nel 1999. Altri casi sono conosciuti attraverso una varietà di fonti, dai resoconti dei media internazionali, alle testimonianze di parenti e amici delle vittime, dalle prove fotografiche alle risposte ricevute durante chiamate telefoniche alle autorità penitenziarie o di polizia coinvolte. Si teme che il numero reale dei praticanti del Falun Gong morti per le torture, la malnutrizione, maltrattamenti di vario tipo o perchè vittime del prelievo forzato di organi, sia di decine di migliaia.
Gli affari opportuni sono quelli che hanno una base etica
Molti dei dirigenti del Partito Comunista che la nostra delegazione potrebbe incontrare sono sotto indagine per gravi violazioni dei diritti umani, inclusa la tortura e il genocidio. La scorsa settimana un giudice spagnolo ha deciso di procedere con una indagine penale contro cinque alti dirigenti cinesi, con le accuse di genocidio e tortura per il loro coinvolgimento in gravi violazioni dei diritti umani messe in atto contro praticanti del Falun Gong in Cina.
L'Associazione Falun Dafa Europea esprima la sua speranza che l'Europa non tratti i suoi rapporti con un regime come quello del PCC, colpevole dei più orribili crimini contro l'umanità, come un “affare ordinario”.
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