(Minghui.org)Alcuni campi di lavoro forzato nella Cina continentale sono in via di smantellamento o sono stati recentemente smantellati. Per esempio, il campo di lavoro forzato di Xin’an a Pechino, il campo di lavoro forzato femminile di Pechino e il campo di lavoro forzato di Xidayingzi nella città di Chaoyang nella provincia di Liaoning hanno recentemente rilasciato i detenuti, inclusi i praticanti del Falun Gong.
Il partito comunista cinese (PCC), sembra aver accettato che l’abolizione del sistema di lavoro forzato e incarcerazione senza necessario processo, stia finalmente succedendo. Tuttavia, la maggior parte dei praticanti del Falun Gong che non erano detenuti nei campi di lavoro forzato, sono stati portati senza un legale e dovuto processo, in centri di lavaggio del cervello e in carceri. I centri per il lavaggio del cervello sono una restrizione alla libertà personale e perseguitano le persone in modo più nascosto, sotto le mentite spoglie di “educazione legale”.
Per 14 anni, i campi di lavoro forzato sono stati utilizzati dal regime del PCC come principale istituzione per carcerare e perseguitare i praticanti del Falun Gong, così come altri gruppi che erano sottoposti a torture brutali e a lavorare come schiavi. Di seguito una breve analisi delle loro azioni.
Il PCC sta attualmente spostando i praticanti del Falun Gong nei centri di lavaggio del cervello e nelle carceri in vece dei campi di lavoro forzato
Nella prima metà del 2013, il numero dei condannati alle carceri e ai centri di lavaggio del cervello, era 45 volte più alto del numero di quelli portati nei campi di lavoro forzato; lo smantellamento dei campi di lavoro forzato, non ha attenuato la persecuzione nei confronti dei praticanti del Falun Gong. Recentemente, il numero di praticanti detenuti nei centri di lavaggio del cervello, o di condannati al carcere, ha subito un incremento ancora più grande se comparato con il numero di deportati nei campi di lavoro forzato. Il seguente grafico è basato sulle “Statistiche della Persecuzione nella Prima Metà del 2013” del sito web Minghui.
Nella prima metà del 2013, 445 praticanti del Falun Gong sono stati condannati al carcere e 186 sono stati portati in centri di lavaggio del cervello, per un totale di 631, che è 45 volte il numero dei praticanti portati nei campi di lavoro forzato.
Prendendo come esempio la provincia di Guangdong, il numero di persone illegalmente processate e condannate (*) tra Gennaio e Luglio del 2013 è significativamente più alto, rispetto a coloro che sono stati portati nei campi di lavoro forzato.
Durante quel periodo, solo due praticanti sono stati portati in campi di lavoro forzato, mentre nove sono stati portati in centri di lavaggio del cervello e altri dieci condannati al carcere (incluso un anziano cittadino di 80 anni). La pena inflitta più lunga, era di otto anni, la corte ha processato 22 persone senza alcuna prova giustificabile e con eccessiva fretta.
A Shijiazhuang, il numero di praticanti condannati al carcere e portati nei centri di lavaggio del cervello o nei campi di lavoro forzato, è stato in costante aumento tra il 2008 e il 2012.
Basandosi sulle analisi dei dati ricevuti da tutta la Cina, il PCC ha cambiato metodo per perseguitare i praticanti del Falun Gong, ma nella sostanza la persecuzione, non è cambiata.
La restrizione della libertà personale nei centri di lavaggio del cervello è più grande che nei campi di lavoro forzato.
I centri per il lavaggio del cervello, operano sotto la falsa pretesa “dell’insegnamento legale”, o delle “classi di apprendimento”; alcuni centri sono stati infatti creati dai campi di lavoro forzato.
L’Ufficio 610 (*) è un’organizzazione illegale, istituita per la soppressione dell’opposizione, il 10 Giugno del 1999 dal regime di Jiang Zemin, per il solo scopo di perseguitare il Falun Gong. I membri dell’ufficio 610, hanno fondato centri di lavaggio del cervello in tutta la Cina, sotto l’apparenza “dell’educazione legale”, per tenere in detenzione i praticanti locali e quelli che venivano rilasciati dai campi di lavoro forzato o dalle prigioni, così da cercare di costringerli ad abbandonare il loro credo.
Nella prima metà del 2013, l’ufficio 610 ha gestito i centri di lavaggio del cervello in 19 province, regioni e città, con un totale di 82 centri del genere a vari livelli, per perseguitare i praticanti. I praticanti venivano presi da uno di questi centri per essere sottoposti alla persecuzione, ed erano anche costretti a pagare la “tassa per l’educazione”. (Fonte: “Statistiche della Persecuzione nella Prima Metà del 2013” del sito web Minghui.)
Praticanti portati ai centri di lavaggio del carvello, negati i dovuti processi.
Il diritto penale dello stesso PCC nell’articolo 3 enuncia: Se un atto è espressamente definito dalla legge come atto criminale, dovrà essere determinato e punito come atto criminale in accordo con la legge; dove un atto non è espressamente definito nella legge come atto criminale, non dovrà essere determinato e punito come atto criminale (in breve: gli atti criminali sono definiti dalla legge). La Legge di Punizione Amministrativa della RPC enuncia nell’articolo 9: Le punizioni amministrative che limitano la libertà personale possono essere stabilite solo dalla legge.
Noi condanniamo giustamente il sistema dei campi di lavoro forzato, facendo riferimento a questi articoli legali e alle procedure richieste. I centri di lavaggio del cervello sono più criminali, nell’incrementazione in cui le persone sono portate lì senza procedure legali o senza l’approvazione di un dipartimento di pubblica sicurezza.
Praticanti del Falun Gong torturati nei centri di lavaggio del cervello, similarità con i campi di lavoro forzato.
Gran parte del personale nei centri di lavaggio del cervello è composto da agenti di polizia in borghese, questi centri sono spesso rappresentati come pensioni, con televisioni e aria condizionata. Tuttavia, usano tutti, gli stessi mezzi di tortura per forzare i praticanti alla trasformazione (*), inclusi; la privazione del sonno, punizioni fisiche, pestaggi, maltrattamenti, minacce, ecc. Anche se non portano con sé i manganelli da poliziotto e le manette, utilizzano invece varie forme di tortura, come il soffocamento con l’acqua, con i liquori e la privazione dell’accesso ai sanitari.
Il PCC smantella i campi di lavoro forzato eppure tiene ancora processi farsa per i praticanti del Falun Gong.
La persecuzione lunga di 14 anni del Falun Gong, è senza fondamenti legali, i praticanti sono stati costantemente sottoposti a giudizio con false accuse e prove costruite. Per legge, i cittadini hanno la libertà di espressione, nel fare materiale di chiarimento della verità (*), ma per anni, sono stati perseguitati e condannati illegalmente dal PCC, per questa semplice attività. Ora, sempre più avvocati stanno facendo un passo in avanti per difendere i praticanti del Falun Gong.
La praticante Qiu Liying, di Shijiazhuang, è stata condannata a due anni e sei mesi di prigione, con l’accusa di aver rivelato segreti di stato, semplicemente perchè ha distribuito un documento che era in ampia circolazione su Internet. Un’altra praticante Jia Zhijiang, anche lei di Shijiazhuang, sta affrontando un processo per aver partecipato ad un sostegno di massa per i praticanti del Falun Gong. Ci sono molti casi simili in tutta la Cina; la polizia e i dipartimenti di sicurezza locale monitorano e seguono i movimenti dei praticanti, poi costruiscono accuse contro coloro che vogliono arrestare, presentando prove false e condannandoli illegalmente al carcere.
Lo smantellamento dei campi di lavoro forzato è solo una formalità superficiale, dato che molte forme di persecuzione sono ancora largamente diffuse, incluse molestie e sorveglianza. Il PCC ha creato un atmosfera di paura in Cina, molti praticanti sono soggetti a molestie, minacce e sorveglianza a casa, causando enormi danni e pressioni psicologiche.
Alcuni praticanti hanno precedentemente sofferto di malattie terminali, ma sono guariti praticando il Falun Gong. Nella persecuzione e nell’atmosfera di terrore generata dal PCC, hanno successivamente sofferto per le ricadute nelle malattie e sono morti.
(*) GLOSSARIO
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