Cinque praticanti dalle provincie di Guangdong, Shandong, Sichuan e Hebei sono morti a causa degli abusi mentali e fisici della polizia

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La sig.ra Zeng Yuhua aveva 56 anni ed era ragioniera nel dipartimento di Ofatlmologia dell’Ospedale Zhongshan della scuola medica di Zhongshan, nella città di Guangzhou, provincia di Guangdong. Nel giugno del 2000, è andata a Beijing per fare appello per la Falun Dafa ed è stata denunciata alla autorità dai suoi colleghi. Nel maggio del 2001, mentre tornava a casa è stata rapita dalla polizia che ha saccheggiato la sua casa e l’ha mandata nel campo di lavoro Chatou di Guangzhou. Dopo il rilascio ha continuato a praticare e a dire alle persone la verità. A causa delle persecuzioni fisiche e mentali subite nel campo di lavoro, è morta il 18 novembre 2003.

Il sig. Chen Hanbo aveva 57 anni e viveva nella provincia di Guangdong. Dopo l’inizio della persecuzione il 20 luglio 1999, la polizia si è spesso presentata a casa sua per saccheggiarla e per molestarlo. Il 30 settembre del 2002, l’Ufficio 610 (1) l’ha mandato al Centro di Detenzione Puning per 100 giorni durante i quali è stato torturato. Al rilascio ha continuato ad essere molestato e minacciato, tutto questo gli ha causato dei problemi fisici e mentali ed è morto il 14 ottobre 2004.

La sig.ra Chu Huiqing, aveva 69 anni ed era un funzionario in pensione del Comitato cittadino di Shidao, nalla città di Rongcheng, provincia di Shandong. Il 14 marzo 2000 è andata a Beijing per fare un appello ed è stata arrestata e mandata al Centro di Detenzione di Rongcheng. E’ stata rilasciata ma è morta a causa delle torture subite il 4 maggio 2000.

La sig.ra Li Rufen aveva 63 anni e viveva in un villaggio vicino la città di Guanghan, nalla provincia di Sichuan. Aveva iniziato la pratica della Falun Dafa dieci anni fa ed era riuscita a guarire da un cancro al colon. All’inizio del 1999 è stata sottoposta ad un controllo pressante dalla polizia che spesso saccheggiava pure la sua casa. Doveva chiedere il permesso anche per andare a fare la spesa o visitare i suoi figli. A causa delle molestie prolungate e delle estorsioni finanziarie subite ha iniziato a soffrire di cuore. E’ morta il 24 gennaio 2005. Dopo tre giorni dalla morte, i figli sono andati dal direttore dell’ufficio per la sicurezza del villaggio di Shuanghuai per chiedere la carta di’identità di Li Rufen, che le era stata confiscata cinque anni fa. Hanno dovuto pagare diverse centinaia di yuan e rispondere a delle domande, alla fine con la restituzione della carta hanno potuto cremare il corpo.

La sig.ra Li Yuncai aveva 41 anni e viveva in un villaggio della contea di Qingyuan, nella provincia di Hebei. Grazie alla pratica della Falun Dafa iniziata nel 1996, aveva riacquisito una buona salute. Nel luglio del 1999 è andata a Beijing ed è stata arrestata e rinchiusa nel “centro educativo” di Qingyuan. Nel febbraio del 2001 è stata rinchiusa nel centro di detenzione di Qingyuan, dove ha subito torture ed è stata costretta a pagare salate multe. A causa delle continue molestie e torture ha subito dei severi danni mentali e fisici ed è morta il 28 gennaio 2003. La madre era morta a causa delle molestie delle autorità nel 2001.

Nota:
(1)"Ufficio 610" è un’agenzia creata apposta per perseguitare il Falun Gong, con poteri assoluti ad ogni livello dell’amministrazione del Partito e di tutti I sistemi politici e giudiziari

Versione cinese disponibile su: http://www.minghui.org/mh/articles/2005/3/12/97160.html

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