Torturare con il fuoco

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(Minghui.org) Gli agenti di polizia hanno afferrato la signora Wang Yanqin per i capelli, le hanno piegato la testa all'indietro e versato del liquido infiammabile nella bocca, poi lo hanno acceso; quando è stata liberata dalla sessione di tortura, inutile a dirlo, non poteva ne mangiare ne parlare.

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Bruciare è uno dei metodi più crudeli che usano per infliggere dolore ai praticanti del Falun Gong. Il PCC ha messo a punto molti metodi orrendi per bruciare il corpo di una vittima, come l'uso di: sigarette accese, liquido bollente e dispositivi metallici caldi. Torturare una persona con il fuoco provoca un dolore tremendo ed una sofferenza di lunga durata.

Quando si è esposti per alcuni secondi a temperature di 140° C, si avranno ustioni di secondo e terzo grado. Mentre con la fiamma di un accendino, che può raggiungere più di 500° C, la vittima soffrirà di ustioni di quarto grado che penetreranno fino ai muscoli ed alle ossa.

In alcuni casi di tortura documentati sul sito web Minghui.org; gli esecutori hanno usato il fuoco per bruciare ogni parte del corpo: viso, capelli, genitali, capezzoli, mani e piedi.

Questi sei casi documentati, mostrano gli effetti terribili di torture effettuate con il fuoco.

1. Morte

A Hubei, in una mattina di aprile 2001, gli agenti di Polizia di Macheng, hanno arrestato la signora Wang Huajun in un mercato, mentre parlava alla gente del Falun Gong. L'hanno picchiata e torturata per tutta la notte. Sull'orlo della morte, verso mezzanotte, la signora Wang è stata portata di fronte alla porta di un edificio amministrativo.

Secondo il racconto di un bidello che ha assistito alla scena, la polizia ha cosparso di benzina la signora wang, poi l’ha accesa facendola bruciare fino alla morte; la signora Wang aveva 36 anni. Per spiegare quello che era successo la polizia ha inventato una bugia: ha detto che era stata lei a darsi fuoco in un atto di auto-immolazione.

Questa terribile azione è avvenuta tre mesi dopo che i media statali hanno trasmesso la fandonia della messa in scena dell' auto-immolazione di Tiananmen. Alcuni poliziotti hanno cominciato a usare questa bugia come un modo per coprire i loro crimini.

La signora Wang Huajun

2. Abuso sessuale

Bruciare i capezzoli

Ad Harbin, una guardia del Centro di Detenzione n° 7, ha cercato di abusare sessualmente della signora Xu Youqin, ma lei ha fortemente resistito; allora la guardia gli ha detto: “Non va bene fare così con le guardie”, quindi ha usato un accendino per bruciarle i capezzoli. Poi l'ha legata ad una sedia di ferro e l'ha torturata elettrizzandola con un bastone elettrico.

Anche a Pechino, quando la polizia ha arrestato il praticante Xu Huaquan, lo hanno portato alla Stazione di Polizia di Haidian; qui diversi agenti di polizia lo hanno immobilizzato e gli hanno bruciato la parte sinistra del petto con accendini. La tortura ha lasciato una cicatrice evidente e il suo capezzolo completamente bruciato.

Bruciare il pene

Nel Centro di Detenzione di Wutongqiao a Leshan, le guardie hanno avvolto il pene di un praticante nella carta e poi l'hanno accesa. Du, il capo dell'Ufficio 610 (*) di Leshan, gli ha detto: "Questo è un trattamento speciale per i praticanti del Falun Gong!"

3. Capelli incendiati

Il 3 gennaio 2001, il signor Zhao Yonghua è stato arrestato e tenuto ammanettato nella stazione di polizia. Qui i poliziotti lo hanno spinto per terra in un angolo, poi l’hanno calpestato sul petto fino a toglierli il respiro. Successivamente, gli hanno bruciato i peli del petto, la barba, le sopracciglia e la zona pubica con un accendino, provocandogli un dolore tremendo.

Le guardie a volte sfruttano l'occasione per scherzare e prendere in giro le loro vittime. Il signor Li Shouwo di 75 anni, è stato legato ad un albero nel cortile di una stazione di polizia e il capo dell'Ufficio 610 di Pingshan (Zhang Xingang), ha detto a cinque agenti di polizia che erano li presenti: "Facciamolo bruciare!"

Ognuno degli agenti con un accendino in mano, ha circondato l'uomo inerme e hanno iniziato a torturarlo. Mentre uno gli bruciava le mani, un altro gli bruciava le sopracciglia e la barba, una terza persona gli bruciava i capelli ed altri due lo hanno bruciato in altre parti del suo corpo con sigarette accese.

Mentre si dimenava dal dolore, gli ufficiali ridevano di lui Dicendo: "Non è divertente? Si, dovrebbe davvero apprezzare il taglio di capelli gratuito che gli stiamo facendo!"

4. Bruciato fino all'osso

La signora Sang Chunlian, una praticante di Shouguang, in provincia di Shandong, è stata arrestata il 24 settembre 2007. Al Dipartimento di Polizia di Shouguang, la signora Sang è stata costretta a stare seduta per terra. Gli ufficiali gli hanno torto le braccia dietro la schiena, sbattuto la faccia in terra e calpestato le gambe e i piedi.

Un ufficiale ha inoltre bruciato con un accendino le sue braccia e le sue mani e quando si consumava il gas nell’accendino, ne prendeva un altro e continuava a bruciare di nuovo, dando particolare attenzione ai gomiti; quando la tortura si è conclusa, era stata bruciata così tanta carne che le sue ossa erano visibili.

La cicatrice della bruciatura sulle braccia della signora Sang

5. Mani e Piedi bruciati

I praticanti hanno riferito più volte ai funzionari, che in vari campi di lavoro forzato e stazioni di polizia, vengono bruciate le loro mani e i loro piedi. Le dita di alcuni praticanti sono talmente bruciate che la carne si stacca dopo la tortura.

Alcune guardie legano un praticante ad una sedia, inseriscono dei fogli di carta tra le dita delle mani e dei piedi, poi li accendono; la loro pelle diventa annerita e carbonizzata come la carta bruciata.

Nel Campo di Lavoro Forzato di Shijiazhuang, il signor Wang Hongbin ha fermamente rifiutato di rinunciare alla sua fede nel Falun Gong, così le guardie gli hanno bruciato le unghie.

6. Sfigurare il volto

Le guardie a volte prendono come bersaglio il volto di un praticante per torturarlo con il fuoco, in particolare il mento, il naso e le orecchie.

Nel luglio 2001, una praticante è andata a Pechino per fare appello per il Falun Gong. È stata arrestata in Piazza Tiananmen e portata alla Stazione di Polizia di Shengli e quando l'hanno interrogata ha rifiutato di dare il suo nome e il suo indirizzo; allora la polizia le ha bruciato le labbra, facendole formare una grande bolla; inoltre le hanno bruciato le dita e due di esse in seguito le sono rimaste deformate: ha sofferto una grave tortura.

Nel 2002 a Hulan, Il signor Fu Lianjun un agricoltore di 60 anni, è stato condannato a quattro anni di prigione perchè praticante del Falun Gong e perché si rifiutava di rinunciare al suo credo, le guardie gli hanno bruciato il naso con un accendino, causandogli una grossa cicatrice. Questa tortura è stata solo una tra le tante, compreso l'essere costretti a stare in piedi per sette giorni consecutivi e a subire la privazione del sonno.

(*)GLOSSARIO

Versione inglese

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