(Minghui.org) Il 13 ottobre 2016 il signor Li Lanqiang, ex insegnante di matematica della scuola media del distretto di Haidian, è stato processato dalla Corte distrettuale Fangshan di Pechino dopo essere stato illegalmente arrestato (*) il 20 aprile 2016.
Il giudice ha chiesto al signor Li di identificarsi e di indicare il motivo del suo arresto, inoltre gli ha chiesto se era stato condannato in passato.
"No", ha risposto Li: "I campi di lavoro forzato sono stati aboliti e la persecuzione del Falun Gong esiste a causa di un atto arbitrario da parte di Jiang Zemin".
Il giudice ha chiesto: "Eri detenuto nel 1999, nel 2002 e nel 2004? Dica solo sì o no".
Il signor Li ha risposto: "Lei si riferisce a stati di detenzione illegali, quindi, non si può dire che sono stato condannato, non posso riconoscere la condanna."
L'avvocato del praticante ha obbiettato affermando che la domanda del giudice non era legata al processo di identificazione.
Il giudice ha rinviato il processo dopo che il signor Li ha chiesto che il procuratore fosse ricusato, spostando l'udienza a data da destinarsi.
Nel mese di agosto del 2015 il signor Li ha presentato denunce legali contro Jiang Zemin (l'ex capo del Partito Comunista Cinese (PCC)), che ha lanciato e diretto la brutale persecuzione del Falun Gong.
Il 20 aprile 2016 l'uomo è stato arrestato da agenti della Divisione di sicurezza interna di Fangshan e della stazione di polizia di Gongchen. La polizia ha perquisito il suo appartamento e confiscato libri del Falun Gong, stampanti, computer e altri oggetti personali, per poi portarlo al centro di detenzione di Fangshan.
Detenzione e lavaggio del cervello
Nell’agosto del 1999 Li è andato a Pechino per appellarsi al diritto di praticare il Falun Gong dove è stato arrestato e tenuto in detenzione per 15 giorni, poi rimosso dal suo posto d’insegnante e assegnato alla posizione di portinaio.
Nel dicembre del 2001 è stato portato in un centro di lavaggio del cervello, privato dell'uso del bagno, picchiato e torturato. È stato rilasciato dopo essere stato trattenuto per 20 giorni.
Due volte rinchiuso in campi di lavoro forzato
É stato di nuovo arrestato nel febbraio del 2002 quando la polizia ha perquisito la sua abitazione e trovato alcuni libri del Falun Gong copiati a mano. In seguito è stato condannato a un anno e mezzo di lavori forzati senza processo. Quando ha chiesto la ragione di tale condanna, l'ufficiale di polizia ha detto: "ti sarà dato lavoro forzato fino a quando praticherai il Falun Gong". Il signor Li ha chiesto delle basi legali e l'ufficiale ha risposto: "Stiamo per darti una condanna ai lavori forzati, cosa vuoi fare al riguardo?"
Nel novembre 2004 è stato nuovamente arrestato e condannato a due anni e mezzo di lavori forzati senza processo, sostenendo che possedeva diversi dischi informativi sul Falun Gong. Ha fatto appello e intentato una causa, tuttavia gli è stato detto che i casi relativi al Falun Gong non sono presi in considerazione. È stato portato al campo di lavoro forzato e maltrattato.
La sua scuola lo ha licenziato e sua moglie ha divorziato da lui mentre era carcerato.
Antefatto
Nel 1999 Jiang Zemin, capo del Partito Comunista Cinese, scavalcando gli altri membri del comitato permanente del Politburo ha lanciato una violenta repressione contro il Falun Gong.
Negli ultimi 16 anni la persecuzione ha causato la morte di molti praticanti di questa disciplina. Gli agenti dell’ufficio 610 hanno inflitto su larga scala minacce, pestaggi, incarcerazioni illegali e torture ai praticanti del Falun Gong. La maggior parte di loro sono stati torturati per la loro fede e persino uccisi per i loro organi. Jiang Zemin è direttamente responsabile per l'avvio e la continuazione di questa brutale persecuzione.
Il 10 giugno del 1999 sotto la direzione personale dell’ex leader Jiang, il Partito Comunista Cinese ha istituito un organo di sicurezza extralegale chiamato Ufficio 610(*). Questo ufficio è stato istituito per danneggiare la reputazione dei praticanti del Falun Gong, tagliare le loro risorse finanziarie e distruggerli fisicamente. Ha la precedenza sulle forze di polizia e sul sistema giudiziario e risponde direttamente alle direttive di Jiang Zemin.
La legge cinese permette ai cittadini di ricorrere alle cause penali e molti praticanti stanno ora esercitando tale diritto, presentando denunce penali contro l'ex dittatore.
(*) GLOSSARIO
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