Praticante intervistata da Gao Zhishent muore a causa delle torture. Una fotografia mostra il suo corpo emaciato

Donna di mezza età è stata detenuta 12 volte in 11 anni e sottoposta a ripetute violenze
 
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Signora Sun Shuxiang, emaciata per le torture prolungate, fotografata dieci giorni dopo il suo rilascio dal campo di lavori forzati
Una donna di 53 anni, la cui testimonianza sulle crudeli torture subite, fu citata da Gao Zhisheng in una sua lettera aperta ai leader cinesi, è morta a metà ottobre in conseguenza degli abusi subiti sotto custodia.

Secondo fonti interne alla Cina, la signora Sun Shuxiang (孙淑香), una praticante del Falun Gong di Changchun, è morta il 10 ottobre, quattro mesi dopo il suo rilascio da un campo di lavoro, dove ha subito scariche elettriche con bastoni al altro voltaggio, l’iniezione di droghe non identificate ed è stata costretta a lavorare in modo intensivo. Una foto scattata subito dopo il suo ritorno a casa e trapelata dalla Cina mostra il suo corpo emaciato.

Sun è la terza praticante tra quelle intervistate da Gao Zhisheng che sappiamo essere stata torturata a morte. Lo stesso Gao è scomparso dall’aprile 2010, e molti temono che possa essere stato ucciso duranta la custodia. La scorsa settimana, la sua figlia adolescente ha fatto appello al Presidente degli Stati Uniti Barack Obama perché chiedesse notizie della sorte di suo padre a Hu Jintao durante un prossimo incontro (“Perfavore ridatemi mio padre,” Wall Street Journal)

La signora Sun è stata detenuta 12 volte negli 11 anni da quando il Partito Comunista Cinese (PCC) ha lanciato la sua campagna per sradicare il Falun Gong. Come descritto da Gao nella sua lettera, è stata torturata, in più occasioni è stata sul punto di morire.

“Nel luglio 2002… un poliziotto in borghese ha fatto improvvisamente irruzione in casa [di mio padre] e mi ha arrestata.” Gao cita Sun come testimone nella sua lettera aperta a Hu Jintao e Wen Jiabao, scritta per chiedere la fine della persecuzione dei praticanti del Falun Gong. “Mi hanno portata in uno scuro e terrificante seminterrato… Un poliziotto in apparenza cortese mi ha schiaffeggiata due volte al volto, e mi ha chiesto se conoscevo dei praticanti. Ho detto di no. Ho preso un bastone elettrico, me lo ha puntato tra le costole, e ha iniziato a infliggermi scariche elettriche.”

“Mi ha chiesto di nuovo i numeri di telefono dei praticanti, e non ho detto niente. Allora ha usato il bastone elettrico sulle punte delle mie dita, mentre mi chiedeva quali praticanti conoscevo. Ha usato il bastone elettrico sulle mie braccia e sulla mia testa, poi in altre parti del mio corpo. Dopo aver fatto un giro intorno al mio corpo con il bastone elettrico, lentamente ne ha fatto un altro. Poi hanno cambiato il bastone elettrico, ne hanno preso uno a voltaggio più alto, e hanno cominciato con le punte dei piedi per passare poi al resto del mio corpo. Sono rimasta ancora zitta. Allora hanno usato il bastone elettrico sui miei occhi. Ho avuto la sensazione che gli occhi mi saltassero fuori dalle orbite, e non potevo vedere niente…. ero in punto di morte” (testo completo dalla lettera aperta di Gao Zhisheng a Hu Jintao e Wen Jiabao)

Il più recente rapimento di Sun è avvenuto nel settembre 2009. Aveva appena preso suo nipote a scuola quando, mentre stava tornando a casa, tre poliziotti l’hanno circondata, le hanno coperto la bocca e l’hanno portata al Dipartimenti di Polizia di Changchun. Tre giorni dopo è stata portata al Centro di Detenzione n°3 di Changchun e nell’ottobre 2009 al Campo di rieducazione-attraverso-il-lavoro Heizuizi.

Secondo il racconto della signora Sun dopo il suo rilascio, al campo ogni giorno era stata obbligata a guardare programmi che diffamavano il Falun Gong e facevano costantemente pressione su di lei perché denunciasse la pratica. Ad un certo punto, il capo della sua unità del Campo, Yan Lifeng, le inferse scariche elettriche sul volto perché si rifiutava di completare il cosiddetto “foglio d’esame” contenente domande anti-Falun Gong.

Durante la detenzione al campo, Sun è stata costretta ai lavori forzati, e tra questi anche a spalare la neve con una temperatura di -30°. Il personale medico del campo le ha iniettato delle droghe non identificate. È diventata sempre più debole, quasi non riusciva a camminare, e dopo essere stata ripetutamente colpita allo stomaco e alle costole, ha iniziato ad avere atroci doloro addominali.

Le autorità alla fine l’hanno rilasciata nel giugno 2010 dopo che le sono stati diagnosticati gravi problemi addominali all’Ospedale Unito di Cina e Giappone. Ma questo solo dopo aver falsificato un video in cui analizzavano una sua dichiarazione per creare l’impressione che avesse commentato positivamente il modo in cui era stata trattata al campo. Non si è mai ristabilita ed è morta il 10 ottobre 2010.

“Il calvario di Sun incarna la crudeltà della persecuzione contro il Falun Gong e l’uso calcolato di vari tipi di tortura, usati dalle autorità per spezzare la volontà delle persone,” ha detto il direttore esecutivo del Falun Dafa Information Center, Levi Browde. “Che sia in un campo di lavoro, in un centro di detenzione o in una stanza delle torture in montagna, Sun e altri praticanti come lei in tutta la Cina non hanno un momento di tregua. Sono continuamente sottoposti a torture fisiche e psicologiche implacabili ed estenuanti.”

“La determinazione di Sun di fronte ad una tale brutalità non solo fa difendere la sua fede, ma anche a proteggere i praticanti attorno a lei da un simile destino colpisce e impressiona. Con la sua morte, il mondo ha perso una donna veramente sorprendente e una protettrice della dignità umana.”

Versione inglese: http://www.faluninfo.net/article/1094/?cid=84

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