Oltre 70 relazioni delle Nazioni Unite sui Diritti Umani espongono i dieci anni di persecuzione del Falun Gong da parte del regime comunista cinese

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(Clearwisdom.net) Dal 20 luglio 1999, Jiang Zemin ha usato l'apparato statale del Partito Comunista Cinese (PCC) per perseguitare brutalmente i 100 milioni di cinesi che praticavano il Falun Gong, una pacifica pratica fondata sui principi di Verità-Compassione- Tolleranza.

Il regime comunista ha sempre negato le torture e persino l'uccisione dei praticanti del Falun Gong. Tuttavia, le sue atrocità non possono essere nascoste per sempre, e la comunità internazionale è diventata sempre più preoccupata per queste gravi violazioni dei diritti umani. Il Falun Gong Human Rights Working Group ha recentemente pubblicato "Rapporti delle Nazioni Unite sulle violazioni contro i praticanti del Falun Gong e la Situazione dei Diritti dell'Uomo in Cina (2000-2010)" in cinese. Questa raccolta comprende oltre 70 dichiarazioni concernenti la persecuzione del Falun Gong, che sono state pubblicate in varie Relazioni annuali delle Nazioni Unite sui Diritti Umani dal 2000.

Le relazioni descrivono gli aspetti della persecuzione del Falun Gong, tra cui la restrizione della libertà di credo, la limitazione della libertà di espressione, la tortura, i brutali maltrattamenti, la violenza contro le donne, le morti in carcere, l’espianto di organi, la somministazione di droghe, l'interferenza coi giudici e con gli avvocati che si occupano dei casi del Falun Gong, ecc.

Per esempio, il 10 marzo 2006, il Consiglio dei Diritti Umani dell’ONU ha pubblicato un rapporto intitolato "Relazione contro la Tortura e altre Pene o Trattamenti Crudeli, Inumani o Degradanti: Missione in Cina" (E/CN.4/2006/6/Add. 6) del Relatore Speciale, il Professor Manfred Nowak. Nella relazione si dice, "Dal 2000, il Relatore Speciale [Professore Nowak] ed il suo predecessore hanno segnalato 314 casi di torture addotte da parte del governo della Cina. Questi casi coinvolgono ben più di 1.160 individui". La relazione indica (in forma di tabelle) che il Falun Gong conta il 66% dei casi, tutti segnalati come casi di tortura; circa il 70% delle torture hanno avuto luogo nei centri di detenzione, nei campi di lavoro, e nelle stazioni di polizia; oltre 80% dei colpevoli sono poliziotti, personale della sicurezza nazionale, guardie del campo di lavoro e carcerarie.

Inoltre, il 29 maggio 2009, il Consiglio dei Diritti Umani dell’ONU ha pubblicato un rapporto dal titolo "Promozione e Protezione di Tutti i Diritti Umani, Civili, Politici, Economici, Sociali e Culturali, Incluso il Diritto allo Sviluppo" (A/HRC/11/2/Add.1). Nella sezione "Cina: Morti dei Praticanti del Falun Gong", sono documentati 16 casi di morte tra i praticanti del Falun Gong in seguito a tortura, tra cui il caso del noto cantante cinese Yu Zhou. Nel resoconto, l'autore, il Relatore Speciale Philip Alston, ha anche incluso la sua lettera alle autorità cinesi, datata 13 marzo 2009, richiedendo indagini in ciascuno dei 16 decessi, procedimenti giudiziari contro i responsabili degli omicidi, e pagamenti di indennizzo verso le famiglie delle vittime.

Nel 2006, quando l’atrocità del regime comunista di espiantare gli organi su praticanti vivi del Falun Gong è stata esposta, tre Relatori Speciali delle Nazioni Unite hanno inviato una lettera congiunta l’11 agosto dello stesso anno alle autorità cinesi, chiedendo che il PCC fornisse le prove per confutare le affermazioni. I tre autori della lettera sono il Professor Nowak, Relatore Speciale dell'ONU sulla Tortura, la Signora Asma Jahangir, Relatore Speciale dell'ONU sulla Libertà di Credo Religioso, e la Signora Sigma Huda, Relatore Speciale dell’ONU sulla tratta di esseri umani.

L'anno seguente, i Relatori Speciali dell'ONU hanno continuato ad accumulare accuse contro il PCC. Hanno indicato nella relazione, "Nelle precedenti risposte del Governo non è stata affrontata una questione fondamentale, in particolare: è riportato che ci sono molti più trapianti di organi che fonti identificabili di organi, anche tenendo conto delle cifre rappresentate da fonti identificabili, prendendo quindi in considerazione le stime annuali dei condannati a morte, cioè coloro che hanno un'alta percentuale di organi donati, conformemente all’asserzione del 2005 del Vice Ministro della Salute, il Signor Huang Jiefu; i familiari dei donatori, per ragioni culturali, sono spesso riluttanti a donare gli organi dei propri cari dopo la morte; e i donatori di morte cerebrale. Inoltre, i brevi tempi di attesa che sono stati pubblicizzati per organi perfettamente compatibili suggerirebbe l'esistenza di un sistema informatizzato per la corrispondenza dei trapianti ed una grande banca di futuri donatori vivi. È stato asserito che la discrepanza tra gli organi disponibili ed i numeri delle fonti identificabili si spiega con gli organi prelevati dai praticanti del Falun Gong, e che l'aumento dei trapianti dal 2000 coincide e si correla con l'inizio della persecuzione di queste persone. ...... La richiesta di una spiegazione per la discrepanza nel numero di trapianti tra il 2000 ed il 2005 ed il numero di fonti identificabili di organi si ripete". (La relazione può essere scaricata dal sito ufficiale delle Nazioni Unite:
http://www2.ohchr.org/english/bodies/hrcouncil/7session/reports.htm, il numero del file del documento è: A/HRC/7/3/Add. 1)

I numerosi casi registrati in questi documenti forniscono ampie prove per verificare l'esistenza della persecuzione ed il grado della sua brutalità. Tuttavia sono solo "la punta dell'iceberg".

(La relazione in cinese può essere scaricata qui:
http://www.falunhr.org/Temp/UN/2010UN-ChineseReport.pdf)

Versione inglese: http://www.clearwisdom.net/html/articles/2010/10/13/120593.html
Versione cinese: http://minghui.ca/mh/articles/2010/10/6/230606.html

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