Un anziano uomo della Cina nord orientale che era stato rapito dalla polizia nel mese di settembre per obbligarlo a rinunciare al Falun Gong è morto sotto custodia il 30 ottobre 2010.
Quando il signor Zhang Qingjun (张庆君) ha cercato di resistere ai tentativi di conversione forzata, è stato subito trasferito dalla struttura informalmente adibita a centro per il lavaggio del cervello ad un campo di lavoro della provincia di Jilin. Secondo fonti interne alla Cina, è morto solo otto giorni dopo il suo arrivo là.
La detenzione e la morte di Zhang sono legate ad una rinvigorita campagna triennale multimiliardaria iniziata nel 2010 con l’obiettivo di intensificare gli sforzi di “trasformare”(*) i praticanti del Falun Gong in tutta la Cina. La campagna è stata rivelata da una serie di documenti interni del Partito Comunista, alcuni dei quali pubblicati on line, e pubblicati dal Falun Dafa Information Center il mese scorso (notizia, articolo in italiano - notizia, articolo in inglese)
Il 10 settembre, Zhang e sua moglie sono stati rapiti da due ufficiali della stazione di polizia Shixian. La coppia è stata immediatamente portata in una struttura per il lavaggio del cervello allestita nella casa di cura Songlin. Nei giorni seguenti, dozzine di agenti dell’Ufficio 610 (*) della città di Tumen, di poliziotti, di dirigenti del Partito Comunista e del comitato di quartiere hanno usato metodi diversi per obbligare Zhang a “trasformarsi”.
La trasformazione – un eufemismo per obbligare i praticanti a rinunciare al Falun Gong e giurare fedeltà al Partito Comunista – è stata il cardine della campagna contro il Falun Gong fin dall’inizio. Come parte del processo di trasformazione, gli individui generalmente sono sottoposti a torture fisiche e psicologiche, spesso in strutture appositamente allestite in istituzioni non-statali come scuole o imprese produttive.
Dopo nove giorni in cui si è rifiutato di rinunciare alla sua fede, Zhang è stato trasferito nel centro di detenzione Anshan e poi il 22 ottobre è stato mandato al Campo di Rieducazione-attraverso-il-lavoro Yinmahe (九台饮马河劳教所) per un periodo di un anno. Otto giorni dopo, il 30 ottobre 2010, il personale del campo ha chiamato la famiglia per informarli che era morto per un improvviso attacco di cuore.
Conoscendo le storie di altri praticanti del Falun Gong torturati a morte in quel campo, la sua famiglia è convinta che Zhang sia morto a causa dei maltrattamenti subiti. Ex detenuti del campo raccontano di torture abituali ( testimoni oculari) Almeno 11 praticanti del Falun Gong, secondo le notizie a disposizione, sono morti a causa delle torture subite in questo particolare campo, anche se il numero reale dei morti potrebbe essere molto più alto, considerando che sono una piccola percentuale delle storie riescono a uscire dalla Cina.
Sia il Signor Zhang che sua moglie erano stati detenuti, rinchiusi in campi di lavoro e sottoposti a diversi tipi di torture a partire dal 1999 perché praticanti del Falun Gong. L’episodio più recente risaliva all’aprile 2008, quando agenti di polizia di Shixian avevano arrestato, picchiato e preso a calci l’anziana coppia, per poi detenerli per due settimane nel Centro di Detenzione Anshan. Erano stati rilasciati il 9 maggio 2008, ma anche a casa venivano continuamente molestati e maltrattati.
Secondo quanto riferito, la moglie del Signor Zhang è stata rilasciata alla fine di settembre o all’inizio di ottobre 2010.
“Storie come quelle della morte di Zhang mostrano ancora una volta il pericolo che i praticanti del Falun Gong devono affrontare e quanto sia pervasiva la persecuzione nella società cinese”, ha detto Gail Rachlin, portavoce del Falun Dafa Information Center. “Chiediamo al Presidente Obama, nel suo prossimo incontro con Hu Jintao, di chiedere ancora una volta il rilascio immediato di tutti i prigionieri di coscienza del Falun Gong.”
(*) GLOSSARIO
Versione inglese: http://faluninfo.net/article/1097/
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