Liaoning: La prigione femminile ricava enormi profitti utilizzando il lavoro forzato

Facebook Logo LinkedIn Logo Twitter Logo Email Logo Pinterest Logo

Sono una praticante del Falun Gong che vive all’estero e provengo dalla Cina. Nel 2002, sono stata condannata a 3 anni carcere a causa del mio credo. Sono stata incarcerata nella prigione femminile della provincia di Liaoning, che si trova a Masanjia, città di Shenyang, per tre anni. Ci sono state oltre 3,000 persone imprigionate lì, tra innocenti praticanti del Falun Gong.

Secondo le leggi della Cina sul lavoro per i detenuti sono ammesse pause regolari nei giorni festivi e nei fine settimana. I praticanti del Falun Gong non hanno commesso alcun reato, e non dovrebbero essere incarcerati o costretti ai lavori forzati. Tuttavia tutte le detenute nella Prigione Femminile della Provincia di Liaoning sono costrette a lavorare tutto l’anno eccetto il giorno del Capodanno cinese. Tra il 2003 e il 2005, circa 500 praticanti del Falun Gong donne sono state detenute lì. Ci sono 10 divisioni regolari in carcere, più una divisione per anziani e disabili. Ogni divisione è responsabile di uno o due prodotti primari, in aggiunta ad altri prodotti.

Sono stata detenuta nella sezione 7, dove c'erano circa 350 persone divise in 7 gruppi. Ogni gruppo era composto da circa 50-60 presone. Gruppi 1, 2 e 7 in assemblaggio macchine per cucire. Gruppi 3, 4, 5 e 6 i gruppi di lavori a mano, producono tamponi di cotone tutto l'anno. Sono stata assegnata in un gruppo che lavorava con la macchina da cucire. Abbiamo prodotto divise, lenzuola, copriletti, federe, tende, tutti i tipi di abbigliamento (compresi jeans, pigiami, camicie, abbigliamento per bambini, gonne, e così via), cuscini, imbottiture, coperte per piano, tovaglie, copri televisione, e copertine per distributori di acqua potabile. A volte abbiamo anche cucito guanti a mano, pullover, giocattoli e i bordi di altri prodotti, corone di piume di pollo, bastoncini di cotone, articoli regalo, mosaici di pietra e così via. Durante lo scoppio della SARS, abbiamo prodotto una grande quantità di mascherine, con carbone attivo, protezioni anti batteri ecc..

Ogni reparto contratta con il capo reparto. Dopo aver pagato diversi milioni di yuan (*) all'anno come tassa predisposta dalla prigione, pagato lo stipendio alle guardie carcerarie, il capo reparto trattiene la somma rimanente di denaro. Per ottenere profitto economico, sfruttano brutalmente i detenuti e violano le leggi sul lavoro ( in cui si afferma che i detenuti possono lavorare fino a 8 ore al giorno). I detenuti nel carcere sono sottoposti ad ore estenuanti extra di lavoro forzato, di solito 15 ore al giorno. Iniziano a lavorare alle 6:30 di mattina fino alle 21:30. Questo per sei mesi all'anno, i lavoratori sono costretti a fare straordinari fino alle 23:30. Alcuni sono addirittura costretti a lavorare per 23 ore al giorno, dalle 6:30 di mattina fino alle 5:30 della mattina seguente. A volte le persone sono così stanche, c'è chi sviene, ha nausea o vomita. Dopo aver preso una pausa di soli 3 ore nelle celle, il giorno dopo devono tornare al lavoro per le prossime 17 ore.

Durante la crisi economica mondiale e la depressione del mercato, le carceri possono facilmente acquisire contratti sugli ordini perché i costi di produzione nelle carceri sono di gran lunga al di sotto del prezzo di mercato. Per esempio, il costo di produzione per il cappotto di un servizio uniforme da pranzo è almeno da 8 a 12 yuan sul mercato, mentre il costo per la tuta intera è solo 1.3 yuan nelle carceri. C'è sempre lavoro da fare in prigione durante tutto l’anno. Il carcere non paga mai i detenuti. Sulla base della quantità della propria produzione, i detenuti possono solo guadagnare punti di lavoro che potrebbero essere considerati compenso.

Inoltre, la condizione sanitaria del laboratorio del carcere è molto povera. Abbigliamento, cuscini, pigiami, camicie e altri prodotti sono lasciati sul pavimento. Le persone ci passano sopra. Dopo l’imballaggio, vengono trasportati direttamente sul mercato o esportati in altri paesi.

(*) GLOSSARIO

Versione cinese: http://www.minghui.org/mh/articles/2010/12/14/233613.html

* * *

Here is the article in English language:
http://en.clearharmony.net/articles/a55057-article.html

Facebook Logo LinkedIn Logo Twitter Logo Email Logo Pinterest Logo

Potete stampare e diffondere gli articoli ed i contenuti pubblicati su Clearharmony, ma per favore citate la fonte.